domenica 21 marzo 2010

SCL: più soldi e meno rifiuti

Riprendiamo dalla stampa odierna:
Martignoni: «Ci vuole un diverso piano industriale: la discarica di Bulera non può servire a fare cassa»

LARDERELLO. Più soldi dalle tasche degli acquirenti e meno risorse da ricavare sotto forma di finanziamento dalla discarica di Bulera. Solo così si potrà risolvere il nodo cessione per la Società chimica Larderello (Scl) per il sindaco di Pomarance Loris Martignoni.
«Il dubbio riguarda la discarica - afferma Martignoni - perché già in passato questo sito è stato utilizzato solo per fare cassa, senza però avere ripercussioni positive sull’andamento economico dell’azienda. E’ per questo che stiamo lavorando alla richiesta di una variazione del piano presentato, che comprenda la disponibilità a investire denaro da parte degli acquirenti e a ridurre il conferimento in Bulera di rifiuti speciali non pericolosi». E aggiunge: «Vorremmo che ci fosse una maggiore disponibilità a investire, perché si creerebbe un vincolo più saldo tra il territorio e la Scl».
Le parti torneranno a incontrarsi nei prossimi giorni, ma è intenzione dell’amministrazione comunale chiudere entro la fine del mese. Intanto, stando a quanto spiegato dallo stesso Martignoni, ci sarebbero un altro paio di realtà economiche pronte a inserirsi nella trattativa e che avrebbero manifestato interesse per acquistare Scl.
Al momento, però, non ci sono stati contatti fra chi ha già avviato la trattativa e questi ultimi. I tempi comunque si fanno stringenti e per la Scl si comincia a intravedere una possibile soluzione. L’opinione pubblica avrà un certo peso sulla vicenda e il fatto che la proprietà non abbia aderito al protocollo per la sorveglianza sanitaria per i malati di amianto potrebbe creare un sentimento negativo nei confronti della Chimica Larderello.
Da "Il Tirreno" di Domenica 21 Marzo.

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