venerdì 31 dicembre 2010

NUOVO ANNO - LA LISTA DEGLI INVESTIMENTI

Dai pip di Larderello e del capoluogo alla rocca di Micciano

POMARANCE. Il ringraziamento dei 4 milioni che il Comune investirà nel 2011 va anche alle royalty della geotermia che da sole valgono la metà della cifra complessiva impiegata per opere pubbliche importanti per il territorio.
Parola di sindaco Loris Martignoni: «Ci giochiamo la riuscita o meno della legislatura con questi due progetti che insieme valgono 2,5 milioni di euro».Venti euro al metro quadro ed energia termica a basso costo per quelle imprese che vorranno scegliere il comune per insediare le attività.
«Al momento c’è un’azienda che ha già prenotato uno spazio a Larderello, è la Lampo Green gas, e abbiamo molte trattative in corso».
Oltre ai due Pip, Pomarance avrà un’isola ecologica già appaltata.
Poi vari interventi da 350mila euro sui palazzi storicicome quello del Comune, palazzo Bicocchi e palazzo de Larderel.
Poi ci sarà il progetto Piazzone, con una circonvallazione del centro storico e un parcheggio a servizio dei residenti da 1,6 milioni di euro.
Le frazioni saranno interessate da manutenzione straordinaria da complessivi 250mila euro e mezzo milione per la viabilità del Comune. Nel 2011 il primo lotto per la messa in sicurezza della rocca di Micciano, il parcheggio a Montecerboli.
«Grazie alla geotermia non accendiamo mutui. Questa è una grande opportunità per noi».

Da "Il Tirreno" di Venerdì 31 Dicembre 2010


Arsenico nell’acqua, arriva l’abbattitore

Il Comune risolve il problema

POMARANCE. Arriva l’abbattitore dell’arsenico, Pomarance verso la definitiva risoluzione della contaminazione dell’acqua. «E’ il vero successo di questo anno e mezzo di legislatura», non fa fatica a dirlo il sindaco Loris Martignoni.
La richiesta era partita dal Comune all’Asa giusto un anno e mezzo fa. «La presenza di arsenico nelle nostre acque è un fenomeno che esiste da sempre - spiega - Dal 2003 la Commissione Europea andava avanti con deroghe rispetto ai parametri da rispettare, procedimento a cui ha messo fine qualche mese fa. Da qui è nata l’esigenza di arrivare alla risoluzione della questione, per riportare i livelli di arsenico sotto quelli determinati dalla normativa».
Costanti le misurazioni fatte fare dal Comune, prima dell’arrivo dell’abbattitore.
«Le ultime - precisa - danno una presenza di arsenico inferiore ai 5 mcg/l, livello che sarà abbassato quando saranno terminati i lavori in corso al deposito di Poggio alle Forche, relativi ad una maggiore portata per la miscelazione con l’acqua della Carlina che arriva al deposito dei Collazzi.
Altro discorso per quanto riguarda Montecerboli, una volta servito esclusivamente dall’acquedotto delle Carline dove la presenza si quantificava fino a 42 mcg/l in estate per scendere a 25-30 mcg/l in inverno».
Adesso con l’arrivo dell’abbattitore la situazione cambierà radicalmente.«Nel giro di pochi giorni sarà installato al deposito di Sol di Chiurlo a Larderello, dove arriva l’acqua della Carlina».
Rispetto ai tempi in cui si verificherà l’abbassamento dell’arsenico per rientrare definitivamente nei livelli normativi: «Credo che già in una settimana dal suo azionamento potremo cominciare a vedere qualche risultato», conclude il sindaco Loris Martignoni.

