domenica 17 giugno 2012

Scongiurato il rischio siccità a regime i rubinetti di Pomarance

Riorganizzata la rete idrica e ridotti gli sprechi, il bilancio al termine di tre anni di lavori Martignoni: «Possiamo dire di aver fatto molto per migliorare la situazione generale»
POMARANCE - Il rischio di dover razionare l’acqua in estate dovrebbe essere scampato. Il Comune di Pomarance e Asa hanno effettuato lavori per riorganizzare la rete idrica e ridurre gli sprechi che l’avevano resa un colabrodo.
«Ovviamente non siamo ancora nelle migliori condizioni – spiega il sindaco Loris Martignoni –, ma possiamo dire di aver fatto molto per migliorare la situazione generale». Merito di una serie d’interventi realizzati negli ultimi mesi. Ma anche delle piogge che, se non abbondanti, sono comunque servite per agevolare il compito dei tecnici.
«L’anno scorso il fiume Cecina, di questi tempi, era completamente fermo – sostiene Martignoni –, mentre adesso scorre in maniera decisa. Tanto che stiamo riempiendo il laghetto Lai che in inverno si era svuotato d’acqua a causa della siccità. L’altro invaso privato, ma di cui Asa ha la concessione, quello di Madonna Olli, è pieno per tre quarti e verificheremo in seguito se dovremo aumentarne la scorta idrica».
Fondamentali sono stati il ripristino della sorgente della Carlina e le numerose riparazioni delle perdite.
«È stato il lavoro degli ultimi tre anni – dice il sindaco – che ha permesso di far scendere l’impiego di risorsa idrica da 1.600 metri cubi d’acqua al giorno a 1.100. Ora ci sono meno perdite, meno consumi e un miglior funzionamento». Anche le frazioni sono interessate.
«A San Dalmazio, per esempio, è in corso la risistemazione della sorgente e il posizionamento di un grosso filtro – spiega – A Serrazzano e Lustignano, invece, è in corso un’opera per il sistema d’immagazzinamento dell’acqua e di eliminazione delle perdite».
E aggiunge: «La sorgente del monte Carlina è stata decisiva. Al pari dei lavori per ripristinare il flusso del Cecina che daranno benefici all’invaso di Puretta, migliorando la situazione complessiva della Valdicecina».
E sulla Carlina sottolinea: «Pomarance è stato il primo Comune ad abbattere le percentuali d’arsenico da sempre state presenti nella sorgente».
Interventi realizzati da Asa in un contesto non semplice, visto l’impegno del gestore per la realizzazione di un impianto per il boro in un’altra zona di competenza che sta impegnando le risorse di tutta l’area.
Da "il Tirreno" di Domenica 17 giugno 2012

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