venerdì 21 dicembre 2012

Costretti a lunghi viaggi per andare dal fisioterapista

Sale la polemica a Pomarance, il medico convenzionato c’è ma non viene utilizzato Fidanzi: «L’Asl preferisce mandare le persone in altri posti, di questo passo il servizio chiuderà»





POMARANCE - Il fisioterapista convenzionato a Pomarance c’è, ma la Asl obbliga a fare le terapie a Volterra oppure a Larderello. Costringendo tanti anziani e persone con traumi a macinare chilometri, per chi ha l’auto, o a perdere un pomeriggio con i mezzi pubblici. Tutto per trenta minuti di trattamento.
I malumori si toccano con mano nel comune amministrato dal sindaco Loris Martignoni. E fare da amplificatore alle proteste è il capogruppo della lista civica “Insieme per cambiare”, Loriano Fidanzi, nonché consigliere con delega alla sanità.
«Dopo che la Asl decise di chiudere l’ambulatorio di fisioterapia circa un anno fa per mancanza di personale, è stata fatta una convenzione con uno studio in loco: ma ad oggi dobbiamo rilevare che pochissimi cittadini hanno l’autorizzazione di poter accedere a questo servizio vicino a casa, perché dirottati a Volterra o Larderello», premette. E poi va nel dettaglio dei disagi che si creano in questa situazione che lui definisce paradossale.
«Per gli altri ambulatori vi sono pochi e sempre meno mezzi pubblici: per fare i canonici 30 minuti di terapia, con un bus, servono quasi 4 ore di tempo, per cui molti utenti sono obbligati a pagarsi il servizio, oppure a rinunciarci».
Da tempo ormai sono tanti gli anziani e le persone con traumi da trattare con terapie fisioterapiche ad andare a bussare alla porta del Comune per lamentarsi. «Questo modus operandi da parte della Asl – continua – fa pensare che non solo si è voluto chiudere il servizio a Pomarance, ma che si vuole dimostrare che non serve nemmeno quello in convenzione». E sviscera il concetto: «Se la convenzione è ad esempio di 10mila euro annui e la Asl autorizza per tale servizio un numero notevolmente inferiore alla spesa programmata, l’ente può sostenere con numeri alla mano, l’inutilità della convenzione». Fidanzi guarda all’orizzonte e i presagi non sono buoni.
«Con questo metodo – prova a tracciare un quadro non certo roseo – si chiude definitivamente il servizio: se poi aggiungiamo che proprio in questi giorni i direttori generali di varie Asl, tra cui la nostra, stanno tagliando di oltre il 20% tutte le convenzioni esterne, si può concludere che questo settore è a forte rischio di chiusura».
Il consigliere di maggioranza, con delega alla sanità chiude con una riflessione.
«Noi siamo d’accordo con la direzione sanitaria di dover razionalizzare, ma fino ad oggi abbiamo visto solo tanta penalizzazione per gli utenti, tagli di servizi e mai uno stipendio ridotto di dirigenti e direttori», chiude.
Da "Il Tirreno" di Venerdì 21 Dicembre 2012

giovedì 13 dicembre 2012

Ufficiale: Larderello perde l’ufficio postale. Chiuso dal 18


Ufficiale: Larderello perde l’ufficio postale. Chiuso dal 18 dicembre. Ma il sindaco non si dà per vinto: «Siamo stati sconfitti in una battaglia, non nella guerra» S’intensificheranno le corse del bus navetta per Montecerboli e nasce il servizio “Ecco Fatto”
POMARANCE - Martedì prossimo chiuderà tristemente l’ufficio postale di Larderello. Una decisione che ha lasciato basito il sindaco di Pomarance, Loris Martignoni, che si dice «amareggiato dalla decisione presa in maniera unilaterale da Poste Italiane e che non ha lasciato spazio a nessuna contrattazione».
Le contromisure prese dall’amministrazione sono quelle d’intensificare il bus navetta per la frazione di Montecerboli e di usufruire del servizio “Ecco Fatto” che prevede la presenza di due persone che saranno utilizzate anche per le esigenze “postali” dei cittadini di Larderello.
«Abbiamo perso una battaglia, ma non la guerra – tuona Martignoni –, perché sulla questione torneremo a parlare con la società che ormai è una struttura privata ma che eroga comunque sempre un servizio pubblico».
Il punto di partenza del sindaco è lo sviluppo della frazione geotermica: «Il paese si sta ingrandendo. Abbiamo venduto poco meno di 200 appartamenti che un tempo erano di Enel. In più c’è il centro di Enel Green Power che darà grosse prospettive a Larderello. Chiudere l’ufficio postale è un elemento molto negativo».
Così, da Larderello partirà tre volte a settimana (invece delle due corse che venivano effettuate finora) un bus-navetta per Montecerboli, il paese a un chilometro di distanza dove Poste ha deciso di tenere sempre aperto il proprio ufficio.
«La vicinanza con Montecerboli ha danneggiato Larderello – aggiunge Martignoni – ma, come ho già detto, la discussione sarà presto ripresa. D’altra parte, questa chiusura, per noi, è un vero problema e il fatto di non aver potuto discuterne con Poste Italiane ha aumentato la rabbia di una decisione subita senza poter replicare o proporre soluzioni alternative».
«Mi considero danneggiato – ha ripreso Martignoni –. E visto che Poste ha preso la decisione di chiudere Larderello senza nemmeno un preavviso, vorrei che la società si assumesse le sue responsabilità». Intanto, a Larderello partirà il servizio “Ecco Fatto”, un servizio creato da Uncem con la Regione che, utilizzando i ragazzi del servizio civile, andrà gradualmente a coprire ciò che erogava fino ad oggi Poste.
Il tutto a salvaguardia delle popolazioni che vivono nei comuni isolati, marginali e montani che altrimenti avrebbero avuto grossi disagi a causa della mancanza del servizio.

Vista la situazione, c’è da scommettere che l’amministrazione di Pomarance tornerà presto all’attacco di Poste Italiane.
Anche in funzione della presenza di Enel a Larderello, il colosso dell’energia che, paradossalmente, non avrà un ufficio postale nel paese che lo ospita.
Da "Il Tirreno" di Giovedì 13 Dicembre 2012

domenica 9 dicembre 2012

UNIONE MONTANA - Contro la tassa di bonifica altri duecento ricorsi

POMARANCE - Altri duecento ricorsi. Cresce il fronte di chi non vuol pagare la tassa di bonifica.
A valutare i casi sarà la Commissione tributaria provinciale che già in 406 domande su 406 ha accolto le istanze dei ricorrenti a danno della ex Comunità montana dell’Alta Valdicecina. «Questo significa che a differenza di altri consorzi dove qualcuno vinceva ad altri perdevano in base alle specificità del singolo caso, le sentenze fin qui pronunciate hanno stabilito che la ex Comunità montana aveva svolto male il proprio lavoro», afferma la Federazione delle liste civiche Insieme per cambiare. Che chiede: «Chi pagherà per questo spreco di soldi pubblici?».
Dalla loro i civici di Insieme per cambiare citano anche la nuova bozza di legge della Regione Toscana, che «dà pienamente ragione a quanti si sono opposti alla gabella non avendo mai ricevuto alcun beneficio dall’attività del comprensorio di bonifica – sostengono .
La nuova legge prevede che debbono pagare solo coloro i cui immobili o terreni ricevono un vantaggio specifico, diretto ed effettivo dall’attività del consorzio, ovvero esattamente il contrario di quanto è stato fatto fino ad ora. E cioè l’invio di cartelle a pioggia».
Un’impostazione difficile da conciliare con la linea dell’Unione montana. Per il presidente dell’ente Carlo Giannoni la Commissione tributaria provinciale ha accolto tutti i ricorsi presentati «sulla base di un convincimento interpretativo non condiviso dall’Unione. Anche alla luce di sentenze della Cassazione di segno opposto».
Il contenzioso non si chiude con il pronunciamento di primo grado. L’Unione ricorrerà alla Commissione tributaria regionale e non cesserà di emettere gli avvisi di pagamento per le annualità dovute.
Eppure, i “no gabella” non demordono: «Invitiamo a fare ricorso perché ci sono tutti i presupposti per vincere».
Da "il Tirreno" di Domenica 9 Dicembre 2012

venerdì 7 dicembre 2012

L’acqua lungo i binari per dissetare Volterra

La dorsale dell’acquedotto potrebbe seguire il tracciato ferroviario Trattativa in corso tra Asa e Rfi. Martignoni: «Sarà in funzione nel 2013»