Da "Il Tirreno" di Venerdì 31 Dicembre 2010


Meno 300mila euro a bilancio

Pomarance, tagli in vista sui trasporti: la preoccupazione del sindaco

POMARANCE. È un bilancio a cui mancano circa 300mila euro quello di previsione per il 2011 che l’amministrazione pomarancina approverà entro il prossimo marzo. Mancati trasferimenti dallo Stato che il sindaco Loris Martignoni e la giunta dovranno far combaciare con le esigenze della popolazione e con gli impegni presi nei confronti delle varie categorie di garantire gli stessi livelli dei servizi primari.
Pomarance ha la seconda estensione territoriale della provincia di Pisa e il 30% dei residenti che ha superati i 65 anni.
«Per questi motivi non possiamo abbandonare i nostri cittadini - spiega il sindaco - e lavoreremo per far si che ci siano riduzioni di tariffe come la Tarsu, l’occupazione del suolo pubblico e gli interventi diretti per i servizi essenziali».
Qualcosa, però, occorrerà tagliare, anche se Martignoni questo non sa ancora dirlo con certezza. «La situazione non è ancora chiara - ammette - perché non sappiamo ancora di preciso le ripercussioni che avrà la legge di stabilità sul nostro bilancio. È chiaro che dovremo approntare qualche riduzione di spesa, perché diversamente sarebbe impossibile far quadrare i conti».
Uno degli esempi portati da Martignoni è il trasporto pubblico, servizio importante, ma che, giocoforza, dovrà subire dei cambiamenti, anche se il territorio comunale è esteso e comprende ben 8 frazioni oltre al capoluogo.
«Credo che dovremo studiare un sistema - dice il sindaco - che cominci in maniera regolare, ma che poi, nel corso dell’anno, veda la riduzione di qualche corsa poco utilizzata dagli utenti. Non possiamo fare altrimenti».
Ma Martignoni, a proposito del trasporto pubblico, lancia un’idea: «Credo proprio che dovremo sederci a un tavolo con il Consorzio pisano trasporti e discutere di quel che potremmo fare per non gravare troppo sui passeggeri. Potremmo, per esempio, istituire servizi a richiesta, oppure integrare le corse con gli altri Comuni, in modo da ottimizzare le risorse».
Nelle prossime settimane, il quadro sarà sicuramente più chiaro.
Per adesso, l’unica certezza sarà quella che la spesa corrente non potrà usufruire di 300mila euro da reperire, probabilmente, attraverso oculati tagli in varie voci del bilancio comunale. «Abbiamo preso impregni con i nostri cittadini e non possiamo tirarci indietro proprio ora», sottolinea Martignoni.

Da "Il Tirreno" di Venerdì 31 Dicembre 2010


mercoledì 29 dicembre 2010

LE POLITICHE A SOSTEGNO DEL LAVORO

E’ sempre più evidente come anche la nostra zona, sebbene in misura minore rispetto ad altre, non sia esente dalla crisi occupazionale che, conseguenza di quella economica, investe da alcuni anni tutte le società industrializzate.
Come gruppo di maggioranza consiliare riteniamo che sia necessario, da parte di tutte le parti interessate, cioè imprenditori, commercianti, associazioni, amministrazioni ed Organizzazioni Sindacali, valutare quali siano i progetti davvero validi da sostenere per avviare i giovani al lavoro.
Non possiamo fare a meno di ricordare che in una zona come la nostra, che ha subito enormi perdite occupazionali in seguito alle privatizzazioni avvenute negli ultimi 20 anni, sarebbe stata necessaria una nuova e diversa programmazione rispetto al passato per creare nuove e diverse opportunità di lavoro.
Non sono bastati ad arginare il progressivo depauperamento socio-economico che ha subito il nostro territorio nemmeno quelle strutture come il Cosvig, il Centro d’eccellenza Geotermico, o l’incubatore Rurale, che avrebbero dovuto fornire, tramite la ricerca, progetti economici ed assistenza adeguata alle aziende per uno sviluppo diversificato e competitivo, così come non è decollato il SIAF che doveva fornire formazione avanzata; tutte strutture finanziate con soldi pubblici che sono state, fino ad oggi, sostanzialmente inefficaci.
Di tutto ciò paghiamo oggi le conseguenze; una forte emigrazione giovanile, un calo demografico generalizzato, un tessuto imprenditoriale fragile.
Ecco perché riteniamo sia necessario muoversi diversamente rispetto al passato, in sintonia con i rappresentanti del mondo del lavoro e dell’impresa, individuando nell’immediato quali sono le necessità di cui l’industria o il commercio hanno davvero bisogno, quali realtà occupazionali sia effettivamente necessario incentivare.
Solo così potranno essere attivate le giuste forme di sostegno sia a livello regionale che locale (ad esempio fornire contributi non solo alle aziende che assumono ma anche introdurre veri e propri corsi di formazione finalizzata all’avviamento al lavoro).
Riteniamo che la vera scommessa per ottenere prospettive di occupazionali certe e durature, sia l’incentivazione di coloro che, soprattutto giovani, intendono intraprendere una attività imprenditoriale attraverso progetti credibili e verificabili; verso tali soggetti questa amministrazione si impegnerà a fornire un sostegno sia di tipo economico (favorendo per quanto possibile accordi vantaggiosi con gli istituti bancari della zona), sia di tipo legale ed amministrativo (momenti di formazione professionale e manageriale, formazione di network per servizi d’impresa e ricerche di mercato, ecc…).
E’ quindi utile e necessario che in tal senso siano attivate al più presto infrastrutture come i P.I.P, la cui progettazione e costruzione è stata per troppi anni trascurata dalle precedenti amministrazioni; ad oggi la situazione è tale che saremo pronti solo tra qualche mese con il P.I.P di Larderello mentre per quello di Pomarance forse occorrerà aspettare la fine del 2011.
Riteniamo poi che il lavoro vada non solo creato, ma anche conservato e garantito a chi lo ha perso o rischia di perderlo, in una fascia di età, quella tra i 40 e i 50 anni, particolarmente critica sul piano sociale; un fenomeno questo, che anche nella nostra zona è sempre più consistente.
Ribadiamo infine, come, riguardo alle politiche del lavoro, soprattutto quello giovanile, saremo sempre attenti a garantire il nostro costante impegno, perché, come abbiamo più volte detto e scritto, il lavoro è sempre stato ed è tuttora uno dei nostri obiettivi prioritari.

