domenica 28 febbraio 2010

Tassa di bonifica, i cittadini scrivono alla Comunità Montana per cercare chiarezza

Riteniamo positivo che su un tema così importante i cittadini si mobilitino sempre di più, anche individualmente.

VOLTERRA. Non ne discutono solo i politici. In Comunità montana, oppure in Regione. Anche i singoli cittadini prendono la parola e sulla questione tassa di bonifica cercano chiarimenti direttamente alla fonte. E loro, in prima persona, ci mettono la faccia e scrivono alla Cm alla ricerca di spiegazioni. Sono Giuliano Franchi e Andrea Berni, abitano a Pomarance e sono autori di una lunga lettera diretta alla giunta dell’ente. «In base alla legge ci chiediamo se è lecito continuare a chiedere il contributo a tutte le unità immobiliari che fanno parte del comprensorio di bonifica 29 indipendentemente dal beneficio diretto». I diretti interessati passano in rassegna leggi e sentenze in materia. E invitano gli amministratori della Cm a «approvare preventivamente i piani di lavoro delle opere di rinnovo o manutenzione, con l’elenco degli immobili che ne traggano beneficio diretto».

Dal "Il Tirreno" di Domenica 28 Febbraio.


Il PD e la democrazia partecipata a Riparbella

La comunità di Riparbella sta vivendo un momento difficile a causa della decisione del Comune favorevole ad un impianto eolico di grosse dimensioni (pale alte 125 metri) che molti cittadini vivono come una imposizione dell'Amministrazione Comunale e Regionale che mai hanno attivato momenti di consultazione popolare.
Da più di un anno è nato nel nostro Comune un attivo movimento di cittadini che propone una equilibrato inserimento dell’eolico, integrato con altre tipologie di produzione energetica rinnovabile per il fabbisogno del paese.

L’Amministrazione di Riparbella non ha mai valutato la possibilità che altre fonti di energia rinnovabile fossero più compatibili con le caratteristiche del territorio e potessero offrire migliori prospettive all’economia locale anche ai fini della creazione di nuovi posti di lavoro.

Non è stata presentata alcuna pianificazione energetica territoriale e questo progetto viene proposto senza alcun piano energetico con i comuni vicini e senza alcun piano regionale volto a mitigare l’impatto complessivo e a spiegare i motivi per cui la costa etrusca debba diventare il polo energetico di tutta la Toscana, anche se già quest’area produce il 70% dell’energia complessiva.

Il programma elettorale del PD, prevedeva al punto 11 la consultazione referendaria.
Nulla di tutto ciò è stato fatto, anche se la lista civica che raccoglieva molti dei contrari al progetto ha ottenuto il 47% dei consensi. Il progetto intanto è stato approvato dalla Regione con ben 15 pale.

Pochi giorni fa ben trecentoventi firme raccolte a favore di una consultazione dei cittadini sono state consegnate al sindaco, un fatto politico unico nella storia civica del paese, ma l’amministrazione ancora tace.
La partecipazione dei cittadini non si attua con il cercare il consenso su decisioni già prese, ma favorendo ampiamente tutte quelle condizioni preliminari alla decisione amministrativa che certamente spetta a chi governa.
E’ questo il punto “ dolens “ della questione eolica.

Un’amministrazione che è espressione del partito democratico e di quello socialista dovrebbe garantire tutte quelle condizioni di informazione, di discussione e di proposta dal basso prima di decidere su un’opera così rilevante per il paese.
Tanto più che la lista di opposizione aveva presentato anche un’apposita interrogazione al sindaco in data 02/09/09 per istituire le Consulte e gli altri Istituti partecipativi e il regolamento di funzionamento come previsto dallo Statuto Comunale .

C’è ancora spazio per la partecipazione democratica a Riparbella ? I cittadini non contano più ? Che significato ha per il Partito Democratico la parola "democrazia"?
Se le motivazioni politiche non sono ritenute sufficienti per attivare forme di democrazia partecipata, previste peraltro anche nel programma elettorale della maggioranza, maggior fortuna dovrebbero sortire le ragioni di buon senso.Il paese è diviso e rischia di diventarlo ancora di più se lo scontro si inasprisce pertanto ci sentiamo di sottoscrivere il recente appello del Vice-Sindaco Paroli.

