domenica 24 ottobre 2010

Accorpamento in vista per la polizia municipale

Castelnuovo, Monteverdi, Montecatini e Pomarance uniranno presto i loro servizi

POMARANCE. Polizia municipale accorpata per Castelnuovo Valdicecina, Monteverdi Marittimo, Montecatini Valdicecina e Pomarance. In pratica, i Comuni che compongono la Comunità montana, esclusa Volterra che «per motivi interni all’amministrazione comunale, per il momento, preferisce non aderire al progetto».
A parlare è Carlo Giannoni, presidente della stessa Comunità Montana. Anche questo ente dovrebbe subire una trasformazione a breve. In base al decreto legge Calderoli, infatti, entro il 2011 gli enti come quello presieduto da Giannoni devono diventare Unioni di Comuni, mentre i Comuni sotto i 3mila abitanti devono unire i servizi. «Il passaggio da Comunità montana a Unione - dice Giannoni - non è ancora chiaro. Non sappiamo se potrà essere fatto a livello interprovinciale o per numero di abitanti o per territorio. Quel che è certo, invece, è che i Comuni sotto i 3mila abitanti devono creare funzioni associate entro l’anno prossimo. Ecco perché uniremo la polizia municipale dei nostri tre Comuni più piccoli, con l’aggiunta di Pomarance».
Tra pochi giorni ci sarà il passaggio istituzionale nel consiglio della Comunità montana. «Presenteremo la delibera nel prossimo incontro che dovrebbe svolgersi il 5 novembre - spiega ancora il presidente - con l’obiettivo di ottenerne l’approvazione. Se tutto andrà per il verso giusto, dal primo gennaio prossimo saremo operativi, con la sede del comando della polizia municipale dell’Alta Valdicecina che sarà a Pomarance». L’unica eccezione sarà Volterra che, per adesso, rimarrà fuori dall’accorpamento. «Ci hanno spiegato che il motivo - aggiunge Giannoni - riguarda una loro organizzazione interna, ma che non è escluso che in seguito si aggiungano al progetto. Per noi cambia poco, perché le direttive imponevano un minimo di tre Comuni e siamo addirittura in quattro».

Da "Il Tirreno" di Domenica 24 Ottobre 2010


mercoledì 20 ottobre 2010

La carica dei 300 alla Fonte dell’acqua Presto erogatori anche nelle frazioni

L’assessore Fabiani: forniti 10mila litri alla settimana

POMARANCE. Circa 10mila litri di acqua alla settimana. Questi i dati forniti dall’assessore Nicola Fabiani, dopo tre settimane dall’inizio dell’erogazione della Fonte dell’acqua realizzata a Pomarance.
«In quest’ottica - dice Fabiani - riteniamo che questa realizzazione rappresenti l’inizio di un percorso che a noi piace definire “verso un Comune ecologico al 100%”, perché, questo servizio verrà successivamente implementato con la realizzazione di altre fonti a partire dai paesi più popolati e distanti dal capoluogo. Questo, naturalmente, con la copertura finanziaria che sarà inserita nel prossimo bilancio».
Alcuni dati: la fonte di Pomarance eroga una media di circa 1.500 litri al giorno, ovvero circa 300 utenti che quotidianamente riempiono un cestello da 6 bottiglie da un litro. «Questo vuol dire - sottolinea l’assessore - aver risparmiato circa 20mila bottiglie di plastica da 1,5 litri, che altrimenti nella migliore delle ipotesi sarebbero finite nella Raccolta differenziata, facendo lievitare i costi».
La “fonte” di Pomarance rimane aperta ininterrottamente, giorno e notte e la sua dislocazione è accessibile da ogni lato del paese; corredata da ampi parcheggi costruite ex nuovo, mentre, attualmente, sono in corso i lavori di stesura del nuovo manto di asfalto in quasi tutta l’attigua Piazza Dante.
Fabiani, in polemica con Unione Democratica, la forza di opposizione in seno al Consiglio comunale dice: «Mentre Unione Democratica si limita a parlare di raccolta differenziata questa amministrazione è già andata oltre nella concezione dell’ecologia, comprendendo che il futuro di un ambiente più sano non passa più dalla sola raccolta differenziata dei rifiuti, processo questo che si colloca “a valle”, ma dalla loro sostanziale e generalizzata diminuzione “a monte”. Parla anche dei lavori portati avanti, lavori trovati progettati, ma senza impegno finanziario e mai attuati perché sostanzialmente lontani dalle logiche di efficacia, economicità ed efficienza che un servizio delicato come quello della raccolta dei rifiuti deve sempre garantire».
«Il progetto dell’allora Giunta Maggi, sbandierato come la soluzione di tutti i problemi del servizio rifiuti a Pomarance, - spiega Fabiani - è stato esaminato accuratamente da questo assessorato e da altri esperti i quali a ragione lo hanno reputato totalmente inadeguato. Questo probabilmente spiega perché oggi viene strumentalmente dichiarato risolutivo mentre invece in due anni dalla sua approvazione la precedente amministrazione non riuscì mai a renderlo operativo».
Intanto si stanno avviando anche i lavori previsti per la nuova Isola Ecologica, concepita con grande innovazione per consentire ai cittadini di conferire direttamente ogni tipologia di rifiuto in modo differenziato, con la massima comodità.

