sabato 27 marzo 2010

L'assessore risponde al PD: aI via lavori pubblici per milioni di euro.

Sono stato sollecitato da alcuni articoli di stampa con i quali il Partito Democratico richiama l'attenzione dell'Assessorato ai lavori pubblici sui problemi relativi agli appalti Enel, al rifacimento delle opere primarie del Villaggio di Larderello e sulla mia partecipazione ad una iniziativa istituzionale organizzata dal Comune di Monterotondo sul Parco eolico. Le lamentele sono sorprendenti.

Non sfuggono a questa amministrazione le difficoltà che attraversano le imprese locali, anche a fronte di una situazione generale che appare lontana da una ripresa effettiva, a fronte della quale, occorre ricordare che le Amministrazioni locali non possiedono strumenti di intervento nell'economia e nel sistema bancario. Nonostante ciò occorre un`attenzione particolare verso l'impresa locale per fare quello che è possibile fare, nel pieno rispetto delle norme predisposte dagli appalti pubblici. ln questa direzione, assicuro che in pochi mesi questa amministrazione ha elaborato un piano di finanziamento di opere pubbliche che per entità e dimensioni non ha paragoni con 40 anni di storia amministrativa del Comune di Pomarance. Tra breve saranno appaltate opere importanti: un milione di euro nella viabilità, l'isola ecologica, la casa dell'acqua e altre opere di restauro di immobili. Dopo, seguiranno altri investimenti in opere pubbliche per diversi milioni di euro. Questo è stato l'impegno in pochi mesi di questa nuova amministrazione.

Per quanto attiene gli appalti Enel "per i quali dovremo entrare meglio nel sistema dell'ufficio acquisti e appalti, perché non si devono perdere contratti importanti, assegnandoli a ditte esterne," stiamo lavorando per convincere I'Enel a privilegiare l'imprenditoria locale.
Sorprendente è il fatto che questa richiesta giunga da chi ha amministrato da sempre senza ottenere nessun risultato fino ad oggi.

Sui lavori di rifacimento delle opere primarie del Villaggio di Larderello preme ricordare che: L'Enel ha presentato al Comune il progetto in data 26 maggio 2008, prevedendo la realizzazione di acquedotto, fognature, depurazione e risanamento degli edifici. Su alcune di queste opere, in particolar modo il risanamento degli edifici, il Bacino Costa ed altri uffici competenti al rilascio dei pareri obbligatori hanno sollevato obiezioni in merito alle trincee, mentre l'Ufficio del vincolo idrogeologico ha espresso parere negativo. E' parere di questi uffici che le opere avrebbero compromesso la stabilità degli edifici. Di fatto, tali lavori sono fermi in attesa che Enel presenti una nuova progettazione.

Per le opere di fognature, acquedotto e depurazione, dopo aver recepito le prescrizioni giunte dalla ASL, ASA e Provincia, abbiamo rilasciato il permesso a costruire il 12/11/2009 vincolando il ritiro all'adempimento delle prescrizioni suddette. Quindi, dopo quattro mesi dall'insediamento di questa nuova amministrazione, recuperando il tempo perduto in precedenza abbiamo messo in condizione l'Enel di iniziare le opere.

Riguardo alla mia partecipazione al convegno sul Parco eolico organizzato dal Comune di Monterotondo confermo la mia volontà di partecipare quando e nel modo che ritengo opportuno alle iniziative istituzionali.
Ritengo necessario affermare in qualsiasi sede la priorità della geotermia che produce energia superiore a qualsiasi altro impianto da fonti rinnovabili e la convinzione che la tutela del paesaggio, in questa zona, passa attraverso un'opera di restauro degli impianti elettrici esistenti e non invece appesantendo il carico urbanistico esistente.

Un bel concetto di democrazia sarebbe quello di censurare la mia partecipazione ad iniziative pubbliche che riguardano il territorio imponendomi di non muovermi dal recinto municipalistico magari per poi sentirmi rimproverare di non avere una visione del territorio.

