sabato 22 marzo 2014

Infermiere di famiglia, più assistenza a casa con il nuovo progetto

Usl

POMARANCE - Si scrive Infermiere di famiglia, si traduce in un servizio di assistenza più capillare a tutte quelle persone che per problemi di salute non riescono a raggiungere le Case della salute di Pomarance e di Larderello. 
Nove addette ai lavori saranno disponibili da lunedì al venerdì, dalle 8 alle 17 e il sabato mattina dalle 8 alle 12 e insieme ai medici di famiglia saranno programmati gli interventi domiciliari, in base alle esigenze manifestate dai pazienti.
Il progetto è nuovo, partirà nella prima settimana di aprile. 
«Con questa nuovo modus operandi, quello che in parte veniva fatto anche prima sarà codificato e programmato: l’infermiere potrà effettuare medicazioni a domicilio, aiutare per le operazioni legate e flebo e cateteri, terapie per malattie terminali», spiega Loriano Fidanzi, capogruppo con delega alla sanità del Comune di Pomarance che insieme alla Società della Salute, al coordinamento infermieri e alla Asl ha realizzato il progetto. 
Un utente che ha bisogno dell’infermiere di famiglia che deve fare?
«Il servizio dovrebbe partire il primo di aprile – continua – Una persona può chiamare l’ufficio amministrativo della Casa della salute al numero 0588 62451 e far presente quali sono le necessità: sarà poi il medico a fare un programma delle uscite degli infermieri domiciliari e pianificare il lavoro». Fidanzi spiega che cosa cambia, rispetto alla “vecchia gestione”. 
«Se fino ad ora gli infermieri erano operativi su questo fronte la mattina, mentre il pomeriggio sbrigavano per lo più questioni amministrative, adesso fino alle 17 saranno a disposizione».
Il capogruppo non nega che il corpo degli infermieri è carente di una unità. «Con un infermiere o figure assimilabili in più si riuscirebbe a lavorare meglio, stiamo cercando di ottenerla». 
Intanto il Comune sta lavorando anche su un altro fonte: insegnare alla popolazione, prettamente composta da anziani, a utilizzare correttamente la tessera sanitaria elettronica. «In questo modo da casa le persone potrebbero visionare tante informazioni, tipo le analisi del sangue, senza fare la fila agli sportelli», chiude Fidanzi.

Da "Il Tirreno" di Sabato 22 Marzo 2014

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