venerdì 27 settembre 2013

L’INAUGURAZIONE: Atteso con Enrico Rossi anche Renzo Piano al neo Museo della geotermia

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POMARANCE - Un taglio del nastro in grande stile. A dimostrazione che la Regione tutta punta sul turismo geotermico ci sarà pure il presidente Enrico Rossi, lunedì al villaggio Enel Green Power di Larderello per l’ inaugurazione del nuovo museo della Geotermia, alla presenza dell'amministratore delegato di Enel Green Power Francesco Starace. 
Tra gli ospiti è attesa anche il neo senatore a vita Renzo Piano, 76 anni, genovese, considerato uno degli architetti più brillanti nel panorama mondiale della progettazione. Si preannuncia una cerimonia in grande stile quella di lunedì. 
Si comincia alle 10 per far conoscere la struttura completamente rinnovata ad alto contenuto tecnologico e multimediale, aperta al mondo delle scuole, della ricerca e a tutti coloro che sono interessati a conoscere il fenomeno geotermico e i suoi sviluppi industriali attraverso la storia nei secoli: dalle terme etrusco romane agli usi nel settore della chimica fino alla scoperta elettrica e all'avvio dell'industria geotermoelettrica. 
Oggi la geotermia toscana produce più del 26% del fabbisogno elettrico regionale ed esporta nel mondo il know how sviluppato a Larderello e nelle aree geotermiche della Toscana, tra le province di Pisa, Siena e Grosseto. 
L'inaugurazione del Museo cade nel centenario dell'entrata in esercizio della prima centrale alimentata da vapore geotermico, avvenuta nel settembre 1913. 
«In questi anni facendo un conto delle presenze emerge chiaro che il turismo geotermico da noi ha retto – commenta il sindaco di Pomarance, Loris Martignoni – Questo ulteriore investimento è una conferma in più: ora le visite annue registrate contano 25mila presenze, ma l’obiettivo è quello di tornare agli anni d’oro, quando il museo contava quasi 40mila visitatori», chiude.

Da "Il Tirreno" di Venerdì 27 Settembre 2013

mercoledì 25 settembre 2013

Casa della salute, Pomarance è pronta

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POMARANCE - Casa della salute, Pomarance dice sì. Si avvia, dunque, a prendere forma il progetto di potenziamento delle funzioni dell’ambulatorio di via Roma che verrà trasformato, in linea con gli indirizzi dei Piani sanitario regionale, in Casa della salute. 
Si discute su un primo ventaglio di ipotesi nelle stanze del municipio di Pomarance. Presenti all’incontro, oltre al sindaco Loris Martignoni e al capogruppo di maggioranza Loriano Fidanzi, Sabina Ghilli, direttore della Società della Salute, Silvia Bianchi, della direzione amministrativa zona Alta Valdicecina della Regione e Pietro Rivieri, rappresentante dei medici di base dell'Alta Valdicecina. 
Si amplia l’orario del servizio. La bozza di progetto prevede un ampliamento di orario del servizio di medico di base nell'ottica di una rinnovata sinergia con il personale infermieristico; una sperimentazione h16 in previsione di un raggiungimento della completa copertura h24, inizialmente e nei periodi di maggior mobilità, a sostegno del 118 dalle 24 alle 8.
E ancora potranno essere organizzati dei turni di reperibilità, con modalità da concordare tra azienda e medici a rapporto orario. 
Nondimeno la possibilità che nella Casa siano effettuati interventi di medicina primaria (punti di sutura, cura piccoli traumi), in modo tale da snellire e rendere più efficiente il lavoro del pronto soccorso, col quale la Casa della salute sarà in collaborazione.
Si prevede una più stretta collaborazione tra medici di base e specialisti; un maggiore lavoro in loco sulle situazioni di malattia cronica, specie in pazienti di età avanzata. 
Si parte a ottobre. «L’impegno è di partire già da ottobre – afferma Martignoni – sarà un’operazione in progress». 
Sabina Ghilli aggiunge: «E’ un modello assistenziale grazie al quale in un’unica struttura il cittadino può trovare più servizi, organizzati e adattati, in base alle esigenze della zona». 
Parla il medico. Medici e amministratori siederanno ad un tavolo, nel comune intento di migliorare i servizi sanitari del territorio. «Un esempio – spiega Rivieri – se arrivi alle 19,15 in ambulatorio per un piccola ferita, se non trovi nessuno vai al pronto soccorso, con la Casa della salute trovi, invece, qualcuno pronto ad assisterti, noi medici di base sono ormai anni che chiediamo questo tipo di operazione, qui a Pomarance c’è già una struttura che accoglie i medici di famiglia, si tratta di lavorare sinergicamente per migliorare ulteriormente qualcosa che già c’è».
 