VOLTERRA - Correrà lungo il tracciato della via ferrata l’acqua per dissetare il Colle. L’idea ha preso corpo in un vertice a quattro, Asa Rfi, ed i sindaci di Volterra e Pomarance, presso la stazione di Saline.Un itinerario che promette di semplificare la progettazione e accorciare i tempi di realizzazione per la messa in esercizio della dorsale da Ponteginori a Volterra necessaria per garantire l’autosufficienza della città con un apporto di 40 litri al secondo.
«L’utilizzo delle pertinenze di proprietà delle Ferrovie consentirebbe di interfacciarsi con un unico proprietario per l’acquisizione dei permessi e la stipula della servitù – spiega il sindaco di Pomarance Loris Martignoni.
Si tratta di un’opera consistente, capace di garantire l’autosufficienza idrica per il fabbisogno idropotabile».
La stima è di un investimento nell’ordine dei 4 milioni di euro, con l’obiettivo di chiudere i lavori entro il 2013 e l’ambizione di riuscirci entro l’estate.Una parte delle risorse necessarie fa capo all’Autorità idrica toscana, il resto si tratta di soldi già a disposizione di Asa e altri in compartecipazione dei Comuni geotermici.
«È una opera fondamentale per l’Alta Valdicecina – afferma Martignoni .
La dorsale garantirà l’intero fabbisogno di Volterra liberando risorse dai campi pozzi di Puretta per Pomarance che così avrà una disponibilità quattro volte superiore a quella attuale. Riuscire a raggiungere l’autossuficienza idropotabile sarebbe un grande progetto per questa legislatura, indipendentemente dagli invasi che servono anche alle necessità industriali e agricole».
C’è già una disponibilità di massima da parte di Rfi a far attraversare l’ex tracciato ferroviario dalla condotta. Il progetto finale potrebbe essere pronto per la fine dell’anno.
Asa ha già stilato un’ipotesi preliminare, suscettibile di modifiche. Una delle quali, richiesta dal sindaco di Volterra Marco Buselli: «di non precludere un potenziale progetto di ricollegamento della città etrusca tramite trasporto su ferro».
L’operazione di realizzazione dell’acquedotto è complessa, ma ciascun ente ha dato la propria disponibilità.
«Questo progetto – afferma il sindaco Buselli – è la dimostrazione che quando si gioca uniti si riesce a far passare le priorità, nell’interesse del territorio».
L’ipotesi della dorsale è stata avanzata dai sindaci e formalizzata con il protocollo sull’emergenza idrica allestito dalla Prefettura. Una necessità che la Regione ha raccolto e che vedrà anche il concorrere di fondi geotermici per i progetti di area.
Adesso è una corsa contro il tempo per riuscire a terminare l’opera prima di dover fronteggiare una nuova emergenza idrica.
Da "Il Tirreno" di Venerdì 7 Dicembre 2012

domenica 25 novembre 2012

Canile intercomunale a Buriano

Sindaci e società che gestisce la discarica ne stanno parlando




MONTECATINI - Basta con i trovatelli a quattro zampe spediti a Reggio Emilia. Dopo anni di spese aggiuntive e difficoltà di monitorare gli animali chiusi nella struttura di Madonna di Guadalupe, ecco che la soluzione, per il territorio dell’Alta Valdicecina, potrebbe essere vicina.
Si chiama canile intercomunale e per la prima volta i sindaci di Pomarance, Montecatini, Volterra e Castelnuovo stanno veramente parlando di un progetto concreto, da realizzare vicino alla discarica di Buriano, nei terreni comunali di proprietà del Comune guidato dal primo cittadino Sandro Cerri.
«Ne abbiamo cominciato a parlare all’Unione Montana e poi durante un consiglio di amministrazione di Asv, la società che gestisce la discarica: spero che questo progetto sia portato avanti, perché serve», spiega Cerri. E va nello specifico: «Il problema dei randagi da noi esiste e dover appoggiarci su un canile a Reggio Emilia, sicuramente, comporta spese aggiuntive che oggi più che mai devono essere evitate». Si tratterebbe di dare gambe a una struttura che potrebbe sorgere vicino alla discarica.
Positivo verso il progetto anche il sindaco di Pomarance, Loris Martignoni. «Sul territorio serve un canile intercomunale, stiamo cercando di capire se ci sono tutti i requisiti per portare avanti questa intenzione comune». Il canile che verrà dovrebbe essere gestito dalla stessa Asv.
«Il problema è stato sollevato dai Comuni soci – commenta il direttore della società Augusto Mugellini – per adesso è solo un’ipotesi tutta da valutare». E puntualizza: «Sicuramente il nostro terreno è tutto occupato dalla discarica e passerebbero anni prima di renderlo agibile per realizzarci un canile. Al momento le due cose sono incompatibili, salvo che non si trovino altri spazi adiacenti».

Da "Il Tirreno" di Domenica 25 Novembre 2012

domenica 11 novembre 2012

Un centro per assistere i malati di amianto a Pomarance, lo annuncia il sindaco.

Il monitoraggio indica che il problema è diffuso in tutta l’area

POMARANCE - Dai libri matricola di Enel, Isolver, poi Atisale e Società Chimica al reclutamento di 987 ex lavoratori esposti all’amianto. Comincia così la presentazione del progetto di sorveglianza sanitaria di lavoratori ex esposti ad amianto, previsto nel piano integrato di salute della Regione, dopo 3 anni di attività.
L’incontro è e al Teatro Florentia di Larderello. «Dal 2010 ad oggi tutte le realtà industriali in qualche modo connesse all’amianto sono state monitorate ed è emerso che in tutta l’Alta Valdicecina esistono, in modi più o meno gravi, problemi di salute di ex lavoratori, connessi all’amianto», dice il sindaco di Pomarance Loris Martignoni.
Che non manca di impegnarsi ufficialmente nel reperimento di fondi per realizzare un centro di area nella città di Volterra che assista tutti gli esposti al materiale killer dell’Alta Valdicecina.
«Un po’ con le risorse geotermiche, grazie al Cosvig e poi cercando altre risorse lo possiamo realizzare: i nostri malati devono avere un punto di riferimento di zona», aggiunge.
La parola ai dati. «Esperienze analoghe, insieme alle richieste avanzate da organizzazioni sindacali, comitati e amministrazioni – spiega Lucia Turini del dipertimento prevenzione della Asl - hanno indotto la Regione a costituire un gruppo di lavoro per realizzare programmi di sorveglianza su ex esposti amianto».
Sono stati reclutati, in totale, 987 ex lavoratori, residenti in Alta Valdicecina. Di questi sono stati visitati dall’unità funzionale Psll di Volterra i 637 soggetti che hanno aderito, cioè il 65,5 %, con un’età media di 64 anni.
Dalla ricostruzione delle storie lavorative è emerso che l’85% degli ex lavoratori visitati è stata esposta all’amianto e il 31% presenta alterazioni dovute a patologie connesse all’amianto.
I quadri diagnostici confermano una presenza importante dell’amianto come fattore di rischio pregresso nelle aziende del territorio e indicano per tanto l’utilità dei interventi di tutela della salute condotti attivamente e gratuitamente. «Sono state evidenziate situazioni di alterazione e segnalate all’Inail e sono state effettuate 160 denunce di malattia professionale», continua Turini.
Dopo una prima certificazione del dipartimento di prevenzione la palla passa all’Inail, ente deputato al riconoscimento delle malattie professionali.
«Per il prossimo anno vorremmo prolungare il monitoraggio e cercheremo di migliorarlo», prosegue Franco Del Chiaro, responsabile del dipartimento della prevenzione.
«Si conferma l’impegno da parte delle istituzioni - aggiunge Sabina Ghilli, direttore della Società della salute - è importante sapere che c’è un impegno forte dell’Asl per mantenere il lavoro fatto».
Il momento storico è forse cruciale, dal 22 al 24 novembre, a Venezia, si terrà un convegno promosso dal Ministero della Sanità sul tema “amianto”.

Da "il Tirreno" di Domenica 11 Novembre 2012

venerdì 2 novembre 2012

«Lo stesso che mi accusa ha votato sì all’amianto»

Il sindaco sulla discarica di bulera




POMARANCE «Proprio Pruneti che mi accusa di aver deciso di far portare terra con amianto a Bulera è stato uno dei consiglieri di Unione democratica che ha votato l’emendamento che sanciva questa decisione».
Tra ironia, imbarazzo e stupore il sindaco di Pomarance Loris Martignoni rinvia al mittente, nella fattispecie a Simone Pruneti, capogruppo dei Democratici, l’accusa di aver intrapreso una strada che mette in pericolo la salute pubblica.
Una decisione presa nel luglio 2011 - a protocollo -, con un emendamento votato all’unanimità dal consiglio comunale.
È lo stesso primo cittadino a spiegare: «O chi accusa non ha capacità amministrative, oppure si fa speculazione mentendo, sapendo di mentire», premette e va nei dettagli.
Spiegando che la discarica del Bulera, con annessi e connessi da una trentina di anni raccoglie rifiuti, speciali e non. Il protocollo di intesa tra Comune, Provincia e azienda proprietaria della scarica non prevedeva, all’inizio, che al Bulera si potesse portare terra con amianto.
In relazione allo smaltimento di tale rifiuto nel luglio 2011 fu fatto un emendamento alla delibera, votato all’unanimità. «Ci sono gli atti pubblici, al momento in cui si votò il protocollo l’amministrazione non aveva proposto che al Bulera si potesse portare terra con amianto, ci fu una discussione e fu proposto un emendamento, ma non dalla maggioranza.
Per noi non c’era alcun problema perché sempre, in questi anni, le ditte della zona hanno potuto conferire nella discarica del Bulera rifiuti di ogni tipo, tossici e nocivi, quello che non si è mai concesso a ditte non della zona.
Questa linea non l’ho mai condivisa, un rifiuto è pericoloso per sua natura non perché viene dal territorio o da fuori - continua Martignoni - se ci sono le condizioni per ospitarli li ospitiamo, altrimenti non li ospitiamo, chiaramente previa la necessaria verifica tecnica della Provincia. Questo abbiamo fatto.
E ci siamo adoperati per una gestione tecnicamente valida della discarica da parte dei proprietari la Società Chimica».

