martedì 26 aprile 2011

Privatizzazione dell’acqua, il comitato contro

Il 12 e 13 giugno ci sarà il referendum sulla privatizzazione dell’acqua.

POMARANCE. In alta Valdicecina è nato un comitato per informare e sensibilizzare i cittadini alla partecipazione a votare sì all’abrogazione delle norme che permettono la privatizzazione del bene.
Al comitato hanno dato la loro adesione e sostegno partiti, associazioni e gruppi di Pomarance e Castelnuovo.
«È nello spirito e nella condivisione di queste affermazioni - dice Luigi Cerri di Rc - che chiediamo ai cittadini di contribuire al raggiungimento del quorum e alla vittoria dei referendum. Nell’alta Valdicecina hanno aderito Gas Pomarance, Caritas Parrocchiale Pomarance, Mondo Migliore Pomarance, Sel Pomarance, Pd Valdicecina, Tavolo della Pace, Arci Pomarance e Castelnuovo, Rc Pomarance e Castelnuovo, Poggi Uniti Castelnuovo, associazione “Aprile” Castelnuovo, Filctem Cgil coord. Larderello, Cgil di zona, Insieme per cambiare. Per adesioni 328 0025550».

Da "Il Tirreno" di Martedì 26 Aprile 2011


domenica 24 aprile 2011

Nettare fa le bizze Gravi difficoltà per cittadini e aziende L’appello del Comune

CASTELNUOVO V.C. - Da qualche giorno si è riproposta l’ennesima interruzione del servizio per gli utenti delle rete a suo tempo gestita da Nettare con grave disagio per cittadini, attività commerciali e imprese. Il Comune manifesta la propria preoccupazione per il perdurare di questa lunga catena di interruzioni e per la totale assenza di spiegazioni, ogni qual volta il servizio si interrompa.
La cittadinanza di Castelnuovo, in mancanza di queste informazioni o di rassicurazioni, si rivolge al Comune, il quale deve, ogni volta, sopperire a carenze altrui svolgendo un ruolo che esula dalle proprie competenze e dai propri doveri. Il sindaco, pertanto, ha inviato una comunicazione al curatore fallimentare Filippini per sollecitare un suo tempestivo intervento e per evidenziare, ancora una volta, la totale mancanza di informazioni.
La stessa comunicazione è stata recapitata al presidene della regione Toscana rilevando che questa erogò, a suo tempo, finanziamenti pubblici alla società Nettare e che appare doveroso un intevento della stessa regione per sollecitare una soluzione positiva della questione.
Inoltre, qualora gli utenti intendessero promuovere azioni specifiche nella sede della curatela fallimentare, l’amministrazione è disposta a fornire ogni supporto e ausilio utile all’occorenza.

Da " La Nazione" di Domenica 24 Aprile 2011

Molti cittadini di Montecerboli e Larderello ci segnalano lo stesso disservizio.


sabato 23 aprile 2011

Cento tonnellate di acido borico a Fukushima

POMARANCE FERRUCCI: «DOBBIAMO ESSERE ORGOGLIOSI DI QUESTA PICCOLA-GRANDE AZIENDA»

NEI GIORNI scorsi il governo giapponese ha chiesto alla azienda Scl di Pomarance 100 tonnellate di acido borico per spegnere i reattori della centrale nucleare di Fukushima. I giapponesi hanno scelto l’azienda di Pomarance perché l’acido borico che produce è il più puro al mondo.
«Il piccolo paese in provincia di Pisa è fondamentale per risolvere una delle più grandi catastrofi nucleari di sempre — ha detto il consigliere regionale, Ivan Ferrucci — i cui esiti non saranno noti per molti anni a venire. Dobbiamo essere orgogliosi che il nostro Paese e la nostra Regione possano dare un contributo così importante per salvare migliaia di vite umane. Che strana Italia è questa: prigioniera delle vicende personali del presidente del Consiglio e dotata allo stesso tempo di preziose risorse che spesso ignora di possedere — continua la nota — Larderello e Pomarance sono l’esempio di un’Italia diversa, un’Italia che non vive di grandi ribalte e di pubblicità, ma di lavoro quotidiano, di sacrificio e dedizione. Forse un giorno questa piccola azienda di Pomarance sarà accolta da eroi in Giappone.
Ma spero che prima sia il nostro Paese, il nostro governo a riconoscere a questa piccola azienda, ai suoi lavoratori e all’intero comune, i suoi meriti».