Da "Il Tirreno" di Mercoledì 20 Ottobre 2010


sabato 16 ottobre 2010

Contro i consorzi di bonifica

La federazione Insieme per cambiare: giusto non pagare la tassa

POMARANCE. verso una riorganizzazione dei consorzi di bonifica. Lo auspica la federazione liste civiche “Insieme per cambiare”. «Riuscirà in questa legislatura l’assessore regionale all’ambiente Anna Maria Bramerini ad effettuare una riorganizzazione dei consorzi di bonifica, sia sul piano amministrativo che riguardo alle loro funzioni, attraverso una legge complessiva sulla difesa del suolo? Vedremo: intanto l’assessore ci sta provando e ha già dato alcune risposte in tal senso. Parlando davanti alle commissioni regionali agricoltura e ambiente e territorio ha dichiarato che è necessaria una proposta di legge, da approvare in tempi brevi, per sospendere l’elezione degli organismi dirigenti dei Consorzi di bonifica che dovrebbero essere rinnovati propri o in questo periodo».
La federazione da sempre si batte contro il balzello di bonifica. «Insieme al comitato “no consorzio di bonifica” avevamo quindi visto giusto nel definire questi organismi dei veri e propri carrozzoni e con le nostre azioni di denuncia, di informazione agli utenti e con i migliaia di ricorsi inviati alle commissioni tributarie, abbiamo certamente contribuito a far si che la regione Toscana prendesse questa giusta decisione di andare ad una riorganizzazione dei Consorzi di bonifica», dicono.
L’assessore ha inoltre ricordato come la Toscana sia suddivisa in Comprensori regionali su cui operano 13 Consorzi di bonifica, 13 Comunità montane e 8 Consorzi interregionali.
I Consorzi e le Comunità montane contano 540 dipendenti e nel 2009 gli introiti impositivi hanno portato nelle loro casse 60 milioni di euro un terzo dei quali, ha affermato l’assessore, sono stati impiegati per spese di personale e funzionamento, mentre due terzi sono stati destinati agli interventi sul territorio.

Da "Il Tirreno" di Sabato 16 Ottobre 2010


mercoledì 13 ottobre 2010

Nuova azienda, dieci posti

Quasi ultimate le aree industriali, Comune a caccia di imprenditori

Lotti venduti a 20 euro al metro quadro: già chiuso il contratto con Lampo Greeen Gas che porterà occupazione fresca.

POMARANCE. E pur si muovono, con l’intenzione di strizzare l’occhio ad aziende “pulite” che utilizzano vapore e geotermia. Entro la primavera prossima saranno finalmente pronte le aree industriali di Pomarance e Larderello. Due operazioni che si trascinano da anni e che al capolinea graveranno sulle casse comunali qualcosa come 8 milioni di euro, tra predisposizione e urbanizzazioni. «E’ una spesa molto onerosa, per questo adesso dobbiamo fare un’opera di marketing mirata che porti in loco aziende vive che diano occupazione e facciano girare l’economia. Il nostro interlocutore preferenziale comunque sarà Enel», si sente investito di una grande responsabilità il sindaco di Pomarance Loris Martignoni.
Lotti a prezzi stracciati. Lui e la giunta sono consapevoli che da quelle due aree, acquistabili al prezzo stracciato di 20 euro al metro quadro, potrebbe dipendere una grande boccata di ossigeno per l’intera comunità. In termini di occupazione. «Si tratta di un elemento nuovo che potrebbe portare una valida soluzione alla crisi di lavoro del territorio, mi auspico qualcosa come duecento posti di lavoro alla fine di tutte e due le operazioni», continua. Lo slancio c’è da parte del primo cittadino. Adesso l’impegno è quello di far decollare i due Pip, al meglio, per arginare la pioggia di milioni che sono costati.
Occupazione “verde” Su Larderello ha già messo un fermo l’azienda verde Lampo Green Gas. «Dovrebbe essere operativa da marzo 2012 con la garanzia di una decina di posti di lavoro sul territorio», puntualizza il primo cittadino. La società ha progettato la costruzione di uno stabilimento per la purificazione ed il recupero di anidride carbonica ad uso alimentare ed industriale. L’iniziativa industriale si prefigge lo scopo di recuperare il flusso gassoso in uscita dalle turbine della centrale Enel di Vallesecolo, ottenendo da subito, dopo opportuno trattamento, circa 50mila tonnellate all’anno di anidride carbonica per utilizzo alimentare ed industriale. Tale recupero evita l’emissione in atmosfera di questo gas serra, procurando un tangibile beneficio ambientale. Per i propri processi produttivi la Lampo Green Gas utilizzerà circa 16mila Kg/h di vapore geotermico, fornito presso l’insediamento in progetto. La potenzialità dell’impianto prevede che il prodotto sia consegnato all’utenza a mezzo di speciali autobotti in numero di circa 5 unità giornaliere. L’energia elettrica utilizzata per la compressione e per la liquefazione del gas è generata dalla centrale geotermica Enel di Vallesecolo. L’impianto richiederà la presenza di personale che si occuperà delle varie fasi della produzione, manutenzione, carico automezzi, logistica.
Si lavora alla banda larga. “Appetibili” è la parola d’ordine. Le due aree dovranno avere tutti i requisiti per attirare investimenti. «Per essere competitivi non possiamo offrire aree industriali, al giorno d’oggi, senza la banda larga», prosegue Martignoni. E intanto non nega che sul bando di assegnazione delle aree sarà specificato che le aziende “dormienti” e i depositi saranno banditi.