Gianfranco Bianciardi

Assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Pomarance


lunedì 22 marzo 2010

BONIFICA: LA DIFESA TEMERARIA ED IRRESPONSABILE DEL PD

Come Federazione delle liste civiche “Insieme per cambiare” abbiamo inviato ai candidati alla presidenza della Regione Toscana una lettera relativa ai consorzi di bonifica in cui abbiamo chiesto l’impegno a risolvere le difformità tra ciò che stabilisce la legge ed il modo in cui essa è stata applicata dalle amministrazioni locali.

L’interpretazione della legge è molto chiara: essa dice “sono chiamati a pagare il tributo per la manutenzione delle opere di bonifica tutti coloro da queste hanno tratto un beneficio diretto e dimostrabile”, ma la Regione Toscana attraverso uno escamotage rispetto alla legge nazionale ha approvato una delibera in cui definisce soggetto a bonifica tutto il territorio regionale.
In merito a tale decisione il consiglio regionale chiese a suo tempo ai Comuni e Comunità Montane di avanzare delle osservazioni di merito, ma nessun ente locale fece niente, mentre era proprio quello il momento di dire che quella delibera andava modificata, perché di fatto stravolgeva il senso di una legge nazionale e soprattutto faceva pagare un ingiusto tributo.

Oggi, nonostante le migliaia di ricorsi in tutta la Regione Toscana e le molte sentenze, anche di cassazione, in cui si condannano consorzi di bonifica e le Comunità Montane, vi sono ancora esponenti di partito che con un atteggiamento al limite della irresponsabilità difendono, per punto preso, questa gabella attraverso la quale si continuano a mettere le mani nelle tasche dei cittadini.

E’ chiara allora la differenza tra chi per oltre 60 anni ha governato queste zone in modo sempre più stanco ed autoreferenziale ed i governi della società civile e sostanziale di cui sono espressione molte liste civiche; noi fin da subito abbiamo detto di no a questa gabella e non con motivazioni di carattere politico ma entrando nel merito, mentre altri pur di mantenere in piedi carrozzoni, centri di potere e magari anche clientele, non si peritano a far pagare ai cittadini tasse ingiuste come quella sulla bonifica.

Possiamo capire quindi come la nostra presenza e le nostre argomentazioni stiamo dando fastidio ai partiti, essendo noi divenuti un punto di riferimento per tanti cittadini.

Questo perché là dove siamo presenti come amministratori sia di maggioranza che di opposizione conduciamo su questi temi una coerente battaglia politica (basti vedere tutte le nostre iniziative, dalle assemblee ai nostri scritti), mentre là dove non siamo presenti come amministratori abbiamo intrapreso insieme ai cittadini iniziative anche di carattere legale verso i consorzi, non solo in Val di Cecina, ma anche della Val d’Era e della Val di Cornia, dove alcune amministrazioni, nonostante abbiano perso sia in prima che in seconda istanza, sono ricorse in cassazione .

Una cosa è certa: che se alla fine la giurisprudenza ci darà ragione in via definitiva gli amministratori coinvolti dovranno rispondere anche sul piano del danno erariale, mentre sul piano politico in molte realtà gli elettori hanno già provveduto ad esprimere un giudizio; in altre siamo convinti ci penseranno nella prossima tornata elettorale.


Federazione Liste Civiche

"Insieme per cambiare"


domenica 21 marzo 2010

SCL: più soldi e meno rifiuti

Riprendiamo dalla stampa odierna:
Martignoni: «Ci vuole un diverso piano industriale: la discarica di Bulera non può servire a fare cassa»