Da "La Nazione" di Sabato 23 aprile 2011

Apprezziamo e condividiamo le affermazioni di Ferrucci. Ci chiediamo però: fa parte dello stesso PD in cui militano gli attuali consiglieri di opposizione a Pomarance? Questo perché quando lo scorso anno si trattò di decidere il futuro e la sopravvivenza dell'Azienda la loro posizione non fu altrettanto positiva ed entusiasta....


mercoledì 20 aprile 2011

Frane “maggiorenni” Una festa-provocazione all’orizzonte di Pomarance

Anche Castelnuovo lancia un appello alla Provincia «Strade nel degrado, siamo diventati una terra di frontiera»

POMARANCE. Una festa simbolica per le frane che stanno per diventare maggiorenni, in quel di Pomarance. Mentre a Castelnuovo il malumore per le pessime condizioni stradali si trasforma in una sorta di lettera aperta al presidente della Provincia Andrea Pieroni.
A pochi chilometri l’uno dell’altro i due borghi lanciano in maniera più o meno provocatoria un sos diretto a Pisa. A chi deve fare manutenzione su quelle vie.
E anche se da una parte è il consigliere di maggioranza Marco Nati della lista Insieme per Cambiare a denunciare la situazione e dall’altra ci sono i “rivali politici” del Pd: la sicurezza stradale mette d’accordo.
Qui Pomarance. Sulla provinciale 329 gli smottamenti stanno per festeggiare i 18 anni. «Ultimamente hanno messo in sicurezza le frane con fascette e cartelli, ma niente più. Stiamo per organizzare una simbolica festa di compleanno per la maggiore età», commenta tra ironia e rassegnazione Marco Nati. La strada collega Larderello a Monteverdi. Ed è in zona Larderello che si trova il cedimento che il consigliere definisce «il più pericoloso». Quello al Poggetto Rosso. «A Pomarance si fanno aree industriali per incrementare lo sviluppo, ma qua da noi come ci arrivano aziende e mezzi con queste strade?». Fa un appello a chi dovrebbe fare manutenzione: «E’ difficile individuare responsabilità, ma la questione non può essere semplicemente liquidata con un “non ci sono soldi”».
Castelnuovo, terra di frontiera.Il Pd di Castelnuovo fa da cassa di risonanza al malumore dei cittadini.
«Castelnuovo è tornato ad essere un territorio di frontiera», polemizzano. E si rivolgono proprio al presidente Pieroni e all’assessore Gabriele Santoni. «Da troppo tempo le nostre infrastrutture viarie sono nel degrado e, per assurdo, l’unica cosa che va avanti, sia pure con tempi dilatati, è la Variante a monte del paese». Il partito punta il dito contro il gran numero di reti arancioni «al posto dei lavori di messa in sicurezza - spiegano - e il taglio dell’erba da noi arriva ogni 2 anni, con tanto di banchine e fossette abbandonate, piante che incombono sulla rete stradale, per non parlare delle frane e del fondo stradale ormai ridotto ai minimi termini». Il Pd intita l’ente pisano a fare una visita sul territorio: «L’ultima è la chiusura della strada provinciale Valli del Pavone dovuta a una frana».