Da "Il Tirreno" di Mercoledì 13 Ottobre 2010


mercoledì 6 ottobre 2010

Parte il porta a porta nel centro storico

Pomarance preme sulla differenziata: presto la nuova isola ecologica. Costerà 400mila euro

POMARANCE. Entro la fine dell’anno via al porta a porta in una parte del centro di Pomarance. Quella a sinistra della statale, per intendersi.
Comincia da qui la task force del Comune verso una raccolta differenziata dei rifiuti strutturata e capillare.
«Da qui a poco coinvolgeremo le scuole e la comunità in un’opera di sensibilizzazione che servirà per preparare i cittadini tutti al porta a porta», spiega il sindaco Loris Martignoni.
Presto ogni famiglia riceverà gli appositi contenitori per diversificare i rifiuti di casa.
«L’obiettivo è quello di azzerare l’umido», aggiunge il primo cittadino che non manca di raccontare l’altro grande progetto in procinto di partire, quello della nuova isola ecologica che sarà realizzata nella parte finale del Pip di Pomarance.
«Non potevano riutilizzare quella specie di isola ecologica che già c’è, che anzi sarà un’area da bonificare per diventare un magazzino comunale. Purtroppo non era ampliabile e dentro c’erano anche delle vasche di decantazione che non potevano essere tolte», spiega Martignoni.
La nuova isola ecologica costerà al Comune 400mila euro.
Vi si accederà da una rampa e vi saranno collocati i contenitori multimateriale, ci sarà la zona dedicata al lavaggio, alla pesa. E cosa importante, l’isola sarà aperta al pubblico che potrà conferire direttamente.
Isola ecologica a parte, ecco che il Palazzo si prepara al restyling. Ora che è arrivato l’ok della Sovrintendenza, si procederà alla gara di appalto dei lavori.
«Sarà rifatta la facciata - prosegue Loris Martignoni - e l’intervento ci costerà 120mila euro. Si tratta di un lavoro di cui il municipio necessitava, a breve cominceremo».

Da "Il Tirreno" di Martedì 6 Ottobre 2010


sabato 2 ottobre 2010

Riabilitazione equestre e ippoterapia al Santa Barbara

POMARANCE IL COSTO TOTALE DELL’OPERAZIONE E’ DI 134.812 EURO. PROGETTO INVIATO AGLI UFFICI MINISTERIALI

LA GIUNTA comunale ha approvato il progetto di potenziamento del centro ippico Santa Barbara, attualmente gestito dall’associazione «LiberaMente Natural» ma di proprietà del Comune di Pomarance. L’obiettivo è quello di far diventare la struttura un punto di riferimento per la riabilitazione equestre e la ippoterapia.
Verrà consolidato il ruolo del Santa Barbara sul fronte delle attività ludico-sportive e dell’inserimento di soggetti lavorativi svantaggiati. Costo totale dell’operazione 134.812 euro, di cui circa 67mila potrebbero da un finanziamento del Ministero dell’Interno tramite i fondi Unrra (contributi per progetti a sostegno di minori, anziani e disabili). Il progetto è stato inviato agli uffici ministeriali.
Interventi previsti:
  • sistemazione dell' area ed installazione di una tensostruttura munita di termoconvettore per riscaldamento ambiente. Struttura questa, fondamentale per la riuscita del progetto nella quale si dovranno svolgere le attività equestri durante tutto l’anno in maniera da dare continuità a tutti i progetti previsti.
  • Installazione di un bagno monoblocco prefabbricato adibito per servizi igienici per disabili.
  • Rampa di accesso al maneggio per permettere ai soggetti disabili con problemi di deambulazione o con sedia a rotelle di raggiungere autonomamente le loro attività.
  • Pedana specifica per aiutare i soggetti disabili a montare a cavallo.
  • Ristrutturazione di una parte delle scuderie, realizzata nel 1988, che si stanno deteriorando nelle parti in legno più sottoposte all’umidità.
  • Messa a norma e revisione dell’impianto elettrico necessaria per una gestione ottimale ed in sicurezza dell’intero ambiente e di chi lo frequenta.
  • Attrezzatura specifica per svolgere le varie discipline equestri ed una sella “Elisa” da Ippoterapia.

Da "La Nazione" di Sabato 2 Ottobre 2010