 Parla il medico: 
«Difficile capire la giunta volterrana»

 «Volterra è un caso strano, l’azienda ospedaliera vuole investire sul territorio ed è proprio il territorio che sembra non voler percepire». Sulla diatriba relativa alla Casa della salute interviene Pietro Rivieri, rappresentante dei medici di base dell’Alta Valdicecina.
La Asl porta avanti l’operazione e a metà ottobre inaugurerà la struttura all’interno del presidio ospedaliero, ma sindaco e giunta non vogliono l’investimento in quella location per paura che sia a rischio l’ospedale. «È stato fatto un notevole lavoro per aggregare un gruppo unico di medici: che si creino problemi dopo che si è arrivati a questa disponibilità è difficile da spiegare, oltre tutto le perplessità a riguardo sono state più volte chiarite».

Da "Il Tirreno" di Mercoledì 25 Settembre 2013

sabato 21 settembre 2013

Direttore Asl sfiduciato dai sindaci: Pomarance dice no

«Il muro contro muro non porta a niente»

«Sono dell’avviso che il muro contro muro non porti a niente di costruttivo, bisogna parlare. Io non sfiducio nessuno».
Il sindaco di Pomarance, Loris Martignoni (nella foto) si sfila dalla “sfiducia” destinata al direttore Asl Damone. E ribadisce: «Per quanto riguarda l’ospedale, siamo sempre stati nella compagine di chi ha lavorato per di difenderlo e migliorarlo.
Con la firma dei patti territoriali abbiamo ottenuto il massimo che si possa avere e le garanzie necessarie, che in questi momenti non sono facili da ottenere».
E nello specifico: «Il comparto socio sanitario e di servizi a Pomarance funziona, per quanto riguarda la Casa della salute, credo sia un problema di Volterra».
Da "Il Tirreno" di Sabato 21 settembre 2013

venerdì 20 settembre 2013

Geotermia, 500 milioni in 5 anni

Entro fine 2013 anche Pomarance e Castelnuovo
nel centro di Sesta

POMARANCE - Buone nuove sulla geotermia. I tre soggetti in campo sono Regione, Enel e Cosvig.
Sarà proprio il consorzio per lo sviluppo delle aree geotermiche di proprietà dei Comuni “a vapore”, tra cui anche Pomarance e Castelnuovo che entro la fine dell’anno, gradualmente, passerà alla direzione del centro sperimentale di Sesta, a Radicondoli, attualmente diretto da Enel. L’accordo definitivo dovrà arrivare entro il 2013.
Enrico Rossi in visita nei territori della geotermia ha incontrato i vertici dei comuni dell’area, tra cui Pomarance e Castelnuovo, per confrontarsi con le amministrazioni locali sul tema dello sviluppo geotermico regionale.
«Il nuovo piano energetico – ha detto Rossi – che ci apprestiamo ad approvare in giunta regionale valorizzerà molto la risorsa geotermica. Davanti all'obiettivo, di qui al 2020, di incrementare del 10% l'utilizzo di fonti rinnovabili la geotermia svolgerà un ruolo primario. Nel nuovo piano si prevede che questo incremento dovrà essere prodotto per il 55% dalla geotermia a media entalpia».
Nel corso del convegno Enel ha confermato il proprio impegno in Toscana, annunciando un piano di investimenti per il prossimo quinquennio di 900mila euro, di cui oltre 500mila, per lo sviluppo della geotermia nelle zone geotermiche di Larderello, Radicondoli, Lago Boracifero.
Nel luglio scorso la Regione ha promosso un’intesa per la creazione di un polo tecnologico nel settore energetica di cui il primo tassello è stato la firma di un protocollo, sottoscritto da Regione, Enel, Nuovo Pignone, Ansaldo, Cnr e Cosvig.
«Stiamo valutando questa operazione, che potrebbe essere molto importante per il territorio - afferma il sindaco di Pomarance Loris Martignoni – il centro potrebbe costituire un banco di prova di livello nazionale e internazionale per i costruttori di turbine, perciò si sta valutando se in qualche modo possa essere trasferito alla Regione, acquisito da Cosvig, e gestito da Cosvig, va da sé che i comuni siano interessati a l’operazione, è chiaro che se questo centro si perdesse, i costruttori italiani avrebbero difficoltà notevoli ed esporterebbero probabilmente all’estero la necessità di queste sperimentazioni».
Entusiasta anche il collega Alberto Ferrini, sindaco di Castelnuovo. «La struttura è molto vicina a noi anche geograficamente, l'interesse è fare sistema, con Pomarance – dice – la Regione investirebbe risorse per un’operazione che salva il salvabile, l'Enel lo dimetterebbe, quindi positivo che si cerchi un'alternativa, che però deve essere convincente per il territorio in termini di ricadute, sia occupazionali sia per sviluppi futuri in prospettiva, con la certezza che questo organismo poi cammini da solo».
E chiude: «Abbiamo avuto aperture da Rossi anche in relazione a iniziative locali sulla viabilità, sempre con i fondi della geotermia, a cui la Regione è disposta ad aggiungere il proprio contributo».