da "Il Tirreno" di Mercoledì 20 Aprile 2011


martedì 19 aprile 2011

Lezione di vita e di calcio con gli idoli della Juve

Diario di una giornata bianconera, i Pulcini raccontano tra aneddoti e emozioni

POMARANCE. «Non c’era niente da fare, tiravano troppo forte». «Un paio di volte sono andato vicino a fare gol». «Se ci rigiochiamo ne prenderemo un po’ meno». Sgorga eccitazione e entusiasmo nelle parole dei “pulcini”. Dieci anni loro, una giornata a fianco ai loro idoli della Juventus e una giornata che sa, sì di sport, ma soprattutto di esperienza indimenticabile. Un evento che i piccoli dell’Usd di Pomarance vogliono raccontare. Loro in terra di Vinovo, al Centro sportivo quartier generale dei bianco-neri.
«E’ stata una mia idea», spiega l’allenatore Giacomo Monteleone, appassionato juventino, che ha voluto premiare i ragazzi per la bella annata che sta per concludersi, organizzando in collaborazione con l’amministrazione comunale.
Appena arrivati, i giovani pomarancini, tutti classe 2001, sono stati accolti da una delegazione bianconera, e hanno potuto assistere all’allenamento della prima squadra e a una partita di giovanissimi 1997. Infine, si sono messi le scarpette e hanno affrontato i pulcini della Juve, tornano a casa con un pesante 9 a zero ma con il sorriso sulle labbra. «Non c’era niente da fare, - spiega il portiere Alessandro Benucci - tiravano davvero troppo forte. Io qualche parata l’ho fatta, ma non potevo mica prenderle tutte. Comunque di solito non ne prendiamo così tanti!». Una differenza notata anche dal centravanti Samuel Cercignani: «Avevano dei difensori fortissimi, per forza giocano nella Juve. Un paio di volte sono andato vicino a fare gol, ma era forte anche il portiere!». Chiude il libero, Niccolò Anichini: «Passavano da destra, da sinistra e sempre velocissimo. Comunque ora siamo preparati, se ci rigiochiamo ne prendiamo un po’ meno. E poi noi eravamo stanchi, per arrivare col pullman ci siamo svegliati presto!». I pulcini sono tornati con gagliardetti e accessori, e hanno lasciato a Torino pubblicazioni e prodotti della Valdicecina. Loro sono: 1 Alessandro Benucci, 3 Marco Mezzetti, 4 Mirko Micheletti, 6 Diego Garfagnini, 7 Francesco Mezzetti, 8 Niccolò Anichini, 9 Xhoni Cangu, 10 Samuel Cercignani, 11 Michele Cucini, 17 Francesco Boni Brivio, con allenatore Giacomo Monteleone.

Da "Il Tirreno" di Martedì 19 Aprile 2011


venerdì 15 aprile 2011

Guadagni a picco, ma i negozi reagiscono


Dal convegno sul commercio i dati sulla salute delle piccole e medie imprese di Pomarance

POMARANCE. Un volume d’affari in picchiata dal 2008 al 2010. Da un più 36% complessivo registrato dalle attività commerciali, artigianali e agriturismo, si è passati ad un meno 5.8%. Questo uno dei dati più rilevanti emersi dal questionario del Centro di assistenza tecnica della Confesercenti.
Un’iniziativa focalizzata a immortalare lo stato di salute delle piccole e medie imprese di Pomarance, al centro del primo convegno a tema organizzato nel capoluogo dal Centro commerciale naturale. «Questo trend negativo fa riflettere - commenta l’assessore Nicola Fabiani - E dalle risposte dei commercianti salta fuori una generale paura a fare investimenti». L’ottimismo regna, soprattutto, tra le attività ricettive. «I negozianti hanno manifestato un grande bisogno di pubblicità e promozione, da parte nostra ci impegneremo per migliorare la parte infrastrutturale, con la costruzione di parcheggi, servizi».
La crisi c’è, in soldoni. Ma il commercio pomarancino reagisce e la combinazione pubblico-privato sarà fondamentale per andare avanti. «Va in questa direzione - dice Giuseppina Spinelli presidente del Ccn - l’iniziativa dell’ammnistrazione di abbattare del 7% l’imposta sui rifiuti per le imprese commerciali e l’azzeramento del suolo pubblico. Così anche la bandiera arancione deve essere da stimolo per crescere e valorizzare le risorse locali».