Fermiamoci e lasciamo che siano i cittadini a decidere in piena libertà e in modo definitivo senza strascichi ulteriori.
Sarebbe un atto di responsabilità e di lungimiranza politica.

Niente vale più della convivenza civile e di un clima rasserenato.


Insieme per Cambiare - RIPARBELLA
Alessandro Aringhieri


Consorzi di Bonifica: Lettera aperta ai candidati alle elezioni regionali


Ai candidati alla presidenza della Giunta Regionale Toscana

Egregi Signori,

gli scriventi sono i componenti della federazione delle liste civiche “Insieme per cambiare” nata nel marzo 2009 con lo scopo di dare un senso diverso e migliore al desiderio di rappresentanza e di responsabilità civica espresso dai cittadini che da anni assistono alla latitanza delle istituzioni democratiche preposte al governo del territorio. Nostro obbiettivo politico è quello di comprendere ed interpretare i bisogni dei cittadini che accomunano gli abitanti della Val di Cecina e delle Colline Pisane perché con spirito determinato e partecipativo possano essere risolti i problemi della vita quotidiana attraverso un nuovo “modo” di amministrare.

Proprio per senso di responsabilità civica vogliamo a Voi manifestare la nostra opinione su un problema discusso in Toscana che è all’origine di tante proteste, petizioni e ricorsi giudiziari: quello dell’applicazione della Legge Regionale n°34 del 1994 sui Consorzi di Bonifica.

I giornali pubblicano quasi tutti i giorni il disagio dei Toscani, tanto da far parlare non pochi consiglieri regionali, sia della maggioranza che dell’opposizione, della necessità di una modifica radicale alla legge e dello scioglimento dei Consorzi di Bonifica.

Come Loro sapranno la legge prevede la concorrenza dei proprietari di immobili nel sostenere gli oneri finanziari per l’esecuzione e manutenzione delle opere di bonifica nei casi in cui queste apportino benefici di particolare rilevanza. Per questo motivo le Sezioni Unite della Corte di Cassazione, le Commissioni Tributarie Provinciali e Regionali hanno ritenuto illegittimo il contributo quando non derivi, da queste opere, un beneficio diretto al contribuente ed un effettivo incremento al valore fondiario. Tra l’altro è posto a carico dell’ente impositore il dovere di dimostrare l’avvenuta rivalutazione immobiliare.

E’ l’assenza di questi benefici dovuta ad un’applicazione a tappeto della legge su tutto il territorio regionale ed a una estensione illimitata del tributo a costituire il motivo dell’illegittimità delle cartelle di pagamento emesse da numerosi consorzi.

Occorrerebbe invece arrivare alla costituzione dei consorzi solo là dove esista l’effettivo bisogno di bonifica del suolo, con benefici tangibili ed un incremento del valore fondiario reale accertato e riscontrabile. Solo così il pagamento del tributo perderebbe il carattere di tassa ingiusta. Per gli interventi in cui emerge un beneficio per la collettività che è solo generico riteniamo invece che si debba continuare ad intervenire tramite gli enti locali con finanziamenti provenienti dalla fiscalità generale.

Gli amministratori della Comunità Montana della Val di Cecina, invece, dopo tredici anni dall’emanazione della legge regionale, sono pervenuti alla determinazione di far nascere un nuovo comprensorio per eseguire la manutenzione ordinaria sulle opere di bonifica, a loro dire mai svolte, nonostante l’operato dei movimenti che noi in parte rappresentiamo abbia dimostrato come ciò non fosse vero, in quanto la Regione Toscana ha negli anni regolarmente erogato i finanziamenti per la manutenzione ordinaria, straordinaria e di nuove opere di bonifica.