Da "Il Tirreno" di Venerdì 2 Novembre 2012

sabato 27 ottobre 2012

Addetti “geotermici” e cassa edile per ripartire

Pomarance, lo sportello di formazione e pratiche del settore aprirà entro l’anno. Nel pip arrivano aziende da fuori con la prospettiva di 60 posti di lavoro

POMARANCE - Arrivano dall’Emilia Romagna, da Piombino e da Civitavecchia alcuni degli ultimi tasselli di economia che si insedieranno nell’area produttiva di Larderello, in fase di ultimazione dei contratti. Pip, questo, che insieme a quello di Pomarance che a marzo sarà pronto per essere commercializzato, costituirà l’asse di sviluppo occupazionale e produttivo del comune governato dal sindaco Loris Martignoni.
«Sta andando avanti, nonostante il momento di crisi, il progetto di dar vita ad un distretto geotermico specializzato tale da recuperare e localizzare sul territorio tutto quell’indotto di addetti a servizio della geotermia che da sempre Enel faceva venire da fuori», spiega il primo cittadino.
Che ribadisce l’importanza, in questo processo, della collaborazione con l’Osservatorio dell’Unione dei Comuni, di fatto il filo diretto con le aziende della zona.
PIP Larderello. Da un lato c’è l’impresa Lampo Green Gas, la società che ha progettato la costruzione di uno stabilimento per la purificazione ed il recupero di anidride carbonica ad uso alimentare ed industriale, che ha occupato la parte superiore del pip. «Questa operazione è chiusa da tempo e a breve l’azienda passa alla costruzione dello stabilimento», continua.
Nella parte bassa dell’area si insedierà una realtà della zona specializzata nell’industria e servizi, dall’Emilia arrivano trattamenti di reflui da perforazioni e da Piombino proviene la società di carpenteria. Fuori pip, ma sempre vicino una società di Civitavecchia che fa analisi e metallografie.«Con queste realtà abbiamo già contrattualizzato e stiamo trattando per assegnare le ultime due piazzole. Siamo soddisfatti e possiamo dire che nel giro di due anni l’intera area sarà a regime e funzionante», prosegue, ricordando le misure del pip. Ovvero una superficie di 24mila metri quadri totali, il Comune ha beneficiato di contributi Cipe per oltre 1,1 milioni di euro e la spesa per l'urbanizzazione è stata di 2 milioni di euro, con un costo di vendita al metro quadro tra i più bassi della Toscana, 21 euro al metro quadro.
Il PIP di Pomarance. Alcuni ritardi con la ditta che opera nel pip di Pomarance non fermano l’avanzamento lavori e a marzo, a detta del sindaco, tutto sarà pronto per essere commercializzato.

« Apre la cassa edile. Linfa al settore dei cantieri e delle costruzioni, stritolato dalla crisi anche in zona, arriverà dalla cassa edile che aprirà a Pomarance entro la fine dell’anno. Si tratta di uno strumento che, un paio di volte a settimana, si occuperà di dare un supporto alla realtà del settore, agli stessi operati e imprenditori per sbrigare pratiche e soprattutto per fare formazione e dare informazioni su contributi e sovvenzioni.
«Se facciamo un’analisi di quello che dal 2009 ad oggi sta succedendo sul nostro territorio – chiude il primo cittadino – non possiamo certo lamentarci, considerato i tempi che stiamo vivendo. Enel, in totale, ha assunto 130 ragazzi per dare nuova linfa al turn over, la Lampo Green gas metterà al lavoro una quindicina di persone e le altre realtà che arriveranno nel pip di Larderello porteranno qualcosa come una sessantina di posti, anche perché gli accordi con il Comune sono quelli di prendere manodopera locale. Credo che i progetti e i piani che questa amministrazione aveva annunciato, stiano andando avanti».

Da "Il Tirreno" di Sabato 27 Ottobre 2012

mercoledì 17 ottobre 2012

Nuova veste al Florentia tornano cinema e teatro

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POMARANCE - Riapre a fine ottobre, pure con il cinema, quella sala storica che ad aprile sembrava dover chiudere definitivamente.
Qui Larderello: lo storico Teatro Florentia si ripropone in una veste nuova, sperimentale, con idee e appuntamenti tutti da mettere in campo.
«Lo spirito con cui il Comune ha deciso insieme alla società che gestisce di provare in questo anno a dar vita a un nuovo asset che consenta di mantenere la struttura aperta e sostenibile da un punto di vista economico», spiega il sindaco Loris Martignoni.
La proprietà della struttura è, da un anno, comunale, mentre la gestione viene portata avanti dalla Larderello Mare e dal suo presidente Renzo Fedeli.
Il cinema quindi sarà garantito in quel di Pomarance. E insieme a quello non mancherà la programmazione teatrale, con qualche sorpresa in più.
Tra le proposte innovative da proporre sul palco pomarancino del Florentia pure l’operetta.
Ma non viene scartata neppure l’ipotesi di “affittare” il palco come sala prove per compagnie teatrali, oppure per audizioni, convention.
Da "Il Tirreno" di Mercoledì 17 Ottobre 2012

Piove alle elementari, gli studenti migrano

Po2453marance, alcune classi della primaria sono trasferite alle medie L’anomala situazione va avanti da anni. Il sindaco: lavori già finanziati

 
 
 
 
POMARANCE - Piove dal tetto e la scuola diventa un puzzle di studenti. Della serie vai alle medie e trovi bambini delle elementari. Un’invasione pacifica, ormai “strutturata” da anni, che non manca di dare nell’occhio, anche se le strutture distano non più di 500 metri. 
«Nel passato le infiltrazioni erano solo a pian terreno delle elementari, cosa che ha comportato disagi alla mensa e alle aule che sono state trasferite al primo piano, ma adesso piove anche là», lamenta la situazione il segretario comunale del Pd, MarcoGarfagnini. E un ulteriore emigrazione degli studenti della scuola primaria riguarda quelli delle classi quarte e quinte che da tempo, ormai, fanno lezione nell’edificio della scuola media. 
Insomma, gli anni passano, ma il problema delle infiltrazioni dell’acqua piovana dal tetto restano, costringendo gli alunni a spostarsi. «Era grave che non fossero stati effettuati i lavori di manutenzione nel periodo estivo, visto che le infiltrazioni risalgono ai primi mesi del 2012, in seguito alla nevicata dello scorso inverno – rincara Garfagnini – Adesso anche il piano di sopra è interessato da questa mancanza di manutenzione, responsabilità diretta della giunta, che non ha dato la giusta priorità a questo intervento». 
Intanto il sindaco di Pomarance, Loris Martignoni, rinvia direttamente al mittente tutte le critiche. «Per non lamentarsi adesso Gargagnini e la sua passata giunta potevano fare questi lavori, dal momento che il tetto ha questi problemi da dieci anni e da altrettanto tempo alcuni bambini delle elementari sono stati costretti ad emigrare alle medie», premette con un po’ di ironia. 
«E soprattutto il segretario comunale del Pd Garfagnini sa bene di che si parla perché era il suo assessorato, quando era lui amministratore», non si risparmia e va nella sostanza. 
«Parlando di fatti – dice – noi abbiamo trovato i finanziamento per fare il lavoro, abbiamo già fatto il bando che è stato assegnato, per cominciare i lavori stiamo solo aspettando i momenti propizi in cui non viene svolta la didattica nell’istituto», precisa e mette bene in chiaro che l’amministrazione, ha tra le sue priorità, proprio il settore scuola. «Mi pare che dopo tanti anni di completo disinteresse rispetto alla manutenzione del tetto, noi stiamo affrontando il problema e presto lo risolveremo». 

Da "Il Tirreno" di Mercoledì 17 Ottobre 2012

sabato 6 ottobre 2012

Niente analisi dell’acqua i fontanelli restano chiusi

Slitta l’inaugurazione degli impianti di Montecerboli e Serrazzano Martignoni: «Colpa nostra, ma alla fine è una questione di sicurezza e serietà»





POMARANCE - Nessuna inaugurazione, almeno per questa settimana. Gli abitanti delle frazioni di Montecerboli e Serrazzano dovranno attendere ancora una settimana prima di poter usufruire dei nuovi fontanelli pubblici. Motivi di sicurezza, dato che ancora mancano i risultati definitivi delle analisi sula qualità dell’acqua, e anche se non ci sarebbero sicuramente stati problemi per la salute dei cittadini, l’amministrazione comunale, l’Asl e la Fildrop, azienda che ha realizzato i lavori, hanno deciso di rimandare l’apertura ufficiale di sette giorni esatti.
«Eravamo convinti – spiega il sindaco di Pomarance Loris Martignoni – di riuscire a completare tutte le procedure nei tempi stabiliti, ma purtroppo ci manca ancora l’ultima certificazione.
Si tratta delle classiche analisi effettuate dall’Asl, per cui servono anche 76 ore di coltura, e che non arriveranno prima dell’inizio della prossima settimana.
Colpa nostra, perché credevamo servisse meno tempo, ma alla fine per una questione di sicurezza e serietà abbiamo deciso di posticipare tutto di una settimana: meglio così che confermare l’inaugurazione impedendo però l’approvvigionamento ai cittadini».
Due fontanelli, nel centro delle due frazioni pomarancine, che si sommano a quello già presente da un paio d’anni nel capoluogo. Acqua naturale gratis e acqua gassata a cinque centesimi al litro, aperti 24 ore su 24 e a disposizione di tutti i cittadini della zona.
L’inaugurazione è stata dunque riprogrammata a sabato 13 ottobre: Montecerboli alle 15 e Serrazzano alle 17 avranno a disposizione le due fonti, che permetteranno un ingente risparmio ad amministrazione e residenti.
«L'idea – spiega l'assessore all’Ambiente Nicola Fabiani – è quella di un servizio pubblico che venga incontro alle esigenze di tutta la comunità. Per quanto riguarda il Comune, dopo l’investimento iniziale le nuove strutture si manterranno da sole, grazie ai ricavi della vendita dell’acqua gassata.
Per i cittadini invece il vantaggio sarà evidente in termini economici e di salvaguardia dell’ambiente.
È in programma inoltre, la distribuzione di altri 300 kit gratuiti, comprensivi di un cestello e sei bottiglie di vetro da un litro, che in questo modo dovrebbero poter essere a disposizione di tutti i nuclei familiari pomarancini».
Da "Il Tirreno" di Sabato 6 Ottobre 2012

martedì 18 settembre 2012

Lo sbarco dei Renzi-boys

Sindaci, assessori e politici del Pd stanno organizzando i primi comitati dei rottamatori