Da "Il Tirreno" di Giovedì 15 Aprile 2011


domenica 10 aprile 2011

Regione, Provincia e Comuni - Istituzioni insieme per rilanciare l’azienda di Saline

I dipendenti: il rischio di incidenti dentro la fabbrica è molto alto

SALINE. Tutti insieme per salvare e rilanciare Atisale e i suoi dipendenti. Le istituzioni fanno quadrato e intendono affrontare l’azienda a muso duro.
«Finora ci sono stati problemi nel rapporto con la dirigenza - ha detto Rosa Dello Sbarba, esponente della Regione Toscana, presente a Saline in rappresentanza dell’assessore regionale al lavoro Gianfranco Simoncini - ma presto la incontreremo e abbiamo intenzione di esigere il piano industriale oltre a tutte le garanzie occupazionali».
Sulla stessa linea Graziano Turini, assessore provinciale alle attività produttive: «Negli ultimi anni ci siamo sempre mossi in maniera unitaria, ma adesso Atisale deve darci risposte, perché il sale della Valdicecina è un’eccellenza toscana che deve esse valorizzata».
Loris Martignoni, sindaco di Pomarance, ha sottolineato che «il sale è in questo territorio e deve dare sviluppo a questo territorio».
Per Marco Buselli, sindaco di Volterra, «l’azienda deve mantenere i livelli occupazionali, ma non chiedere in cambio di fare discariche al posto del sito produttivo di sale, per il quale, invece, serve un piano industriale serio e concreto».

Da "Il Tirreno" di Domenica 10 Aprile 2011


mercoledì 6 aprile 2011

Il boro Scl nell’emergenza Giappone

Il prodotto di Larderello contro le radiazioni dell’impianto di Fukushima.
Il sindaco Martignoni: tramite l’ambasciata è stato siglato un accordo, segno tangibile che l’azienda sta crescendo.

La Società Chimica è la migliore al mondo nella produzione della sostanza

LARDERELLO. Giappone chiama, Scl risponde. L’emergenza terremoto e poi quella tsunami e la conseguente tragedia legata alla radioattività della centrale nucleare di Fukushima hanno portato Tokyo a chiedere l’aiuto dell’azienda di Larderello per una fornitura di boro che aiuterà a riportare la normalità nella provincia del Sol Levante.
«La Società Chimica, infatti, è la migliore al mondo nella produzione di questa sostanza - ha spiegato il sindaco di Pomarance Loris Martignoni - e tramite l’ambasciata giapponese e il loro ministero dell’industria è stato siglato un accordo per la fornitura in un Paese la cui industria è praticamente paralizzata».
Il Boro marchiato Scl, secondo quanto spiegato, ha una qualità elevatissima, grazie alla grande attività di ricerca dell’azienda.
«Fra l’altro - ha proseguito il sindaco - Scl sta già operando sul boro 10, l’elemento che sarà utilizzato nelle centrali di quarta generazione».
Senza entrare in troppi tecnicismi, il motivo per cui l’industria nucleare giapponese ha richiesto il boro made in Larderello è legato all’acqua contenuta fra il reattore e il nucleo. «Questa contiene proprio la sostanza in questione - ha sottolineato Martignoni - e la sua funzione è quella di raffreddare l’impianto. Cosa fondamentale in questa fase nella specifica situazione di Fukushima. Più alta è la qualità del boro, migliore sarà l’operazione di raffreddamento. Ecco, perché è stata chiamata in causa la Scl. Oltre al fatto che questo materiale è giunto in Giappone da ogni parte del mondo, ma desso le scorte cominciano a scarseggiare».
Scl ha tentato a lungo di entrare nel mercato giapponese, ma nonostante tutto non era mai riuscita ad agganciare il filone giusto. L’azienda di Larderello è già fornitrice di boro in esclusiva della Edf, la società che gestisce le centrali nucleari transalpine. Adesso avrà l’opportunità di misurarsi con una realtà estremamente in difficoltà e sotto la lente d’ingrandimento di tutto il mondo. «E’ una bella sfida - afferma ancora il sindaco - ma già il fatto di essere stati chiamati testimonia la crescita di questa azienda che solo pochi mesi fa era in grosse difficoltà».
Martignoni sottolinea la bravura di chi guida Scl in questo momento, ma rivendica anche l’operazione di salvataggio dello stabilimento della Valdicecina condotta in porto con l’aiuto di tante parti in causa. «Abbiamo lavorato molto per giungere a questo accordo - riprende - con grandissime difficoltà, ma basandoci sostanzialmente su dati di fatto inequivocabili. Questa azienda aveva la struttura, la capacità e il mercato per far bene. Non è stato semplice, perché mettere insieme così tanti enti in ambito delicato come quello economico, ma anche quello ambientale ha richiesto una concertazione di alto livello. Ma poi, quando si raggiungono questi risultati e quando ci si trova a queste prospettive che senza dubbio poteranno crescita a una delle realtà industriali più importanti della nostra zona, la sensazione di aver vinto una scommessa è enorme. Ora starà a chi guida Scl a confermare quanto di buono è riuscito a fare fino a questo momento e a garantire sviluppo a uno dei punti di forza della nostra economia».

