domenica 27 novembre 2011

Riapre il bando per l’acquisto di 53 case

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LARDERELLO LE DOMANDE SI POSSONO PRESENTARE DAL 1 AL 30 DICEMBRE



«ANCHE il sogno deve tuttavia essere costruito». Così disse William Hesketh Lever, industriale inglese del sapone, quando nel 1888 iniziò a costruire il villaggio di Porta Sunlight, nei pressi di Liverpool, con l’intento di unire le strutture della sua fabbrica con le residenze dei dipendenti. La stessa cosa avrà pensato Francesco De Larderel, anche lui nel XIX° secolo, quando fondò quello che oggi è il nucleo storico di Larderello, il villaggio sorto intorno alla fabbrica per la lavorazione dell’acido barico e alla centrale geotermica. L’aforisma di Hesketh Lever è applicabile anche alla monumentale opera data alle stampe dall’architetto Lucia Fedi e presentato, dopo anni di lavoro e ricerche, ieri a Cecina.
La Fedi, nata a Larderello e costretta a lasciare il villaggio insieme alla famiglia dopo la nazionalizzazione di inizio anni ’60, nel suo libro di oltre 500 pagine ripercorre la storia di Larderello, dell’industria chimica e di quella geotermica e anche quello del territorio boracifero, la cosiddetta “Valle del Diavolo”.
Molti i documenti inediti ritrovati dall’architetto Fedi che ora ha due sogni nel cassetto: «Ricomprarmi la casa dove sono nata e poi acquistarne un’altra per realizzarvi un museo della casa operaia». Tuttavia l’idea del museo, che si andrebbe ad aggiungere a quello già esistente dedicato alla geotermia all’interno del palazzo De Larderel, è solo il primo di tanti progetti che Lucia Fedi ha elaborato per dare un futuro a Larderello. Progetti contenuti nel suo libro e che ora vengono presentati al pubblico in un momento molto significativo della storia di Larderello. 
Da giovedì 1 dicembre (scadenza il 31) riapre infatti il bando per l’acquisto di 53 unità abitative tra il nucleo ottocentesco e quello progettato negli anni cinquanta dal maestro Michelucci.
Tornando ai progetti della Fedi, vanno sicuramente menzionati quelli relativi al recupero dei numerosi rifugi antiaerei, così come l’idea di non abbattere le grande torri di raffreddamento e farle diventare una sorta di monumento all’energia alternativa. «Ci sono tanti edifici dismessi e in disuso all’interno dell’area industriale — dice l’architetto Fedi — ci vuole la disponibilità dell’Enel per recuperarli e renderli funzionali allo sviluppo futuro di Larderello».
Da "La Nazione" di Domenica 27 Novembre 2011

martedì 15 novembre 2011

Unione dei Comuni: Gestione a tre dell’Alta Valdicecina

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Pomarance, Montecatini e Monteverdi firmano lo statuto: insieme il settore scuola







POMARANCE. Una gestione a tre del territorio. Sancita e formalizzata a partire dall’approvazione dello statuto della nuova Unione speciale dei Comuni. La prima pietra viene gettata dalle amministrazioni di Pomarance, Montecatini e Monteverdi che tra il 15 e il 20 dicembre firmeranno l’atto costitutivo e entro la fine dell’anno convocheranno il primo consiglio del nuovo progetto d’area che rappresenta, in soldoni, la trasformazione della Comunità Montana obbligata dalla legge (il 31 dicembre viene commissariata).
Approvato all’unanimità. «Lo statuto da noi è stato approvato all’unanimità, maggioranza e opposizione. E’ un grande segnale di compattezza», sottolinea il primo cittadino di Pomarance, Loris Martignoni. Stessa cosa succede a Monteverdi.
Le assenze pesano. Impossibile non notare le due grandi assenze all’interno del progetto d’area, ovvero i Comuni di Volterra e Castelnuovo. «Hanno fatto una scelta, ci auguriamo che in futuro ci ripensino. Da parte nostra siamo contenti di aver mantenuto la gestione del territorio in base alle deleghe che ci vengono assegnate da Regione e Provincia. Ovviamente gestiremo anche quello di Volterra e Castelnuovo», spiega Martignoni.
Gestione del territorio. Nessuna preclusione al dialogo con i le due amministrazioni scissioniste, ben inteso. «Sicuramente questo territorio ha un’identità comune e questa divisione secondo noi è un errore. Diciamo che mentre i soci fondatori entrano di diritto, chi si aggregherà dopo dovrà essere un atto deliberato e approvato all’unanimità dalla giunta dell’Unione», continua. Per il momento sarà ancora Carlo Giannoni al timone dell’Unione (era già presidente della Comunità Montana). In totale saranno 9 i consiglieri scelti (tre per ogni Comune, ovvero il sindaco, un consigliere di maggioranza e uno tra le opposizioni). La giunta sarà formata dai tre sindaci, ovvero Martignoni, Sandro Cerri per Montecatini e Carlo Giannoni per Monteverdi, piu’ il presidente.
Scuola e progetti insieme. Ci sono progetti di area già in vista per l’Unione che verrà. Al centro il mondo della scuola in toto. «Quello della pubblica istruzione sarà un settore da organizzare insieme e l’istituzione di un osservatorio sarà d’obbligo anche per risolvere tanti piccoli, grandi problemi comuni». Le idee sono chiare, parola di Martignoni. «Noi a Serrazzano alle elementare abbiamo 3 pluriclassi e se non facciamo un progetto con la vicina Monteverdi sarà difficile mentenerla». Esempi sono pratici: «Faremo un unica gara di area per il trasporto scolastico, la refezione, la gestione dei progetti educativi. Tutte cose che già stanno facendo in Valdera con ottimi risultati».