Il Gruppo Consiliare della Lista civica Insieme per cambiare


mercoledì 22 dicembre 2010

CPT - VALDICECINA IL SINDACO DI POMARANCE ACCUSA "PERDITE DI TEMPO"

Fumata nera per il nuovo piano corse dei bus «La Cpt prende tempo ma non esclude i tagli»
FUMATA NERA per il nuovo piano delle corse degli autobus Cpt alla luce dei tagli imposti dal governo centrale. Nel 2011 quindi restano confermate, anche in Valdececina, tutte le corse del 2010 ma con la prospettiva di vedere soppressioni, razionalizzazioni e revisioni durante l’anno.
Una situazione che ai sindaci della Valdicecina non va giù per niente.
Lunedì mattina a Pisa si è svolta una nuova riunione tra i rappresentanti dei comuni della provincia, la stessa amministrazione provinciale, la Regione Toscana e naturalmente il Cpt. Il risultato? Eloquente il commento di Loris Martignoni, sindaco di Pomarance: «Anche lunedì siamo andati a prendere un caffè a Pisa».
I Comuni hanno confermato che metteranno a disposizione le stesse risorse del 2010 con in più l’aumento Istat che si aggira intorno al 3%; la Regione Toscana ha confermato la propria disponibilità per versare una parte di quei 300 milioni di euro che il governatore Rossi ha annunciato di aver «trovato» tra le pieghe del bilancio di previsione 2011; Il Cpt invece non ha presentato, come si aspettavano i sindaci della Valdicecina, un piano con i tagli e la razionalizzazioni ipotizzate in questi mesi.
«LA COMPAGNIA Pisana Trasporti ci ha risposto che vedremo nel corso del 2011 – dice ancora Martignoni – anche perché la Regione Toscana potrebbe mettere a disposizione ulteriori risorse».
Per ora comunque rimangono in ballo i tagli delle corse nei giorni festivi e la domenica, che per la Valdicecina riguardano le tratte Volterra-Saline di Volterra, Volterra-Colle Val d’Elsa, Volterra-Cecina, Saline-Larderello-Castelnuovo Valdicecina.
Non è escluso poi che ulteriori tagli riguardino alcune corse di collegamento con la Valdera per i giorni feriali, con particolare riferimento alle partenze di primo mattino o nel tardo pomeriggio.
Intanto la Valdececina, zona che da sempre ha una cronica carenza di collegamenti con gli altri centri della provincia, attende con una certa preoccupazione le decisioni pisane.

Da " La Nazione" di Mercoledì 22 Dicembre 2010

domenica 12 dicembre 2010

Comunità Montana

Il sindaco Martignoni: «Sì all’Unione dei Comuni ad alcune condizioni»