LA POLITICA - COME CAMBIANO GLI ASSETTI

PONTEDERA - Piace alle liste civiche. Tanti assessori e sindaci da tempo strizzano l’occhio al “guru” democratico del rinnovamento.
Tanto che a giorni saranno ufficializzati proprio i primi comitati dei Renzi boys. Uno per Comune, oppure uno per comprensorio. Valdarno, Alta Valdicecina, Valdera: la provincia di Pisa non sarà immune allo sbarco dei renziani. «Io vedo la candidatura di Renzi come una grande risorsa per tutto il partito del Pd e va valutata attentamente». Non si tira indietro e commenti senza filtri l’assessore al bilancio del Comune di Pontedera Marco Papiani che vede le primarie non certo come un affronto ai “tradizionalisti” Pd che supportano Pierluigi Bersani: «Bensì lo strumento di democrazia per eccellenza, se si crede nei valori del partito poi si rinsalda tutto». Parola di esponente Pd, che in qualche modo cozza con il suo sindaco, Simone Millozzi. «Io sono per i contenuti e per tenere il partito unito».
Eppure, tradizionalisti a parte, l’onda del Giglio fiorentino si fa sentire pure a Ponsacco.
«Sono uno spettatore interessato – dice la sua il primo cittadino, Alessandro Cicarelli, in forza ai socialisti - Siamo in un profondo momento di crisi e il centro sinistra ha bisogno di una risposta incisiva. Da socialista dico che in Italia cambiano i partiti ma non le persone, mentre in Europa è il contrario. La cosa positiva che vedo in Renzi è che si tratta di un tentativo di cambiamento radicale che arriva dall’interno, e non una meteora dell’antipolitica. Una paura ce l’ho, che sia tutto marketing con poca attenzione al prodotto, per questo sono in osservazione».
Poco più in là, nel vicino Comune di Fauglia, il sindaco Carlo Carli, a cui certo non piacciono le vecchie facce Pd, ha alcune perplessità. «Renzi dice le cose giuste nel modo sbagliato». Di diverso avviso la sua assessora al turismo, Romina Lippi che guarda alla nascita dei comitati renziani con un «Perché no». E argomenta: «Andrò ad un suo meeting della campagna elettorale, abbiamo bisogno di un rinnovamento radicale che torni ad avvicinare la politica alla gente».
Bisogno di una politica che torni nelle case della gente anche per il sindaco di Lajatico Fabio Tedeschi, anche se lui Renzi, lo guarda con diffidenza. «La mia paura è quella di un frazionamento di voti all’interno del Pd».
Ben più definite le “preferenze” in quel del Valdarno, dove lo sbarco dei Renzi boys è in un certo senso guidato da Simone Malucchi della segretaria Pd di San Miniato e da Simone Giglioli, capogruppo Pd in consiglio comunale. «Sono a favore di Renzi senza alcun dubbio, intorno a lui ho sempre visto un ricambio di facce giovani e di idee giovani che faranno bene alla nostra politica», dice il 48enne che si sta preparando a varare il primo comitato pro Renzi della zona del Cuoio. «Dovremo farlo a brevissimo se è vero che a dicembre si vota», dice. «Stiamo valutando se farne uno per comune, oppure uno per comprensorio, le stanze buie della Sinistra non fanno per me». Ovviamente anche il sindaco Vittorio Gabbanini, che ha invitato Matteo Renzi alla scorsa festa del Pd, vede con grande attenzione l’entrata in scena del collega fiorentino.
Un colpo di scena arriva dall’Alta Valdicecina dove il sindaco Loris Martignoni, in forza Udc non nega simpatie per il sindaco di Firenze
. «Lo conosco da tempo, ha una faccia pulita, nuova e può darsi che a queste primarie vada a votare per lui». I veri supporter della sua giunta sono gli assessori Leonardo Fedeli e Nicola Fabiani: «Renzi pone soluzioni a problemi che ci trasciniamo da tempo, oggi ci sono troppi giovani che fanno una politica vecchia, bisogna rottamare le idee. La possibilità che ci dà Renzi di un cambiamento deve essere colta, è una opportunità».
Da "Il Tirreno" di Sabato 15 Settembre 2012

mercoledì 12 settembre 2012

Scuole vicine alla verifica anti-sismica.

Asili, elementari e medie di Pomarance: oggi suona la prima campanella. Il sindaco: tutto a norma

POMARANCE - «Asili, scuole elementari e medie sono tutte regolarmente a norma, con lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria effettuati, a parte il rifacimento del tetto a una struttura proprio nel capoluogo».
L’annuncio arriva con una certa soddisfazione dal sindaco di Pomarance Loris Martignoni, oggi, nel giorno della prima campanella. Che non nega, comunque, il mancato intervento alla copertura di un istituto a Pomarance dove passa acqua dal tetto, che sarà ultimato nelle vacanza di Natale.
«Purtroppo abbiamo assegnato adesso il contratto per un costo di 120mila euro – spiega – e saremo pronti tra un mese per cominciare il cantiere, quindi, aspettiamo il periodo delle vacanze per non creare problemi alla didattica».
Il primo cittadino ci tiene a sottolineare che tutti gli edifici hanno preso il certificato prevenzione incendi.
«Il prossimo passo prima della fine della legislatura è quello di far fare una verifica anti-sismica a ogni istituto, si tratta di un procedimento più complesso che in tutti i modi vogliamo effettuare». Uno sguardo al futuro in tempi di decremento demografico dove sono i bambini stranieri a fare la differenza e a “pareggiare i conti”.
Il sindaco non teme chiusure. «Questo è l’anno più critico – dice –. Abbiamo appena fatto uno studio e viene fuori che grazie ai nati del 2009 nel futuro non avremo problemi di numeri perché avremo un trend in risalita».
Martignoni ci tiene a sottolineare che da quest’anno sarà l’Unione Montana a gestire il sistema scuola, attraverso la gestione associata dei Comuni di Pomarance, Montecatini e Monteverdi. «Mano a mano che scadono i contratti li rinnoveremo portando avanti una gestione basata sull’economia di scala».
Intanto, il consiglio di circolo è già attivo per sfornare progetti scolastici e attività. «Sicuramente anche quest’anno porteremo avanti i progetti di sport e acquaticità e stiamo discutendo rispetto all’idea di aprire il pomeriggio le strutture per seguire gli alunni, con la collaborazione delle associazioni», chiude.
Da "Il Tirreno" di Mercoledì 12 Settembre 2012

domenica 9 settembre 2012

Promozione in rete le zone geotermiche si mettono insieme

Una brochure per presentare l’offerta turistica locale.
Al tavolo Castelnuovo, Pomarance e Montecatini


VALDICECINA - Una brochure turistica, che descriva le potenzialità e le attrattive dei territori situati a cavallo delle colline della Valdicecina. Strizzando l’occhio alle frotte di turisti, specie stranieri, che arrivano alla scoperta delle meraviglie geotermiche della zona. È questo in sintesi il binario su cui si stanno muovendo realtà come Castelnuovo, Pomarance e Montecatini.
L’idea del dépliant turistico è venuta a Nicola Gualerci, sassese di adozione e imprenditore nel settore ricettivo e turistico. «Il mio intento è promuovere indistintamente le potenzialità culturali, naturali, storiche oltre i territori comunali», spiega Gualerci. «Dal museo delle arti e dei mestieri della Toscana in realizzazione a Sasso Pisano a quello della geotermia di Larderello, dalla rocca sillana al parco delle fumarole di Sasso Pisano, dalle biancane di Monterotondo, al lago termale di Sasso in realizzazione, dalla chiesa andina della Leccia agli scavi etruschi, da Lustignano, a Montecastelli. Proporre, insomma, un circuito unico delle tre realtà geotermiche Pomarance, Castelnuovo e Monterotondo, per una promozione congiunta delle innumerevoli cose storiche, naturali, culturali dell’intera zona, unendo gli sforzi».
Niente confini, insomma, ma un’unione all’insegna dell’attrattiva. «Unire gli sforzi per promuovere globalmente questa porzione della zona geotermica senza distinguo potrà fornire nuovo impulso e linfa vitale a tutto il territorio e non solo da un punto di vista turistico. In un mondo globale, non hanno più molto significato i confini comunali, per una vera e duratura promozione delle peculiarità territoriali».
Gli enti. L’assenso della rete dei municipi. «Si tratta di un’iniziativa che ci è piaciuta, e sulla quale vorremmo lavorare seriamente», entra nel merito Sandro Cerri, sindaco di Montecatini. Insomma, la volontà non manca.
Come conferma anche il primo cittadino di Pomarance, Loris Martignoni. «Con i Comuni della Valdicecina abbiamo da sempre un’intensa volontà di collaborazione. Infatti, la gestione degli asset strategici e turistici, come il laghetto termale di Sasso, è condivisa. Bisogna cercare senza dubbio innovarci anche nella valorizzazione del territorio».
Pure l’assessore Nicola Fabiani, che per Pomarance sta curando la fattibilità dell’iniziativa, è convinto che «la zona si conferma sempre più essere un luogo di benessere e riposo per il corpo e per la mente. Basti pensare al successo che ha avuto la manifestazione ad hoc per lo yoga di sabato scorso, con la partecipazione di centinaia di persone da tutta la Regione e non solo: segno che le discipline bio naturali sono una molla turistica notevole».