La nostra azione continua nel sensibilizzare nel tempo i vari gruppi consiliari regionali non ha avuto nessuna risposta; la mancanza di qualsiasi intervento amministrativo ha portato i contribuenti a rivolgersi a dei legali per far tutelare i loro diritti. Nel frattempo, come federazione liste civiche presenti in 12 comuni abbiamo dato assistenza alle miglia di cittadini che chiedevano giustizia,

Egregio Signor Candidato alla Presidenza Regionale, vogliamo ancora credere che i problemi politici si possano ancora risolvere con la politica; le chiediamo pertanto che sia la politica a tutelare i diritti dei suoi amministrati e non gli uffici legali.

Si impegni pubblicamente a modificare la Legge Regionale n. 34 del 1994 sui Consorzi di Bonifica quanto prima. I Toscani le saranno riconoscenti.
E’ gradito porgere i più cordiali saluti


I coordinatori della Federazione delle liste civiche “Insieme per cambiare”

Pomarance, 23 febbraio 2010


In discarica la società dell’inchiesta choc sui rifiuti



Bulera, il sindaco chiede alla Scl i dettagli dei conferimenti. Martignoni: prima di tutto la salute e la tutela del territorio.

POMARANCE. Ha conferito in discarica anche Agrideco, quella società finita nelle maglia dell’inchiesta Golden rubbish, con presidente e vicepresidente del cda arrestati per l’ipotesi di un maxi giro di rifiuti pericolosi smaltiti senza i trattamenti previsti per legge. Per questo la giunta Martignoni ha subito chiesto alla Società chimica di fare chiarezza. A tutela del territorio e della salute dei cittadini.
«Come dichiarato nel nostro programma elettorale, siamo riusciti ad acquisire i formulari dei rifiuti conferiti a partire dallo scorso gennaio per dare la massima trasparenza all’attività. Ciò ha permesso di accertare il conferimento in qualità di intermediari dell’azienda coinvolta in recenti accertamenti da parte della Magistratura e ci siamo mossi all’istante», spiega il primo cittadino di Pomarance. E’ una fase delicata per la discarica di Bulera. La realtà pomarancina è in fase di vendita: venerdì scorso l’incontro dell’amministrazione con i possibili acquirenti.

Sindaco quali novità ci sono sul futuro della discarica?
«L’incontro di venerdì è stato importante per approfondire il piano industriale di rilancio della Società. Il piano ci è sembrato più affidabile, ma resta il nodo della discarica».

Può essere più preciso?
«Siamo convinti che la Società Chimica possa avere degli sviluppi interessanti anche senza le garanzie finanziarie che provengono dai conferimenti in discarica. Il recente interessamento di altre società del settore, molto più attente al rilancio industriale che alle opportunità finanziarie, sta a dimostrare la praticabilità di questo percorso».

Quali passi state facendo?
«Come ho già detto gli interessi in gioco sono molti e di grande rilievo. Si parla di molti posti di lavoro ma anche di garanzie ambientali. Dunque ci stiamo muovendo su un duplice piano. Da una parte per dare alla Società Chimica un futuro societario frutto di ampie convergenze tra imprenditori che non dipenda direttamente dai proventi della discarica. Dall’altro, come dichiarato nel nostro programma, siamo riusciti ad acquisire i formulari dei rifiuti a partire dallo scorso gennaio per dare la massima trasparenza all’attività di conferimento. Ciò ci ha permesso di accertare che anche la Società Agrideco, coinvolta in recenti accertamenti della magistratura, ha conferito nella discarica in qualità di intermediaria. Perciò abbiamo da subito richiesto alla Società Chimica ulteriori garanzie a tutela della trasparenza considerato che, al di là dell’auspicata positiva soluzione sulla Società Chimica, il nostro principale interesse rimane la tutela del territorio e della salute dei cittadini».

Dal "Il Tirreno" di Venerdì 23 febbraio 2010.


giovedì 25 febbraio 2010

La Giunta ed il Sindaco del Comune di Pomarance


Da sinistra verso destra:
Nicola Fabiani, Leonardo Fedeli, Luca Antonelli, Loris Martignoni (Sindaco), Gianfranco Bianciardi, Billy Cerri, Patrizio Pasco.