LA POSSIBILE soppressione della Comunità Montana della Valdicecina fa discutere la politica. Ad intervenire è il sindaco di Pomarance Loris Martignoni. Il primo cittadino pomarancino ribadisce la possibilità di andare verso l’Unione dei Comuni «speciale» ma lancia anche l’idea di allargare ad altri territori l’attuale compagine della Comunità Montana. «L’intero 2010 è stato un anno dedicato a capire quale sarebbe stato il futuro delle Comunità Montane e ancora oggi non abbiamo chiaro quale sarà il destino di queste istituzioni da sempre a guardia e garanzia delle difficoltà della montagna — dice Martignoni — per adesso, con la Finanziaria, è stata assicurata la disponibilità di alcuni fondi che sembravano non più esigibili dopo il Decreto sul federalismo, ma è inutile ribadire che in mancanza di un pronunciamento chiaro si metterebbe in difficoltà la sostenibilità della gestione economica nel breve periodo». «In accordo con Uncem stiamo interpretando la linea politica della Regione e siamo anche aperti a valutare in positivo un graduale passaggio verso le Unioni Speciali dei Comuni a due condizioni — sottolinea il sindaco di Pomarance — che si mantengano le peculiarità ed i vantaggi esistenti a difesa dei territori montani; che si mantengano le deleghe regionali dell’agricoltura, forestazione, antincendio e protezione civile. Questi fondi sono irrinunciabili per poter sostenere l’organizzazione del sistema operativo ed amministrativo».

da "La Nazione" di Domenica 12 Dicembre 2010


sabato 11 dicembre 2010

Assemblea pubblica sulla risorsa idrica


Unione dei Comuni al posto della Comunità Montana

Val di Cecina - Preoccupazione per la soppressione dell'Ente che svolge una funzione di controllo e sviluppo

COMUNITÀ Montana dell’Alta Valdicecina in pericolo o meglio a rischio di soppressione? Ecco che allora potrebbe nascere l’Unione dei Comuni della Valdicecina. La Regione Toscana ha già emesso nel 2008 una legge che punta alla riorganizzazione degli enti montani, mentre l’attuale governo, nell’ambito della riforma federalista, ha più volte fatto sapere che la soppressione delle Comunità Montana è più di una ipotesi.
La Valdicecina guarda a questa prospettiva con preoccupazione, in quanto l’ente che ha sede a Pomarance ma che ha competenze anche sui comuni di Volterra, Castelnuovo, Montecatini e Monteverdi, svolge un importante ruolo di controllo e sviluppo del territorio avendo le deleghe per protezione civile, forestazione e agricoltura ricevendo, per assolvere questi compiti, cospicui contributi statali. Il pericolo, nel caso di soppressione delle Comunità Montane, è che tali deleghe passino alla Provincia di Pisa.
Il rimedio? «La strada da percorrere è quella dell’Unione dei Comuni ma con statuto speciale — dice il sindaco di Pomarance, Loris Martignoni – in quanto questo territorio non può permettersi di perdere l’appoggio dello statuto per alcuni aspetti che qui da noi sono fondamentali come l’agricoltura e ingestibili a livello comunale come la protezione rivivile e la forestazione».

Da "La Nazione" di Sabato 11 Dicembre 2010


Al parcheggio ci arrivo in ascensore...

Parte l’atteso progetto del Piazzone e l’ex campo di calcio sarà trasformato in area feste.

POMARANCE. Arrivano i fondi per la geotermia e il Comune mette in tavola i lavori in partenza sul territorio. Il primo a prendere il via è l’atteso primo lotto del Piazzone, con tanto di parcheggio e infrastrutture a servizio del centro commerciale naturale con tanto di eco-lampade a risparmio energetico. «Si tratta di contributi che arrivano a seguito dell’approvazione da parte della giunta regionale dei soldi derivanti dalla produzione geotermoelettrica del 2009, pari a oltre 15 milioni di euro per i territori interessati a questa attività».
E’ il sindaco Loris Martignoni a spiegare da dove arriva questa pioggia di euro e come impiegherà la somma per migliorare i servizi della sua comunità.
Per il progetto del Piazzone le somme stanziate sono pari a 1.661mila euro a cui si vanno ad aggiungere per arredi urbani, parcheggi, viabilità e sistema di illuminazione circa 550mila euro.
Le risorse. Le risorse derivano dai contributi connessi allo svolgimento dell’attività geotermica che Enel -in base all’accordo generale sulla geotermia del 2007 e all’accordo attuativo del 2009, siglati tra il presidente della regione Toscana e l’amministratore delegato dell’azienda- deve erogare ogni anno come compensazione per i territori dove opera. Risorse che vanno a costituire un Fondo geotermico e che devono essere ripartite sulla base di un Piano triennale di sviluppo che interessa i comuni, le comunità montane e le province che hanno firmato il protocollo del 2007.
Dal COSVIG. Il piano triennale è aggiornato e approvato ogni anno dal Tavolo istituzionale della geotermia che per l’attività istruttoria relativa alla sua elaborazione e per la sua attuazione si avvale del CoSviG (Consorzio di Sviluppo delle aree Geotermiche).
Cosvig è pertanto il soggetto legittimato a presentare progetti d’investimento per conto dei comuni interessati e a ricevere i contributi per svolgere attività in loro conto.