Da "Il Tirreno" di Domenica 9 Settembre 2012

venerdì 7 settembre 2012

Unione dei Comuni - Dopo la polizia e la scuola ora tocca alla Protezione civile

POMARANCE - «Siamo sostanzialmente partiti sia con la polizia municipale, che si chiamerà Polizia Unione Alta Valdicecina, ed è praticamente già attiva anche se continuiamo naturalmente a lavorarci per migliorare ulteriormente il servizio, sia con l'istruzione pubblica, la cui sede centrale sarà all'Unione dei Comuni, presso l'ex Comunità montana, ma sarà coordinata con uffici preposti e aperti al pubblico anche negli altri Comuni».
È il primo bilancio a otto mesi dalla nascita del "progetto" dell'Unione montana Alta Valdicecina, che vede coinvolti sinergicamente i Comuni di Pomarance, Monte verdi Marittimo e Montecatini, sebbene il percorso non sia semplice, va avanti. A farlo è il sindaco pomarancino Loris Martignoni (nella foto).
In particolare, per l'istruzione pubblica il battesimo ufficiale si terrà fra pochi giorni con l'imminente apertura delle scuole. «Ovviamente, per questa funzione associata l'organizzazione non è affatto semplice — sostiene il sindaco Martignoni —, servirà perciò un po' più di tempo per raggiungere una amalgama completa, sebbene in pratica gli uffici siano già attivi». Le difficoltà non sono poche. Da una parte ci sono le storie amministrative dei Comuni che hanno avviato il percorso associato. Dall'altra c'è soprattutto l'incertezza delle regole e la delicatezza che ogni nuovo riassetto tecnico-amministrativo porta necessariamente con sé.
La legge in vigore prevedeva che entro settembre fossero avviate almeno due delle funzioni associate previste. Nell'ultima spending review di Monti si modifica ulteriormente la faccenda parlando di tre funzioni associate, però entro dicembre.
Tra le "macro funzioni" previste dalla legge a grandi linee sono annoverate: la gestione amministrativa, quella finanziaria, l'organizzazione dei servizi pubblici, la pianificazione urbanistica, la gestione dei servizi sociali.
Anche in Alta Valdicecina, entro dicembre si dovrà arrivare a un'altra funzione associata. E la più probabile, ad oggi, sembra essere la pianificazione della protezione civile.
«Crediamo in quest'avventura - aggiunge Carlo Giannoni, sindaco di Monteverdi e presidente protempore dell'Unione -, nonostante le difficoltà e le incertezze legislative, pensiamo che l'Unione possa dare un contributo importante al territorio, confermiamo perciò la bontà delle scelte fatte.
Ci aspettiamo inoltre una mano dalla Regione e dallo Stato, affinché si impegnino a rendere per esempio più agile l'apparato burocratico delle amministrazioni locali».
Da "Il Tirreno" di Venerdì 7 Settembre 2012

martedì 21 agosto 2012

Acqua garantita per un altro mese

Emergenza siccità, la risorsa arriva da fuori da pozzi e autobotti per ridurre al minimo gli emungimenti da Puretta


POMARANCE - Si portano risorse da fuori per garantire acqua almeno un altro mese alle popolazioni di Pomarance e Volterra.
«Da oggi Asa fornirà autobotti a rotazione con l’acqua dei due pozzi di Ponteginori da riversare a Puretta, che permetteranno di emungere il meno possibile dalla centrale», spiega il sindaco di Pomarance Loris Martignoni.
Dopo l’intervista in Rai, il primo cittadino di Pomarance da settimane ormai in prima linea per fronteggiare il martellante incubo siccità, snocciola dati da paura.
«In 18 mesi – dice – sono caduti 363 millimetri di pioggia, la metà di quanto piove nel Nord Africa. È ovvio che di questo passo la strategia sarà quella di invasare acqua d’inverno e distribuirla d’estate, anche se per il prossimo anno dovremo assolutamente arrivare a una soluzione del problema con un progetto d’area dove noi siamo disponibili a investire anche le risorse provenienti dalla geotermia. Ne abbiamo già parlato con le altre istituzioni coinvolte e siamo tutti d’accordo che il problema approvvigionamento va risolto».
Martignoni va nei dettagli dell’emergenza: da oggi Asa mette a disposizione 4 autobotti da 32 metri in grado di garantire circa 800 metri cubi di acqua in più da riversare a Puretta, risorsa che poi dalla centrale viene ripompata nell’acquedotto».
Tra le operazioni last minute attualmente in corso, e da cui dipende l’approvvigionamento di popolazione e attività della zona, quella di riuscire a portare un approvvigionamento di 12 litri di acqua al secondo dalle sorgenti del Trossa, alla bocca di Ponteginori. «Oggi Volterra consuma circa 3200 metri cubi di acqua al giorno e Pomarance 1200 metri cubi, attualmente ora si sta emungendo circa 3mila metri cubi da Puretta. L’obiettivo è quello di ridurre questa quantità con risorse di acqua che arrivano da fuori».
Per resistere ancora un mese serve un rifornimento esterno di circa 700 metri cubi, in modo da arrivare a tirar fuori da Puretta qualcosa come 2300 metri cubi al giorno.
«Questa è l’ultima settimana di rifornimento per quanto riguarda il lago Madonna Olli, bisogna quindi portare a termine queste operazioni in corso per arrivare a garantire un fabbisogno sufficiente alla gente e alle attività per almeno un altro mese», continua Martignoni.
Anche il prossimo venerdì lui e il collega di Volterra Marco Buselli saranno nella sede di Asa per un nuovo briefing per valutare l’avanzamento lavori.

Da "Il Tirreno" di Martedì 21 Agosto 2012

domenica 12 agosto 2012

EMERGENZA IDRICA: Summit dei sindaci in Prefettura


Due nuovi pozzi dalla proprietà marchese Ginori Lisci

VOLTERRA Centellinare l'acqua. E recuperare il recuperabile. È veramente una corsa contro il tempo quella che i sindaci dell'Alta Valdicecina stanno cercando di fare per non lasciare a secco la popolazione.
L'orizzonte è nero, nel giro di pochi giorni l'acqua veramente diventerà un miraggio e domani l'incontro in Prefettura servirà proprio a trovare i percorsi di protezione civile da attivare nell'immediato.
Intanto Asa inizierà quanto prima a perforare due pozzi nella proprietà del marchese Ginori Lisci
per recuperare ulteriore risorsa da destinare principalmente alla fornitura delle autobotti, questi pozzi saranno in seguito allacciati alla rete Asa quando sarà realizzata l'interconnessione di grande diametro verso Saline.
Sempre l'azienda che gestisce l'acquedotto sta rimodulando la profondità delle pompe a Puretta,
recuperando una parte della produzione. «A questo ha concorso anche la messa in produzione di pozzi marginali finora mai utilizzati, uniti alla messa in esercizio dei booster sulla linea fra Ponteginori e Saline e fra Saline, Volterra e Puretta che ha permesso di incrementare l'acqua disponibile sugli acquedotti di Volterrra e Pomarance», fanno sapere i sindaci di Pomarance e Volterra, rispettivamente Loris Martignoni e Marco Buselli.
L'apporto temporaneo dei pozzi di Atisale concede un'ulteriore risorsa utilizzabile.
Rispetto alla popolazione, nell'immediato Asa continuerà i razionamenti sul Colle e a Pomarance
con rubinetti a secco la notte e nelle campagne chiusure più importanti, anche se al momento non si conoscono i dettagli.
Considerato, comunque, l'orizzonte nero con una previsione di riduzione ulteriore di acqua, Asa sta predisponendo in accordo con i Comuni il posizionamento di autobotti di acqua potabile distribuiti sul territorio. «Questi saranno sia in prossimità di depositi esistenti, oppure saranno realizzati con opportuni contenitori»
Prescrizioni in arrivo pure per le grandi utenze civili
: l'azienda sta effettuando una ricognizione al fine di installare riduttori di portata per un uso corretto e non inutilmente dispendioso dell'acqua.

Da "Il Tirreno" di Domenica 12 Agosto 2012
 

sabato 11 agosto 2012

CRISI IDRICA: Autobotti nei paesi se non piove entro 10 giorni


POMARANCE - La situazione è davvero critica. L'acqua è poca e la Valdicecina è a pochi giorni dalla fine delle scorte. Non piove e, molto probabilmente, la situazione non cambierà a breve.
Nella riunione tra Asa e i Comuni di Pomarance e Volterra di ieri è emerso un quadro in via di prosciugamento che rischia di mettere in crisi i due territori. Con le autobotti e i continui rifornimenti per la popolazione e le aziende come scenario sempre più concreto.
«Abbiamo altri 10 giorni, poi non avremo più acqua», dice uno sconsolato Loris Martignoni, sindaco di Pomarance. «La situazione meteorologica è una delle peggiori della storia – dice il sindaco – ma qui in Valdicecina si rischia sul serio l'emergenza. Abbiamo una criticità senza precedenti.
Si stanno prosciugando le fonti di campagna. Il segnale di un evento storico negativo che i nostri vecchi contadini dicono di non avere mai visto».
La catena del prosciugamento è cominciata il 15 giugno, giorno di apertura del lago del Lai che ha finito le scorte dopo un mese. Alla metà di luglio, poi, è stato dato il via allo sversamento del lago Madonna Olli che esaurirà la propria riserva poco dopo Ferragosto.
«Adesso c'è Puretta – riprende Martignoni – che ha una decina di giorni ancora per far pompare l'acqua nei campi pozzi. Ma dopo non sappiamo cosa potrà accadere». Il tono è di resa davanti al fenomeno della scarsità di piogge che non riguarda, al momento, i paesi dei due comuni, escluso Montegemoli che ha problemi come i due capoluoghi.
Nelle frazioni, l'acqua arriva grazie a sorgenti che, però, si stanno riducendo. Asa dice di sentire i sindaci e questi ultimi pregano affinché piova.
«Speriamo che comincino presto le precipitazioni – riprende il sindaco di Pomarance – perché altrimenti dovremo adottare misure drastiche dopo il razionamento nelle ore notturne deciso nelle ultime settimane.
Stiamo compiendo sforzi per raschiare il fondo del barile e che, ovviamente, non risolvono il problema. La situazione è critica e diventerà realtà se non arriveranno piogge nel breve periodo».