Da "Il Tirreno" di Venerdì 20 Settembre 2013

domenica 15 settembre 2013

Pomarance dice no alla guerra in Siria e scrive al governo

Sindaco, giunta, consiglio comunale. Tutta la rete politica e la comunità di Pomarance dice no alla guerra in Siria. E lo fa con una mozione urgente, approvata all’unanimità da tutti i gruppi di maggioranza e opposizione che fa pervenire direttamente al governo centrale del Paese.
«Chiediamo il rispetto dell’articolo 11 della Costituzione che recita “l’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”». E ancora: «Il nostro no è assoluto e sollecitiamo l’assunzione di misure che evitino il coinvolgimento sul piano militare e logistico del nostro territorio, compreso il divieto di sorvolo e di movimentazione di merci, soldati e armi».
La posizione è univoca e il messaggio viene spedito con forza, da Pomarance a Roma. «Da più di 2 anni in Siria si combatte una guerra civile che ha provocato almeno 100mila vittime e, secondo i dati recenti dell’Alto commissariato della Nazioni Unite per i rifugiati ha prodotto 2 milioni di rifugiati all’estero e 4 milioni di sfollati interni»

Da "Il Tirreno" di Domenica 15 Settembre 2013

domenica 8 settembre 2013

Servizi e agevolazioni per le fasce deboli è tutto confermato

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Pomarance, intesa tra Comune e sindacati dei pensionati «Soddisfatti, unico accordo firmato in Alta Valdicecina»

POMARANCE - Neppure un euro in più di tasse rispetto all’anno passato, con il mantenimento degli sconti per quanto riguarda la Tares (ex Tarsu) e pure i servi sociali in essere non saranno toccati. 
È un accordo che soddisfa quello firmato dall’amministrazione comunale di Pomarance e dai sindacati Cgil, Cisl e Uil dei pensionati. Si tratta di un’intesa comune, unico accordo fatto in Valdicecina, su gestione tributaria e dei servizi socio-assistenziali. In Alta Valdicecina i dati ci parlano di circa 5mila iscritti complessivi ai sindacati dei pensionati di Cgil, Cisl e Uil e oltre un terzo della popolazione dell’area ha oltre sessant’anni. 
Nel verbale di accordo, firmato da tutte le parti in causa, «le organizzazioni sindacali hanno chiesto all’amministrazione di salvaguardare le fasce più deboli della popolazione attraverso la salvaguardia dei servizi sociali, la scuola, il contenimento delle tariffe e il non aumento delle tasse». 
I punti salienti: 
- non si prevedono aumenti delle tariffe rispetto al 2012; 
- pur in presenza di minori risorse l’amministrazione si impegna a mantenere i servizi sociali in essere e la loro qualità. 
- Inoltre per l’introduzione della Tares si mantengono le agevolazioni applicale alla ex Tarsu: 30% di sconto, sia per chi vive solo, sia per chi vive in coppia ma supera i settanta anni e ha un Isee inferiore ai 10.300 euro. 
- Non si prevedono aumenti dell’addizionale Irpef. 
«Una firma che ci dà piena soddisfazione – afferma il sindaco Loris Martignoni –, il confronto e la collaborazione con i sindacati, in special modo con quelli dei pensionati, ci dà modo di prestare ancor più attenzione ai problemi di coloro, e non sono pochi, che sono avanti con l’età». 
Anche dalle controparti parole positive. «Siamo soddisfatti – spiega Moreno Bertelli, Cgil – anche perché questo è l’unico accordo fatto in Valdicecina, sappiamo che ogni amministrazione ha i suoi problemi, capiamo, ma forse c’è alle volte scarsa sensibilità verso le fasce sociali più deboli, pensiamo che una amministrazione che non si confronta con i sindacati commetta un errore».

Da "Il Tirreno" di Domenica 8 Settembre 2013