LARDERELLO. Più soldi dalle tasche degli acquirenti e meno risorse da ricavare sotto forma di finanziamento dalla discarica di Bulera. Solo così si potrà risolvere il nodo cessione per la Società chimica Larderello (Scl) per il sindaco di Pomarance Loris Martignoni.
«Il dubbio riguarda la discarica - afferma Martignoni - perché già in passato questo sito è stato utilizzato solo per fare cassa, senza però avere ripercussioni positive sull’andamento economico dell’azienda. E’ per questo che stiamo lavorando alla richiesta di una variazione del piano presentato, che comprenda la disponibilità a investire denaro da parte degli acquirenti e a ridurre il conferimento in Bulera di rifiuti speciali non pericolosi». E aggiunge: «Vorremmo che ci fosse una maggiore disponibilità a investire, perché si creerebbe un vincolo più saldo tra il territorio e la Scl».
Le parti torneranno a incontrarsi nei prossimi giorni, ma è intenzione dell’amministrazione comunale chiudere entro la fine del mese. Intanto, stando a quanto spiegato dallo stesso Martignoni, ci sarebbero un altro paio di realtà economiche pronte a inserirsi nella trattativa e che avrebbero manifestato interesse per acquistare Scl.
Al momento, però, non ci sono stati contatti fra chi ha già avviato la trattativa e questi ultimi. I tempi comunque si fanno stringenti e per la Scl si comincia a intravedere una possibile soluzione. L’opinione pubblica avrà un certo peso sulla vicenda e il fatto che la proprietà non abbia aderito al protocollo per la sorveglianza sanitaria per i malati di amianto potrebbe creare un sentimento negativo nei confronti della Chimica Larderello.
Da "Il Tirreno" di Domenica 21 Marzo.

venerdì 19 marzo 2010

BREVE BILANCIO DOPO L’ECCEZIONALE NEVICATA DELLA SCORSA SETTIMANA

Riproduciamo il comunicato del Sindaco Martignoni relativo alla recente ondata di maltempo:

Carissimi concittadini,

i recenti eventi meteorologici hanno messo a dura prova oltre che la pazienza e lo spirito di adattamento dell’intera comunità, anche l’operatività della macchina amministrativa. La nevicata che si è abbattuta su tutto il Comune è paragonabile solo a quella del lontano 1956 e pur avendo previsto nei giorni antecedenti l’ondata di freddo polare, la continuità con cui la neve è scesa ininterrottamente per quasi due giorni non ha agevolato le operazioni di soccorso. Mano a mano che i giorni passano stiamo tornando alla normalità ma al contempo si fanno più evidenti i gravi danni arrecati.
Per fare solo qualche esempio, il patrimonio a verde è stato in ampie zone letteralmente devastato; il centro ippico di Santa Barbara ha subito danni per centinaia di migliaia di euro; presso il cimitero di Montecerboli è franato il tetto di un piccolo locale adibito a cappella e non si contano infine le frane e i dissesti su tutto territorio. Una volta che saremo riusciti a stimare tutti i danni, valuteremo le possibilità di attingere a quei fondi che Provincia e Regione stanziano in caso di eventi meteorologici straordinari.
Nonostante le grandi difficoltà l’Amministrazione è riuscita a mettere in campo tutte le risorse previste dal nuovo “piano neve” che, oltre alle forze interne, può contare sull’essenziale partecipazione di ben 15 Ditte e di oltre 60 uomini.

Pur non prescindendo dall’eccezionalità del fenomeno siamo convinti di aver risposto in maniera adeguata ai forti disagi che si sono manifestati, mettendo in atto tutto quello che era umanamente possibile per stare vicino ai cittadini e cercare di rispondere ai reali bisogni. Nella prima fase abbiamo provveduto a garantire i trasporti di emergenza per poi passare alla gestione lungo la viabilità maggiore e a seguire quella minore. Purtroppo molti dei disservizi verificatisi sono stati la diretta conseguenza dell’interruzione di energia elettrica che in particolare ha provocato il mancato funzionamento del sistema di teleriscaldamento e dell’erogazione di acqua potabile come del funzionamento delle comunicazioni.
Passata l’emergenza sentiamo comunque il desiderio di scusarci con tutti i cittadini, in particolare con quelli maggiormente colpiti anche a causa dell’isolamento. Basti pensare che gli ultimi gruppi elettrogeni sono stati trasportati ai poderi rimasti senza energia elettrica solo sabato sera grazie all’instancabile lavoro di Protezione Civile e uffici del Comune. L’esperienza vissuta servirà senz’altro in futuro per fare sempre meglio. Per questo facciamo nostri i suggerimenti così come le critiche mosseci pur rimandando al mittente gli appunti meramente strumentali e politicizzati spesso provenienti da chi, pur in tanti anni di esperienza amministrativa ed in situazioni assai meno critiche, ha fatto magari molto peggio.