Da "Il Tirreno" di Sabato 11 Agosto 2012

venerdì 10 agosto 2012

I sindaci: servono due ospedali

Gli enti locali fanno quadrato in difesa del plesso di Volterra

POMARANCE Non ci stanno al gioco al massacro i tre sindaci di Monteverdi Marittimo, Pomarance e Montecatini Valdicecina in merito alle voci sugli ospedali di Volterra e Cecina che si sono rincorse in questi giorni. Il qui pro quo.
Tutto nasce da poche righe scritte sul giornalino municipale di Monteverdi, che riporta l’interesse che la comunità e l’amministrazione del paese nutrono verso l’ospedale della costa. Il che, però, è stato effettivamente riferito senza una parola di esclusione nei confronti del presidio del Colle etrusco; del resto, la conclusione dell’incontro fra i Comuni della Bassa e dell’Alta Valdicecina era stata proprio questa: entrambi i plessi sono importanti, magari con le specifiche specializzazioni. Apriti cielo. La polemica.
Il sindaco di Volterra, Marco Buselli, ha interpretato l’interesse per Cecina dimostrato dagli altri Comuni come la volontà di abbandonare la sanità volterrana; e ha quindi speso parole al vetriolo nei confronti degli altri amministratori.
Le reazioni. Ci va giù pesante il primo cittadino di Monteverdi, Carlo Giannoni. «Le sue parole sono assolutamente strumentali a dividere le popolazioni della Valdicecina», sbotta. «Mi meraviglio del fatto che un sindaco sia più preoccupato di comparire sulla stampa e non di affrontare le problematiche negli organismi istituzionali come la Società della Salute; oppure, ancora, che non alzi la cornetta e senta di persona che cosa ne pensano gli altri sindaci. Se Buselli, col suo deleterio protagonismo che arreca solo danni, non ha altro da fare che alimentare polemiche sterili, campate per aria, che nascono dal fraintendimento della realtà – che invece è quella che abbiamo ribadito nei nostri incontri fra amministratori – io non gli rispondo più».
Più tiepidi i sindaci di Montecatini, Sandro Cerri, e Pomarance, Loris Martignoni. «Ho ritenuto opportuno adoperarmi per smentire quanto sta circolando in questi giorni», dice Martignoni. «Noi sindaci abbiamo partecipato a una sola riunione che riguardava la sanità nella zona, e siamo convenuti che si dovessero difendere tutti e due i poli ospedalieri. Vitali per le circa 200mila persone che abitano la Alta e la Bassa Valdicecina. È chiaro che non giudicheremo mai opportuno lasciare Volterra, a cui va il nostro interesse primario, di concerto con la Regione e la Società della Salute».
E conclude Cerri: «Le polemiche, quindi, non hanno ragione di esistere: chi invece afferma il contrario è tenuto a dimostrarlo con prove concrete e coi documenti del caso», chiosa Martignoni.

Da "il Tirreno" di Venerdì 10 Agosto 2012

giovedì 9 agosto 2012

Emergenza idrica, i pozzi sul torrente per attenuare la crisi

Oggi sindaci in Regione con la proposta di utilizzare l’acqua del Trossa: alleggerirebbe l’utilizzo della rete

POMARANCE - Utilizzare l’acqua disponibile nei pozzi del torrente Trossa per dissetare, almeno per il momento, la popolazione dell’Alta Valdicecina. Con questa proposta congiunta, i sindaci di Castelnuovo, Pomarance e Volterra si presentano oggi in Regione per un faccia a faccia sull’emergenza siccità che attanaglia tutta la zona.
All’incontro ci saranno il presidente Enrico Rossi, l’assessore Anna Rita Bramerini i, l'Autorità Idrica Toscana, il presidente del consiglio di gestione Asa, gli assessori provinciali di Pisa Valter Picchi e di Siena Gabriele Berni di Siena.
La proposta, rispettivamente di Alberto Ferrini, Loris Martignoni e Marco Buselli, è già stata spedita a Firenza. «Tra tutte le richieste - scrivono i tre primi cittadini – riteniamo prioritario l’utilizzo dell’acqua disponibile nei pozzi sul torrente Trossa». La lettera è motivata. «A tal fine è necessario eseguire una serie di attività prodromiche e preparatorie, come il totale rifacimento dell’acquedotto fra la stazione di pompaggio di Ponteginori e il deposito del Cavallaro a Saline di Volterra».
Da dove dovrebbero arrivare i soldi per l’operazione? I sindaci mettono nero su bianco pure questo. «I costi per tale investimento, necessitano di urgenti finanziamenti regionali. Il completamento in tempi brevi di questo essenziale intervento permetterà inoltre di risolvere un’ulteriore criticità attualmente presente nel territorio di Volterra, ossia la successiva costruzione del secondo acquedotto a servizio della città etrusca, attualmente servita da una sola tubazione, peraltro realizzata oltre 40 anni fa e già adesso funzionante al limite delle proprie capacità». L’utilizzo dell’acqua disponibile nei pozzi del torrente “alleggerirebbe” la portata dell’acquedotto.
«Questa soluzione lascia a Pomarance una maggiore disponibilità dell’acqua di Puretta, riduce alla metà l’utilizzo dell’acquedotto per Volterra, senza contare che risulta possibile sfruttare l’interconnessione fra Saline e Puretta, per poter mandare verso quest’ultimo impianto una significativa ulteriore quantità di risorsa idrica», si sottolinea ancora.
Rispetto a Volterra: «Il nuovo acquedotto per il Colle, peraltro già presente nel precedente piano d’ambito, dovrà essere nuovamente re-inserito nella programmazione degli interventi a carico del gestore del Sii ex Aato 5, come opera con elevata priorità e soprattutto si dovrà provvedere all’indispensabile finanziamento, con particolare riferimento al collegamento Ponteginori-Saline di Volterra, stimato in 1.500.000 euro e ricordato in premessa».
Intanto, a tambur battente, continua la razionalizzazione dell’acqua nei comuni con la chiusura dei rubinetti per tutta la notte, fino alla mattina.
Sui disagi della mancanza di acqua pure di giorno, verificatisi lo scorso weekend, denunciati soprattutto dagli abitanti del Colle, Asa si scusa. «A causa della prolungata siccità e della conseguente crisi idrica che sta coinvolgendo i nostri territori, Asa comunica che prosegue, secondo il programma già comunicato, il razionamento della risorsa idrica.
Nelle zone periferiche, coinvolte dall'alternanza nell'erogazione, stiamo lavorando affinché cessino alcuni disagi che sono stati segnalati in punti estremi della rete dell'acquedotto».

Da "Il Tirreno" di Giovedì 9 Agosto 2012

mercoledì 8 agosto 2012

Riapre lo storico hotel “Il Pomarancio”

Era chiuso da anni. Con la nuova gestione si rimette in moto una risorsa per l’economia del territorio




POMARANCE Dopo oltre un anno di chiusura e di scontri politici, finalmente l'albergo “Il Pomarancio” è pronto per tornare a pieno regime. Una struttura attiva già da una decina d'anni sul territorio pomarancino, che però col tempo ha incontrato diversi problemi di gestione che adesso sembrano completamente superati, come spiega il sindaco Loris Martignoni: «Nei prossimi giorni tutti i lavori saranno conclusi, e “Il Pomarancio” potrà offrire tutti i servizi disponibili ai propri clienti.

La ristorazione già da qualche tempo è tornata attiva, e io stesso ho avuto modo di provare la qualità della cucina. Per il resto, dopo che i lavori si sono protratti anche un po' troppo, col mese di agosto tornerà anche il servizio camere, così come la piscina che sarà a completa disposizione degli utenti».
Una struttura importante per Pomarance e per la sua cittadinanza, quella di via Roncalli, che dopo una serie di vicissitudini che ne hanno rallentato la trasformazione ora ha finalmente trovato un'organizzazione e una gestione stabili, grazie anche alla società cecinese “La Costanza”, che attraverso Andrea Pizzi si sta occupando del nuovo corso dell'albergo.
Ristorante, pizzeria, ma anche struttura ricettiva di prima qualità, per valorizzare al meglio un territorio che ha bisogno di imprenditori pronti a investire e a scommettere sulle potenzialità della Valdicecina.
«È un progetto importante – conclude Martignoni – per la nostra città, sotto diversi punti di vista. Per fare un esempio, le circa dieci persone che lavoreranno nella struttura sono in buona parte le stesse che prestavano servizio durante la vecchia gestione, e non è stato possibile riassumerle tutte solo perché nel frattempo alcune di loro avevano trovato un altro impiego. Non sono tutti contratti a tempo pieno, c'è qualche part time, ma in un momento complicato come questo riuscire a garantire dieci posti di lavoro in più per noi è già un successo.
C'è poi l'aspetto della valorizzazione turistica del territorio, che attraverso questo tipo di strutture può attrarre visitatori. L'intero complesso è stato rimesso a nuovo e il fatto che si investa con serietà e competenza in una nostra risorsa per troppo tempo lasciata a se stessa è per noi motivo di grande soddisfazione. Il mio augurio è che i risultati arrivino in conseguenza dell'impegno messo in campo, ma sono sicuro che alla fine qualità e professionalità verranno premiate».