I primi due progetti, i cui lavori, come previsto dalle norme vigenti, dovranno iniziare entro il Novembre 2011,
derivano dal versamento delle quote residue degli anni 2008 e 2009, mentre un terzo progetto, che rientra nelle spettanze 2010, per 1.1000.000, sarà impegnato nel rifacimento completo del teleriscaldamento dell’aera urbana di Larderello.
L’intervento del Piazzone. L’intervento del Piazzone, come Iº lotto riguarda l’acquisizione del terreno, il tracciato della strada che, dal Piazzone andrà a collegarsi con l’inizio di via dei Mapesi, l’ampia area di parcheggio e la collocazione di un ascensore per la risalita nella Piazza S. Anna dei fruitori del parcheggio.
Un'area feste. Seguiranno poi i lavori di realizzazione della trasformazione dell’ex campo di calcio, in un area attrezzata, completa di tribune e servizi, per lo svolgimento di feste paesane, oltre di quella in calendario da anni per la seconda domenica di settembre “Il Palio delle contrade”.
«Questi interventi - conclude il sindaco - avvalendosi delle somme che arrivano dai proventi geotermici, potranno portare il Comune a divenire un modello di sviluppo socioeconomico e ambientale della Toscana».
Da "Il Tirreno" di Sabato 11 Dicembre 2010

I tagli della finanziaria

La dichiarazione di voto del gruppo consiliare di IPC

Pur dichiarando la propria astensione all'ODG presentato dall'opposizione, che conteneva richiami alla polemica politica nazionale sui quali la nostra amministrazione comunale, quale espressione di una lista civica, non non ritiene di aderire, il gruppo consiliare di Ipc, nella seduta del 30 novembre 2010, ha espresso la propria contrarietà ai tagli indiscriminati previsti dalla legge finanziaria con la seguente dichiarazione di voto:

La crisi socio economica e finanziaria che stiamo vivendo è tra le peggiori degli ultimi 50 anni e tutti siamo chiamati ad affrontarla con senso di responsabilità e rigore, ma riteniamo che per affrontare questa grave emergenza economica vi debba essere, sui tagli da fare, la condivisione di tutti i soggetti interessati. In mancanza di ciò quest’amministrazione in quanto responsabile della comunità da essa amministrata e sua diretta espressione, non può che essere contro ogni qualsiasi immotivato taglio delle risorse necessarie ad assicurare ai cittadini un adeguato livello di risorse e servizi .
In questo senso abbiamo avuto già modo di aderire a iniziative a prese di posizione che già si sono espresse, non ultima quella promossa dai sindaci della Provincia di Pisa della quale abbiamo sottoscritto l'appello proposto.
Condividiamo inoltre le osservazioni critiche sulla natura dei tagli espresse dal Capo dello Stato Giorgio Napolitano.
A fronte di ciò quest’amministrazione si adopererà per garantire ai cittadini un’adeguata informazione per spiegare loro lo stato di grave difficoltà in cui i tagli indiscriminati della finanziaria metteranno anche il nostro Comune, attivando tutti gli strumenti che riterrà necessari (non ultimo il tavolo di crisi della CM) per arginare gli effetti negativi della manovra nei nostri territori.
Quest’amministrazione si impegna inoltre a reperire sia come singolo comune che insieme alle altre amministrazioni del nostro territorio tutte le risorse necessarie a garantire ai cittadini una adeguata qualità e sviluppo dei servizi a loro necessari (ricerca, cultura , trasporti, assistenza sanitaria sulla non auto sufficienza, ecc..) allo stato attuale messi in discussione dai tagli attuati.
Riteniamo infine che la gravità della situazione imponga una mobilitazione limitata non solo all’iniziativa dei singoli comuni o delle singole zone, ma che su tale questione dovrebbe esprimere la propria condanna in maniera chiara e diretta anche l’Associazione Nazionale dei Comuni magari richiedendo un tavolo di confronto tra Comuni e Regione, per portare le proposte delle Amministrazioni Locali sul tavolo del governo tramite la conferenza stato regioni.

Il Gruppo Consiliare della Lista civica
Insieme per cambiare