Ci corre l’obbligo infine di ringraziare tutto il personale dell’Amministrazione comunale per l’abnegazione e l’impegno profuso che è andato ben oltre il normale orario di lavoro ed in condizioni proibitive. Ci riferiamo in particolare agli uffici più operativi, all’Ufficio Tecnico ed alla Polizia Municipale ed al personale delle Imprese esterne. Un grazie sentito va anche ai Carabinieri, ai Vigili del fuoco, alla Comunità Montana e a tutti quei cittadini che in qualunque modo si sono resi utili alla collettività magari ripulendo strade e marciapiedi.
Altra menzione particolare va alla Protezione Civile Anpas di Larderello, una compagine insostituibile, generosa qualificata e disponibile 24 ore su 24 soprattutto per gli interventi di viabilità e di prossimità ai cittadini. Veramente una ricchezza umana e professionale di cui andare fieri.
Rimanendo a disposizione per ogni eventualità e chiarimenti, porgo a tutti quanti i più sinceri e cordiali saluti.

Loris Martignoni
Sindaco


domenica 14 marzo 2010

SCL - Del Punta (FILCTEM - CGIL) dice sì «Una proposta credibile con garanzie produttive»


Sulla vicenda della Società Chimica Larderello" vogliamo fornire ai cittadini questo ulteriore elemento di informazione:

LARDERELLO. «Credo che la proposta della società che sta trattando l’acquisto della Scl sia credibile e offra garanzie produttive e occupazionali, ammesso, comunque, che la discarica di Bulera sia il mezzo e non il fine dell’intera operazione».
Stefano Del Punta, segretario provinciale della Filctem Cgil, sigla che racchiude anche i lavoratori del settore chimico, parla chiaro e dice sì al piano industriale per il passaggio di mano della Società Chimica Larderello.
La condizione posta dal sindacalista, però, è altrettanto evidente.
«Non ci sembra che ci siano alternative - spiega - ma quello che abbiamo ascoltato è un piano che risponde affermativamente alle richieste di salvaguardia dell’occupazione, di incremento della produzione e assicurazioni d’investimento.
Il tema della discarica di Bulera è fondamentale per inquadrare la situazione, ma dovrà essere il territorio a dare l’ok oppure il no alle richieste degli eventuali acquirenti. Il nostro parere è positivo, perché si tratta di un’operazione che può dare sviluppo alla Scl, ma anche al territorio della Valdicecina
».

Dal "Il Tirreno" di Sabato 13 Marzo.

giovedì 11 marzo 2010

Tarsu: i rischi del “punto zero”

Spiace davvero vedere, di tanto in tanto, sulla stampa locale, articoli firmati ora da un “Cittadino illuso e frustrato” ora da un “elettore ingannato”. E non tanto per la legittimità delle libere considerazioni fatte, quanto piuttosto perché il nostro desiderio di dialogare e confrontarci apertamente con i cittadini che hanno delle rimostranze da fare viene costantemente vanificato da chissà quale timore che porta a nascondersi dietro pseudonimi o un generico quanto antipatico anonimato. Ma noi non disperiamo e continuiamo anzi a sperare che un giorno di questi anche il “Cittadino illuso e frustrato” o l’“elettore ingannato” varchino le porte del palazzo comunale e, presentandosi, inizino un confronto costruttivo alla luce di quella che è la sostanza dei fatti di volta in volta sollecitati.

Si, perché prima di andare alla ricerca di colpe e ipotizzare presunte responsabilità sarebbe opportuno valutare i fatti nella loro completezza.
Per quanto riguarda dunque gli avvisi TARSU, al momento del nostro insediamento abbiamo preso atto dell’esistenza di un contratto, prorogato proprio in quei giorni per l’ennesima volta, sottoscritto con la Società RIBES, preposta alla creazione di una “banca dati” immobiliare cioè di un archivio aggiornato di tutte le unità immobiliari presenti sul territorio del nostro Comune. Operazione di rilevante importanza per il lavoro di molti uffici comunali e con la quale veniva altresì aggiornato, a seguito di verifica effettiva, il quantum dovuto per tributi e imposte legati appunto ai beni immobili ed alle loro superfici.