PRESIDENTE UNCEM
«Ringrazio i 3 sindaci Un errore per chi è fuori»
VOLTERRA. «Grave errore, ho provato fino all’ultimo a convincere il sindaco di Volterra». Non le manda a dire il presidente di Uncem Oreste Giurlani che l’altro ieri era sul colle etrusco. «Volterra avrebbe fatto da capofila di questo progetto d’area, dalla sua Buselli continua a temere la perdita di centralità da parte della città». Su Castelnuovo: «Ha l’obbligo di fare 2 funzioni associate entro gennaio e per fine 2012 ne deve fare 4. Si tratta di funzioni centrali come l’urbanistica, i lavori pubblici. Se si unisce in convenzione a Volterra dovrà delegarle là. Secondo me tra poco chiederanno di entrare». Giurlani conclude con un ringraziamento ai 3 sindaci fondatori dell’Unione: «Grazie al loro senso di responsabilità vengono mantenute le politiche della montagna».
Da "Il Tirreno" di Martedì 15 Novembre 2011

venerdì 11 novembre 2011

La mancata informazione non é un danno ai giornali ma ai cittadini...

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La Federazione delle Liste Civiche Insieme per Cambiare tiene a puntualizzare, in merito ad alcune polemiche apparse nei giorni scorsi sulla stampa locale, come sia preciso dovere di quanti sono eletti a cariche pubbliche, ed a maggior ragione per gli esponenti delle Liste Civiche che rappresentano o vogliono rappresentare un modo nuovo di fare politica, fornire informazioni alla cittadinanza tramite la stampa locale.
Si può essere d'accordo o meno con le posizioni dei giornalisti, si può ritenere con valide ragioni di aver subito dei torti, ma l'informazione tramite la stampa, soprattutto in situazioni in cui la concorrenza e le possibilità di alternative sono minime come nella nostra zona, è un servizio non ai giornali ma alla stessa cittadinanza.

La mancata informazione non è un danno ai giornali ma alla comunità. Governare, in un paese democratico, significa accettare la libertà di stampa ed è doveroso rispondere non con ripicche ma facendo valere le proprie motivazioni e spiegando le proprie scelte soprattutto a chi non le condivide. Il silenzio, come le urla, è l'argomento di chi non ha altri argomenti. Ci auguriamo che anche  il Sindaco di Volterra adotti sulla questione un atteggiamento più ragionevole e smetta di dare ascolto ai cattivi consigli di chi lo circonda.

Per la Federazione delle Liste Civiche Insieme per Cambiare:

Il Capogruppo Consiliare Di Pomarance - Loriano Fidanzi
Il Capogruppo Consiliare di Montescudaio - Fabio Tinelli Roncalli

mercoledì 9 novembre 2011

Verso l'Unione dei Comuni...

COMUNE DI POMARANCE 1

Ultima chiamata per chi non ci sta

Volterra e Castelnuovo:
7 giorni di tempo per entrare Intanto a Pomarance c’è l’assemblea pubblica

POMARANCE. Ultima chiamata per Castelnuovo e Volterra. Lunedì prossimo approverà lo statuto dell’Unione dei Comuni che verrà Pomarance. 
L’ultimo atto, ritenuto strategico e fondamentale per il futuro dell’Alta Valdicecina. Per questo l’amministrazione pomarancina guidata dal sindaco Loris Martignoni e tutto il consiglio comunale al completo indicono un’assempblea pubblica, venerdì alle 21 allo spazio Savioli per dare modo alla popolazione di esprimersi su questo delicato argomento.
Si tratta di una decisione che porterà alla gestione anche, di quei servizi fino ad oggi svolti dalla Comunità Montana (destinata a sparire e ad essere commissariata dal 31 dicembre), deleghe che rimarranno nella responsabilità di Comuni che costituiranno l’Unione.
Dei 5 comuni che oggi fanno parte della Comunità Montana, a meno di ripensamenti in extremis, Volterra e Castelnuovo V.C. hanno espresso la loro contrarietà e quindi l’ Unione sembra avviata a consolidarsi (essendo già in atto l’associazione di funzione riguardante la polizia municipale), solo tra Pomarance, Montecatini V.C. e Monteverdi Marittimo.
«Il consiglio comunale di Pomarance - ha detto il sindaco Loris Martignoni - sarà presente al gran completo».

Da "Il Tirreno" di Mercoledì 9 Novembre 2011