domenica 27 marzo 2011

Sanità, Pomarance chiede e delibera la zona disagiata

POMARANCE. La richiesta diventa delibera di consiglio. Che vuol dire che il Comune di Pomarance ufficialmente chiede alla Asl il riconoscimento della zona disagiata per tutto il territorio comunale. «Questo atto va finalmente ad equiparare i nostri medici, anche se con molti anni di ritardo, ad altri medici che prestano servizio in zone con le stesse caratteristiche della nostra, cioè con molti abitanti che risiedono nei piccoli borghi senza servizi di trasporto, molto distanti dal capoluogo», fa presente Loriano Fidanzi, consigliere di maggioranza con delega alla sanità. Ora la delibera sarà valutata dal comitato aziendale Asl e dopo potrà essere applicata.
«Sono soddisfatto che finalmente si sia riusciti ad colmare un ritardo inaccettabile come amministrazione - continua - Inoltre ricordo che già il comune di Castelnuovo ha approvato analoga delibera e mi risulta che farà lo stesso entro la fine del mese anche Montecatini».

Da "Il Tirreno" di Domenica 27 Marzo 2011


venerdì 25 marzo 2011

Teleriscaldamento - Ges

Dieci voti a favore per la Geo Energy da Srl a Spa

La GEO ENERGY Service, cioè la società interamente di proprietà comunale che gestisce il servizio di teleriscaldamento a Pomarance e più nota come Ges,va verso l'ingresso dei privati e dei comuni dell'area geotermica nella compagine sociale.
Il tutto attraverso una possibile trasformazione da società a responsabilità limitata a società per azioni.
Questo l'indirizzo espresso dal consiglio comunale di Pomarance con dieci voti a favore (tutto il gruppo di maggioranza) e cinque contrari. L'ingresso di altri soggetti, pubblici o privati, è la strada più percorribile per far rimanere sul territorio la gestione di un servizio, quello di teleriscaldamento, molto rilevante dal lato economico, visto che solo a Pomarance la Ges fattura oltre tre milioni di euro. C'è poi l'alternativa di una gara ad evidenza pubblica ma in questo caso non è detto che sia Ges a vincere l'appalto.
«Le normative ci impongono di trovare soluzioni diverse rispetto alla situazione attuale — dice il sindaco di Pomarance, Loris Martignoni

«E' bene puntualizzare che qui non stiamo parlando della svendita di un patrimonio pubblico
ma dell'aspetto gestionale di un servizio — riprende Martignoni — visto che gli impianti, qualunque sia il futuro di Ges, rimarrebbero saldamente di proprietà pubblica.
Gli ingressi di altri soggetti, pubblici e privati, però consentirebbe all'azienda di lavorare anche fuori da Pomarance e di aumentare così le proprie capacità».

Questo il probabile futuro. Il presente, intanto, parla di una ricapitalizzazione di oltre 65mila euro già ratificata e che rende la Ges ancora più solida.

Da "La Nazione" di Venerdì 25 Marzo 2011


martedì 15 marzo 2011

«Nessuna volontà di privatizzare Ges solo voglia di garantire un futuro»

Pomarance, il sindaco spiega la vicenda della società del teleriscaldamento

POMARANCE. «Nessuno di noi vuole privatizzare la società del teleriscaldamento, ma sicuramente dobbiamo muoverci nei termini di legge e in base a questi prepararci a dare un futuro all’azienda».
Il primo cittadino di Pomarance, Loris Martignoni, respinge al mittente l’allarme di chi vuole l’amministrazione pomarancina favorevole alla vendita della Ges.
Scorre l’articolo 23 del decreto legge 112 del 2008 il sindaco: «La normativa parla chiaro, entro il 31 dicembre 2011 questo tipo di società che offre un servizio pubblico a rilevanza economica ha due strade da percorrere se vuole continuare a vivere: o si cede il 40% a una società privata con gara a evidenza pubblica, oppure si fa una gara pubblica aperta al mercato per l’azienda in toto». Martignoni fa la cornice. Non nega che «siamo pronti a fermarci se ci verranno date proroghe, ovviamente tutto entro i termini di legge», sottolinea. Precisa che la giunta è orientata - «solo orientata», dice - sulla prima ipotesi «e ci stiamo muovendo su precise indicazioni di tecnici». E’ proprio su precisa delibera di consiglio che viene dato mandato alla Ges di esplorare tutte le strade possibili. Poi la questione tornerà a Palazzo, e sarà il consiglio a decidere. «Si tratta di una società importante per il Comune, che sta portando avanti investimenti per 4 milioni. In questo anno e mezzo siamo riusciti a ridurre il gap tra debiti e entrate strutturate a 800mila euro. Ora bisogna fare i conti con la legge e dobbiamo farci trovare preparati. Nessun allarmismo. A breve le assemblee con i cittadini».

Da "Il Tirreno" di Martedì 15 Marzo 2011