Fare finta che quel contratto non esistesse e fare un “punto zero”, come suggerisce il cittadino illuso e frustrato, oltre ad accendere un contenzioso difficile ed oneroso, avrebbe comportato per l’Amministrazione comunale alcune importanti conseguenze:

  1. la perdita della banca dati aggiornata fino a quel momento, con grave pregiudizio per il lavoro futuro degli uffici comunali;
  2. la possibilità di un ingente danno erariale visto che, per contratto, alla società appaltatrice spetta comunque una quota che, se non garantita dall’attività di controllo, dovrà essere comunque versata dal Comune sottraendo risorse a tutta la comunità;
  3. la necessità di rivedere la posizione di tutti quei contribuenti che avevano già provveduto a regolarizzare la loro posizione.
  4. l’ impossibilità per le ragioni suesposte di addivenire, negli anni futuri, ad una coerente ed auspicata modulazione delle imposte e dei tributi legati agli immobili.

Visto che compito di un’Amministrazione comunale non è quella di andare dietro a sondaggi o facili soluzioni populiste ma è semmai quello di ponderare tutti gli interessi in gioco per il bene comune, è stato valutato che il fatidico “punto zero” alle attuali condizioni avrebbe procurato più danni che benefici alla cittadinanza, danni tra l’altro irreparabili.
Ciò non significa che tutto vada bene così come è.

Tutti sanno che non abbiamo mai concordato sul metodo e sul merito dell’operazione di verifica, muoviamo inoltre una dura critica a chi ci ha preceduto per aver sottostimato la gravosità e la complessità delle operazioni di verifica sugli immobili (che si stanno tutt’ora protraendo) senza prevedere al contempo delle clausole di salvaguardia per l’Ente che ad oggi, nonostante si stia per giungere al termine dell’aggiornamento, non ha ancora acquisito - per contratto - uno stralcio di banca dati.

Per di più nessuna penale era stata fino ad oggi prevista per i notevoli ritardi accumulati dalla Società concessionaria del servizio. Penale dovuta che invece questa Amministrazione è riuscita ad inserire nel recente provvedimento di proroga che stabilisce nel mese di Giugno il termine ultimo per la consegna della banca dati aggiornata.
Da quel momento, terminate le operazioni di aggiornamento, l’Ente e l’intera comunità potranno iniziare a beneficiare, direttamente o indirettamente, di questa operazione che, sulla base di un precedente contratto comunque da onorare, abbiamo cercato di gestire al meglio nell’interesse generale.

P.S. Non è nostro compito smentire voci che provengono dalla piazza e non dalle sedi istituzionali. Comunque sia rassicuriamo il cittadino che nessuno “sconto” è stato fatto a chicchessia. Solo correzioni se dovute e rateizzazioni previste dalla legge.


mercoledì 10 marzo 2010

RISPOSTA DELLA SOCIETA' CHIMICA LARDERELLO SUL CONFERIMENTO DI AGRIDECO NELLA DISCARICA DI BULERA

Riteniamo utile mettere a conoscenza dei cittadini la seguente comunicazione giunta alla Amministrazione Comunale (vedi anche l'intervista al Tirreno di Venerdì 23 febbraio 2010 sotto riportata):

Gentile Sig. Sindaco,

Agrideco è un cliente di SCL dal 2007 ed ha conferito in discarica rifiuti dal 2007 sino al gennaio 2010 per complessive 48.000 mt.
È uno degli undici clienti che dal 2005 ad oggi hanno conferito rifiuti non pericolosi in Bulera.
Nei confronti di Agrideco, come d’altro canto nei confronti di tutti i nostri clienti, abbiamo adottato tutte le misure previste dalla normativa vigente e dalle nostre procedure.

In sintesi:
A) Valutazione preliminare delle caratteristiche del rifiuto da conferire per ben comprendere le situazioni ambientali che lo hanno generato, ovvero:
1) fonte e origine (Piano di caratterizzazione del sito da bonificare, progetto preliminare di bonifica e sua approvazione)
2) codice CER
3) presa visione del rapporto di prova (rilasciato da Laboratorio abilitato e certificato) che costituisce la cosiddetta caratterizzazione di base, in linea con l’art. 2 del DM 03/08/2005 (Definizione dei criteri di ammissibilità dei rifiuti in discarica) confluito, senza modifiche, nel D.Lgs. 152/2006 .