Da "Il Tirreno di Mercoledì 8 Agosto 2012
 

martedì 7 agosto 2012

E' emergenza idrica


Martignoni: istituzionalizzare i laghi adesso

POMARANCE - «Questo tipo di razionamento crea criticità, ma è inevitabile. Col nostro tipo di approvvigionamento, col sistema dei fiumi quando non piove l’acqua termina.
E la situazione è critica sulla maggior parte del territorio toscano, questo va ricordato», commenta il sindaco di Pomarance Loris Martignoni (nella foto).
E aggiunge: «L’Asa ha rilevato un calo delle piogge dell’85%.
In merito al dibattito sull’invaso, il Comune ha solo un ruolo consultivo, la Regione, la Provincia e l’Asa prendano una decisione.
In ogni caso i lavori si protrarrebbero almeno per 6 anni, occorre nel frattempo sopperire alle vicissitudini dell’immediato. 
Sarebbe utile nel breve, per assicurarsi una buona riserva, istituzionalizzare i laghi che sono presenti lungo il fiume Cecina nei pressi di Radicondoli, fare poi una manutenzione ancora più accurata degli impianti e creare una tubazione che porti in Valdicecina l’acqua del torrente Trossa».

Da "Il Tirreno" di Martedì 7 Agosto 2012

mercoledì 1 agosto 2012

Unioni di fatto: ora a Pomarance si può

Il consiglio comunale approva il registro, a settembre arriva il regolamento Il sindaco: la politica deve essere laica al servizio di tutti, la religione è personale

POMARANCE «La politica deve essere laica, nell’interesse di tutti, mentre la religione è e deve restare all’interno di una sfera personale».
Con questa premessa il sindaco di Pomarance Loris Martignoni apre definitivamente il “suo” Comune alle unioni di fatto. E dal consiglio comunale del 19 luglio scorso la mozione-proposta fatta da Marcello Cerri, membro del gruppo di minoranza “Unione democratica” e appartenente al Partito Socialista Italiano, passa a maggioranza, con sole due astensioni. E addirittura prima del clamore che sull’argomento si è sollevato a Milano, ecco che il territorio geotermico firma un grande segno di civiltà. Per il futuro del territorio e di tutte quelle persone che vivono insieme, siano esse eterosessuali che omosex.
«Abbiamo deciso di volare alto rispetto a tutte le eventuali polemiche spicciole – spiega il cattolicissimo primo cittadino –. Si tratta di una decisione non personale ma di progresso e di civiltà». Entro la fine di settembre la materia avrà un suo regolamento preciso.
«So bene – continua – che il registro delle unioni di fatto ha un valore puramente simbolico, il resto va sancito da parte dello Stato e deve diventare legislatura». Un primo passo è stato fatto, intanto. In attesa che qualcosa a livello governativo si muova.
«Oggi bisogna capire che si tratta di un aspetto necessario che risponde alle esigenze di tante persone – va avanti –. Per quanto ci riguarda la discussione in consiglio ha avuto tanti elementi di convergenza e devo dire che questa amministrazione, pur avendo elementi religiosi e cattolici, ha capito che la politica deve essere portata avanti in maniera laica, nell’interesse di tutti, per dare risposte alle esigenze di ognuno. La sfera religiosa è personale e là deve restare, senza influire nelle scelte».
Dal canto suo anche nel maggio scorso il consigliere di minoranza Marcello Cerri, nel fare la sua proposta, aveva puntato il dito sulle necessità e sulle risposte ai cittadini. «Sarebbe un modo per aiutare tante coppie che convivono e sono di fatto una famiglia, senza essere sposati», aveva detto. E ancora: «Il registro delle unioni di fatto è presente essenzialmente nelle città più importanti d’Italia. Per noi sarebbe un bel passo avanti sotto l'aspetto culturale.
A Pomarance ci sono tante coppie che vivono insieme. Sarebbe un riconoscimento del loro status e un piccolo, ma significativo contributo da parte del Comune per una definizione di questa situazione su cui si discute da anni in Italia».
Cerri aveva inserito l'argomento in uno dei passati consigli tra le comunicazioni iniziali in cui sia la maggioranza che l'opposizione propongono iniziative. «Avevo ricevuto un'apertura da parte della maggioranza rispetto a questo tema», commentava mesi fa. L’apertura c’è stata. Concretamente.
Con un atto formale passato dal consiglio comunale (con sole due astensioni) e prima della fine di settembre a sancire definitivamente l’avvio del registro ci sarà anche il regolamento. Un insieme di regole che sanciranno come iscriversi al registro. E soprattutto chi può farlo.
Ma il sindaco già chiarisce che si tratta di un registro aperto a tutti, a 360 gradi. «Sarà un registro aperto a qualsiasi unione di fatto, senza alcun pregiudizio».

Da "Il Tirreno" di Mercoledì 1 Agosto 2012

domenica 29 luglio 2012

Rimborsi per il trasporto scolastico: ecco come fare

POMARANCE Studenti e rimborsi del trasporto pubblico: a Pomarance è indetta una selezione per l’erogazione di un rimborso delle spese per i giovani residenti nel comune che hanno frequentato nell’anno scolastico appena conclusosi un istituto di scuola secondaria superiore.
I rimborsi avverranno fino al raggiungimento della somma totale disponibile messa sul piatto dall’amministrazione comunale, che è di 8mila euro.
I principali requisiti per partecipare alla selezione sono: aver conseguito la promozione; avere un reddito familiare Isee non superiore a 36.151,98 euro all’anno; presentare gli abbonamenti in originale.
Sarà rimborsato il 50% della spesa sostenuta, tramite abbonamenti individuali, considerati su una percorrenza massima giornaliera comprensiva di andata e ritorno non superiore a 104 chilometri.
Le domande, redatte su apposito modulo, dovranno essere presentate all’ufficio Protocollo del Comune di Pomarance, piazza Sant’Anna 1, entro e non oltre le 13 del prossimo 17 agosto (tutte le informazioni sul sito del Comune).

Da "il Tirreno" di Domenica 29 Luglio 2012

giovedì 19 luglio 2012

Pomarance, il rione il Gelso con Bocelli

Pomarance - Il rione il Gelso a fianco di Andrea Bocelli nella cornice del Teatro del silenzio. È questa la favola vissuta dai quaranta ragazzi e giovani di Pomarance che qualche mese fa sono stati contattati dall'architetto Alberto Bartalini per contribuire alla coreografia del “Teatro del Silenzio” l'evento internazionale ideato da Andrea Bocelli e che da anni porta nella splendida cornice di Lajatico migliaia di spettatori e centinaia di star del mondo della musica, del cinema e dello spettacolo provenienti da ogni parte del mondo.
«Tutto è nato dall'edizione 2011 del Palio di Pomarance - ci racconta Roberto Raspollini da qualche anno alla regia della contrada - quando per la rappresentazione teatrale dal titolo “Sabbia negli occhi”, portammo in scena abiti molto particolari ossia sagome di cartone che riproducevano i classici vestiti della corte settecentesca, decorate con particolari carte da parati;in testa parrucche ornate con piume e materiali riciclati davano un tocco di stravaganza e fantasia».
Così quei vestiti così appariscenti e indossati con grande disinvoltura tra le strade del paese arrivano per una strada quanto felice coincidenza proprio sulla scrivania dell'architetto Alberto Bartalini regista del Teatro del Silenzio che all'epoca stava iniziando a lavorare all'allestimento dell'edizione 2012 tutta incentrata sui grandi capolavori operistici. Facile immaginare l'entusiasmo e la sorpresa manifestate dai contradaioli .
È ancora Roberto che racconta i momenti vissuti la sera dell'evento. «Un’emozione davvero unica, durata per tutto lo spettacolo e che si è sciolta nel finale quando Andrea Bocelli ha terminato cantando la celebre aria della Tourandot “Nessun dorma”. Un’ esperienza indimenticabile che resterà nei cuori delle persone».
Una soddisfazione ed un'euforia condivise anche dal sindaco di Pomarance, Loris Martignoni: «Vedere la creatività dei nostri ragazzi del Rione Gelso su di un palco scenico così importante come quello del Teatro del Silenzio, a fianco di una star come Andrea Bocelli, riempie me personalmente, l'Amministrazione comunale e tutta la comunità di Pomarance di orgoglio ed emozione. È il più alto riconoscimento di un lavoro e di una realtà quale è il Palio Storico delle Contrade che non ha eguali sul territorio regionale».