Da "Il Tirreno" di Mercoledì 6 Aprile 2011


domenica 3 aprile 2011

Il Municipio si rifà il look

Pomarance investe 100 mila euro

POMARANCE. Iniziati i lavori per un nuovo look al palazzo municipale di Pomarance (nella foto). Vincitrice della gara di appalto, per un ammontare di 100mila euro, la ditta locale Diva.
L’intervento prevede il risanamento conservativo della facciata, con riprese di intonaco e tinteggiatura nella parte prospiciente la Piazza Sant’Anna, la ripulitura e stuccatura della parte opposta e la revisione completa della copertura con sostituzione dei travicelli ammalorati, impermeabilizzazione e nuova stesura della copertura in laterizio.
Sarà posizionata anche un nuova apertura scorrevole all’ingresso principale. Ancora in sospeso la sorte delle attuali persiane.

Da "Il Tirreno" di Domenica 3 Aprile 2011


venerdì 1 aprile 2011

Il Comune azzera il suolo pubblico per animare i borghi

Riduzioni ed agevolazioni in bilancio in coerenza con il programma elettorale

POMARANCE. Se a Volterra i commercianti sono su tutte le furie per gli aumenti sulla tariffa rifiuti, i colleghi di Pomarance, invece, gioiscono delle riduzioni e delle agevolazioni a bilancio, approvate l’altro ieri in consiglio comunale. «Come strategia generale, in tempi di crisi come questi, abbiamo deciso di alleggerire la pressione fiscale, rivisitando alcune tariffe, premiando il merito di settori che non hanno ammotizzatori sociali», spiega l’assessore Nicola Fabiani.
Scende la Tarsu. Rispetto allo scorso anno la tariffa sullo smaltimento dei rifiuti va giù del 7% per gli esercizi commerciali e artigianali. In soldoni bar, ristoranti, negozi al dettaglio pagheranno meno. Novità al ribasso - e in periodi di rincari un indirizzo politico diverso dà nell’occhio - anche per le attività produttive e turistico-ricettive. «Abbiamo deciso di ridurre i coefficenti e le tariffe per le aree scoperte, per cui le attività industriali pagheranno un 54% in meno, mentre le altre avranno una riduzione del 37%», aggiunge Fabiani. L’amministratore spiega che gli sgravi saranno praticati per quelle aree scoperte come le piscine, le aree giochi, le zone di stoccaggio, i piazzali.
Giù il suolo pubblico. Rivoluzione per quanto riguarda la Cosap, ovvero il canone per l’occupazione del suolo pubblico. Costi azzerati nelle frazioni fino a 600 abitanti (Libbiano, Micciano, Montegemoli...), mentre sopra il tetto abitativo, ovvero a Pomarance e a Montecerboli il suolo pubblico viene dimezzato del 50%.
Si tratta di manovre che intendono rivitalizzare i piccoli borghi. «In paesini come Libbiano e Micciano, dove c’è una sola attività - aggiunge l’assessore - è necessario un aiuto da parte del Comune, affinchè questi luoghi di ritrovo si mantengano, proprio per mantenere in vita gli stessi centri». Far occupare le piazze il più possibile: questo l’obiettivo sociale del Comune di Pomarance. «I servizi fondamentali dei centri minori vanno agevolati», conclude.
Bilancio alla mano Fabiani ricorda che l’amministrazione, rispetto al 2010, ha subito tagli governativi e regionali per 260mila euro.

Da "Il Tirreno" di Venerdì 1 Aprile 2011