B) Campionamento da parte di ns personale presso il luogo in cui si produce il rifiuto (esclusivamente nel sito stesso in cui si genera il rifiuto) allo scopo di sottoporre il rifiuto alla verifica di conformità presso un Laboratorio accreditato di fiducia della SCL
1) Prelievo di tre campioni, sigillati e controfirmati dalle parti, di cui due per SCL che ne invia uno al laboratorio accreditato di fiducia e ne trattiene il secondo per eventuale contraddittorio per un arco di tempo ragionevole (qualche mese dopo il conferimento)
2) Redazione di verbale di campionamento firmato dalle parti e corredato da rilievi
fotografici.

C) Ammissione del rifiuto in discarica solo se le analisi risultano conformi a quanto prefissato dal D.M. 03/08/2005.
Una volta avviato lo smaltimento in discarica, ogni lotto di rifiuto viene sottoposto a campionamenti casuali, direttamente sui mezzi di trasporto, al cancello della discarica stessa.

Ogni automezzo viene fermato al cancello e prima della sua accettazione viene verificata la documentazione di accompagnamento al fine di controllarne la regolarità e la rispondenza ai requisiti normativi.

Il materiale di ogni automezzo è sottoposto ad ispezione visiva al momento della pesatura, cioè al suo ingresso in discarica, durante e dopo lo scarico.
Ciascun carico di rifiuti deve essere accompagnato dal “formulario di identificazione del rifiuto” redatto in quattro esemplari, compilato, datato e firmato dal detentore dei rifiuti e controfirmato dal trasportatore.

I “rapporti di prova” di tutte le caratterizzazioni analitiche e delle verifiche obbligatorie e non, unitamente ai documenti di trasporto sono custoditi in archivio per un periodo di almeno 5 anni. I registri relativi alle operazioni di smaltimento sono conservati in conformità al dettato normativo.
La verifica di conformità ha causato il respingimento di alcuni lotti con addebito ad Agrideco degli oneri di campionamento e controllo analitico.

Per quanto riguarda i controlli pubblici, questi sono lasciati esclusivamente alla discrezionalità degli enti di controllo (Provincia, ARPAT, NOE, etc.) in termini di tempi e modalità.

A disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento, porgo cordiali saluti.
Paolo Bonini
Managing Director
Società Chimica Larderello S.p.A.


martedì 9 marzo 2010

Undici Comuni della Valdicecina uniti per combattere la mafia




VENERDI' 12 MARZO
ore 16 - Pomarance - Teatro dei Coraggiosi
ore 19 - Castelnuovo V. di C. - Centro polifunzionale "La Pista"

TUTTI I CITTADINI SONO INVITATI A PARTECIPARE !

Si terrà venerdì 12 marzo , un importantissimo incontro a Castelnuovo Vc dal titolo “Io partecipo al lavoro”, un’ottima collaborazione di ben 11 comuni: Santa Luce, Riparbella, Castellina Marittima , Guardistallo, Volterra, Monteverdi, Pomarance, Casale Montecatini, Montescudaio e Castelnuovo VC, tutti insieme contro la mafia. Nel primo pomeriggio, alle 16, ne verrà discusso anche a Pomarance al teatro dei Coraggiosi, ma il culmine degli interventi, si terrà a Castelnuovo Vc, dalle 19 in poi, quando, al centro polifunzionale La pista ci sarà un intervento pubblico con la partecipazione di Benedetto Randazzi dell’associazione Libera e Giovani Impastato, con la presentazione del libro “Resistere a mafiopoli”. Interverrà don Armando Zappollini e, alle 20.30 si terrà una cena della legalità aperta a tutti a prezzo fisso di 15 euro. Chiunque voglia prendervi parte può prenotarsi all’ufficio turistico 329.6503747. Dopo la cena, alle 21.30, sarà possibile assistere al concerto di Renzo Cantarelli.

Da "La Nazione" di Martedì 9 Marzo.