Da "Il Tirreno" di Giovedì 19 Luglio 2012

domenica 1 luglio 2012

Allerta, rischio siccità rubinetti sotto controllo

Pomarance, in settimana l’ordinanza per limitare gli sprechi di acqua potabile Martignoni: «In venti giorni, per le alte temperature, la situazione è precipitata»

POMARANCE - Rubinetti sotto controllo. Dopo l’ordinanza del sindaco di Volterra è la volta della sponda pomarancina.
Ad annunciare il provvedimento è il primo cittadino Loris Martignoni. «Il rischio di siccità con le alte temperature degli ultimi venti giorni si è fatto concreto – afferma –. La situazione è precipitata. Perciò, sarà vietato usare l’acqua potabile proveniente dagli acquedotti urbani e rurali per scopi diversi da quelli igienico-domestici». Insomma non si può irrigare, né lavare auto: pena una forte sanzione.
A dare il segno del rischio di restare “a secco” è lo scorrere del Cecina. «Dal fiume e da Puretta arriva tutta la risorsa idrica necessaria al fabbisogno di Pomarance e Volterra. E nello stesso periodo dello scorso anno il fiume scorreva in maniera superiore». Un allarme lanciato in un’ottica di prevenzione, sulla scorta delle indicazioni del gestore della rete idrica Asa.
«Al momento sono stimate scorte d’acqua per circa quarantacinque giorni – dice Martignoni –. C’è da sperare nei temporali d’inizio agosto per ricaricare la falda. I laghi Lai e Madonna Olli che in estate sono stati usati per alimentare la portata del Cecina quest’anno non si sono ricaricati. È piovuto poco, circa il 70% in meno rispetto a una stagione normale. Solo quello di Lai è stato possibile riempirlo pompando acqua dal fiume». Il quadro all’inizio dell’estate è di allerta anche perché il territorio si appresta ad affrontarla con una scorta d’acqua inferiore rispetto al 2011. «I laghi hanno un potenziale capace di garantire due mesi di autonomia – spiega il sindaco –. Ma quest’anno quello di Olli è pieno solo per metà».
Sul fronte del risparmio idrico Martignoni ricorda il recupero di portata dalla sorgente Carlina, «8 litri al secondo che ci danno una maggiore autonomia rispetto al passato», e la riduzione delle perdite con le manutenzioni alla rete. «Abbiamo recuperato circa 400 metri cubi al giorno. Un modo indiretto per contenere i consumi».
L’allerta interessa soprattutto Volterra, Pomarance e Montegemoli che dipendono per la quasi totalità del fabbisogno dal Cecina e Puretta. Nel resto delel frazioni i rubinetti sono alimentati per lo più da sorgenti. «Asa ha messo in campo delle squadre per fronteggiare l’emergenza – conclude Martignoni –.
Per superare indenni l’estate dovremmo impegnarci in un uso accorto con l’obiettivo di un 30% di risparmio rispetto ai consumi attuali».
Da "Il Tirreno" di Domenica 1 Luglio 2012

martedì 19 giugno 2012

LARDERELLO: PREZZI E AGEVOLAZIONI

Da oggi fino a settembre tutti in piscina geotermica

POMARANCE - La piscina geotermica di Larderello, unica in Italia e forse nel mondo, rimasta chiusa per circa tre anni per lavori di manutenzione straordinaria, è di nuovo al servizio del pubblico della Valdicecina, e non.
Oggi l’apertura effettiva alla comunità. La cerimonia di inaugurazione è avvenuta però sabato 16, alla presenza di un gruppo variegato di cittadini, dei sindaci riuniti di Pomarance, Castelnuovo, Monterotondo Marittimo, Monteverdi, e del consigliere provinciale Casalini.
«Grande soddisfazione, si riapre dopo tre anni la piscina a Larderello - spiega Loris Martignoni, primo cittadino di Pomarance - un elemento importante nel panorama del territorio perché rappresenta un patrimonio, sociale, sportivo ed educativo, ma soprattutto simbolico.
Della Valle del Diavolo la piscina è un simbolo, poiché concilia le attività di una piscina normale con l’impiego del vapore geotermico. Il quale dà la possibilità di mantenere con relativa facilità una temperatura costante di 32° in ogni stagione. Come in un impianto termale.
Forse il bacino d’utenza non sarà ampio, ma c’è la convinzione che questo emblema, che è anche un servizio, debba essere mantenuto a vantaggio della popolazione. Ricordiamo comunque che qua si fanno progetti per tutte le scuole e per diversamente abili da Volterra a Monterotondo».
Tra i Comuni è stata stipulata una convenzione «in modo che – prosegue Martignoni – gli elementi più importanti del territorio possano essere a disposizione di tutti. In virtù di una politica del turismo condivisa tra le varie comunità, coordinando in questo modo un sistema territoriale».
Dunque, da oggi e per ogni mercoledì, giovedì, venerdì e sabato fino al 30 settembre dalle 16 alle 20 (dal primo ottobre scatta l’orario invernale, con due ore settimanali in più di apertura il giovedì sera) al prezzo di 6 euro per residenti, 4,50 per bambini 4/10 anni (sotto i 3 anni ingresso gratuito) e over 65, 7 euro per tutti gli altri (i prezzi si abbassano di 50 centesimi nel caso si opti per gli abbonamenti di 10 ingressi), torna in servizio attivo la piscina di Larderello.
Verrà fornito, in via sperimentale, ogni martedì e giovedì, un bus navetta Montecerboli-Larderello.

Da "il Tirreno" di Martedì 19 Giugno 2012

domenica 17 giugno 2012

Scongiurato il rischio siccità a regime i rubinetti di Pomarance

Riorganizzata la rete idrica e ridotti gli sprechi, il bilancio al termine di tre anni di lavori Martignoni: «Possiamo dire di aver fatto molto per migliorare la situazione generale»
POMARANCE - Il rischio di dover razionare l’acqua in estate dovrebbe essere scampato. Il Comune di Pomarance e Asa hanno effettuato lavori per riorganizzare la rete idrica e ridurre gli sprechi che l’avevano resa un colabrodo.
«Ovviamente non siamo ancora nelle migliori condizioni – spiega il sindaco Loris Martignoni –, ma possiamo dire di aver fatto molto per migliorare la situazione generale». Merito di una serie d’interventi realizzati negli ultimi mesi. Ma anche delle piogge che, se non abbondanti, sono comunque servite per agevolare il compito dei tecnici.
«L’anno scorso il fiume Cecina, di questi tempi, era completamente fermo – sostiene Martignoni –, mentre adesso scorre in maniera decisa. Tanto che stiamo riempiendo il laghetto Lai che in inverno si era svuotato d’acqua a causa della siccità. L’altro invaso privato, ma di cui Asa ha la concessione, quello di Madonna Olli, è pieno per tre quarti e verificheremo in seguito se dovremo aumentarne la scorta idrica».
Fondamentali sono stati il ripristino della sorgente della Carlina e le numerose riparazioni delle perdite.
«È stato il lavoro degli ultimi tre anni – dice il sindaco – che ha permesso di far scendere l’impiego di risorsa idrica da 1.600 metri cubi d’acqua al giorno a 1.100. Ora ci sono meno perdite, meno consumi e un miglior funzionamento». Anche le frazioni sono interessate.
«A San Dalmazio, per esempio, è in corso la risistemazione della sorgente e il posizionamento di un grosso filtro – spiega – A Serrazzano e Lustignano, invece, è in corso un’opera per il sistema d’immagazzinamento dell’acqua e di eliminazione delle perdite».
E aggiunge: «La sorgente del monte Carlina è stata decisiva. Al pari dei lavori per ripristinare il flusso del Cecina che daranno benefici all’invaso di Puretta, migliorando la situazione complessiva della Valdicecina».
E sulla Carlina sottolinea: «Pomarance è stato il primo Comune ad abbattere le percentuali d’arsenico da sempre state presenti nella sorgente».
Interventi realizzati da Asa in un contesto non semplice, visto l’impegno del gestore per la realizzazione di un impianto per il boro in un’altra zona di competenza che sta impegnando le risorse di tutta l’area.
Da "il Tirreno" di Domenica 17 giugno 2012

giovedì 14 giugno 2012

Riapre la piscina geotermica, sconti anche per i residenti

POMARANCE - Riapre la piscina geotermica di Larderello dopo due anni e mezzo di chiusura e manutenzioni straordinarie da 600mila euro investiti da Enel. 
Piano piano il villaggio Michelucci riacquista tutti i suoi pezzi più pregiati. Ora manca solo lo chalet del tennis, su cui si continua a giocare, ma che sarà oggetto di ristrutturazione nel 2013. 
Il taglio del nastro è previsto per sabato alle 16. Mentre gli orari e il prezzo dei biglietti d’ingresso dal momento dell’apertura al pubblico sono in via di definizione. Ci saranno sconti per i residenti dei comuni gestori e ulteriori sconti per anziani, studenti e disabili. I lavori degli ultimi mesi hanno riguardato l’impiantistica e l’adeguamento alla legge regionale in fatto di piscine pubbliche. 
Ora che l’opera è conclusa, Larderello ha di nuovo a disposizione una struttura con acqua calda sui 26, 27 gradi. Ma che può anche essere portata a 32°, specie, ovviamente, in inverno per un ambiente suggestivo. «Immaginate una bella nevicata – dice il sindaco Loris Martignoni – e, all’interno della piscina, tutti a fare il bagno tranquillamente». La struttura è chiusa, infatti, ma è delimitata da vetrate che possono essere rimosse. In estate, quindi, sarà possibile usufruire della terrazza per prendere il sole. L’impianto è composto da due vache: una piccola per i bambini, una grande a sei corsie per i grandi. 
I quattro comuni geotermici (il capofila Pomarance, Monterotondo, Castelnuovo e Monteverdi) hanno firmato una convenzione con la quale parteciperanno alla gestione associata. Il gestore, invece, sarà un’associazione temporanea d’impresa (Ati) composta da due cooperative locali (Larderello Mare e Ciclas) che era il titolare del contratto prima dello stop all’utilizzo. L’Ati ha ancora dieci mesi di contratto e al termine di questo periodo la gestione della piscina sarà messa a bando di gara. 
«Con la riapertura della piscina – riprende Martignoni – avremo un ampliamento dei servizi per le scuole e per il sociale. Ma anche per il turismo. Ci saranno corsi di acquaticità per studenti, ma anche per gli anziani e i disabili. Senza contare l’attività sportiva dei residenti e l’opportunità per i turisti che vorranno soggiornare nel nostro territorio». 
Larderello è in fase di sviluppo, visto che sono stati eseguiti lavori di rifacimento delle fognature, del sistema di depurazione, dell’illuminazione e al drenaggio per la stabilità del terreno, oltre alla sistemazione dei ponti.
Da " Il Tirreno" di Mercoledì 13 Giugno 2012