domenica 26 febbraio 2012

SBLOCCATI I FONDI GEOTERMICI

Teleriscaldamento, parcheggio e strade




POMARANCE - Dieci milioni sbloccati derivanti dalla geotermia. Che permettono a Pomarance di portare a compimento diversi progetti per il territorio.
Non tutti i soldi andranno al Comune della Valdicecina. Si tratta infatti delle royalties derivanti dalla produzione geotermica in Toscana per gli anni 2009 e 2010 che hanno ricevuto il via libera all'utilizzo dalla Regione durante il tavolo geotermico che si è svolto a Pomarance e a cui hanno partecipato il funzionario della Regione Edo Bernini, in sostituzione dell'assessore Anna Rita Bramerini, l'assessore provinciale all'ambiente Valter Picchi, esponenti delle Province di Pisa, Siena e Grosseto, 15 Comuni e tre Unioni dei Comuni.
Pomarance, quindi, potrà completare il progetto di teleriscaldamento di Lardello, il primo lotto di lavori per la realizzazione del parcheggio nel Piazzone e numerose operazioni sulla viabilità minore, alcuni dei quali sono già stati assegnati e partiranno a breve. Quest'ultimo intervento prevede un investimento intorno al mezzo milione di euro.
«E' un bel passo avanti – spiega il sindaco Loris Martignoni – perché avevamo bisogno di quei soldi per dare slancio a una serie d'interventi di miglioramento. Anche nell'ottica di un incremento dell'offerta turistica e dell'afflusso di visitatori dall'Italia e dall'estero».
E' proprio in questa direzione andranno gli interventi previsti con i fondi della geotermia per il 2011.
Entro maggio le varie istituzioni dovranno presentare i progetti, per il cui vaglio e gestione ha assunto un ruolo particolare Cosvig. Pomarance ha intenzione di realizzare una lunga lista.
Si comincia con un'operazione di area vasta che coinvolge anche Castelnuovo, Monteverdi, Montecatini e la Provincia e sarà indirizzato verso la cura della viabilità di strade come la 329, la 439 e la provinciale di San Dalmazio.
Poi ce ne sarà un altro che comprende anche Monterotondo, e punta alla riqualificazione borghi o luoghi d'interesse turistico come il Belvedere di Libbiano o migliorare l'accesso agli agriturismi e a rifare la cartellonistica.
E poi un intervento nel Parco naturalistico di Monterufoli per una ippovia che dalla via Francigena raggiunga il mare.
Da "Il Tirreno" di Domenica 26 Febbraio 2012

Riapre i battenti la piscina di Larderello

ANNUNCIA IL SINDACO: «PRIMO IMPIANTO IN TOSCANA A NORMA DI LEGGE»
«Acqua calda con l’energia geotermica»
POMARANCE - «TRA CIRCA un mese e mezzo la piscina di Larderello potrà riaprire i battenti». Ad annunciarlo è il sindaco di Pomarance Loris Martignoni.
Dopo due anni e mezzo di chiusura quindi l’impianto, situato all’interno dell’ormai ex villaggio industriale, potrà di nuovo tornare ad ospitare gli appassionati di nuoto. Nel 2009 lo stop fu dovuto all’impossibilità di effettuare alcuni inderogabili lavori di ristrutturazione. Da quando però gran parte del patrimonio, che un tempo apparteneva ad Enel, è passato al Comune di Pomarance si è aperto un nuovo fronte che punta al rilancio dell’ex villaggio industriale e che non a caso di chiama “Vivere Larderello”.
In questo progetto ci sta la vendita delle case ma anche la ristrutturazione degli impianti sportivi, compresa la piscina, che ha comportato per il Comune di Pomarance un investimento di oltre mezzo milione di euro e che insieme al campo sportivo ha rappresentato un po’ una priorità per il Comune nell’ambito dell’impiantistica sportiva.
«Sarà la prima in Toscana a rispettare pienamente le nuove disposizioni regionali in materia di piscine — riprende il sindaco Martignoni — che puntano soprattutto alla tutela della salute.
L’impianto sarà fornito di un sistema di monitoraggio continua dell’acqua, di un registro dei prodotti utilizzati, mentre il filtraggio completo si compirà una volta ogni sei ore». Un impianto all’avanguardia quindi, che sarà riscaldato, comprese le due vasche (una olimpionica e l’altra per ragazzi), da energia geotermica. Completamente nuovo anche l’impianto di areazione (entrambe le vasche sono coperte).
In una prima fase la piscina di Larderello sarà gestita dell’associazione temporanea di impresa che era già titolare dell’appalto prima della chiusura. In una seconda fase però è intenzione dell’amministrazione comunale indire un apposito bando per individuare un gestore.
«Questo impianto naturalmente è sovradimensionato per Larderello e in generale per il Comune di Pomarance — dice ancora Martignoni — per questo puntiamo a farlo diventare un punto di riferimento per un territorio ben più vasto del nostro».
Da "La Nazione" di Domenica 26 Febbraio 2012

domenica 19 febbraio 2012

Scl, fotovoltaico e assunzioni L’azienda marcia a pieno ritmo

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Alla discarica di Bulera l’Enel ha avviato l’iter per collegare i pannelli di silicio alla rete elettrica Almeno 5 posti di lavoro in vista, altri arriveranno con l’avvio della produzione di stannato di zinco

POMARANCE Corre lungo un cavo dell’elettricità la nuova vita della discarica di Bulera. La parte dismessa e chiusa è destinata a restare un sito produttivo, con una copertura in pannelli fotovoltaici.
A dare il segno che i tempi per l’accensione dell’impianto sono maturi è la richiesta di Enel Distribuzione per la costruzione di un elettrodotto per «soddisfare la richiesta di allacciamento avanzata dalla Società Chimica Larderello in via discarica di Bulera, per un impianto di produzione da fonte solare».
Una prima tappa del protocollo d’intesa, che ha segnato la svolta nella gestione della Società del 2010, si chiude in positivo. Così come lo scorso anno, che è stato archiviato con un fatturato nell’ordine dei 30 milioni di euro.
Il tutto nel segno del piano di rilancio da 13 milioni di euro. Investimenti che stanno portando nuova linfa e prospettive all’azienda. Al punto che la proprietà conferma l’impegno nei prossimi mesi ad aprire i cancelli a nuovi assunti. È quanto riferisce la responsabile della camera del lavoro di Volterra Sonia Antoni: «La direzione ci ha presentato un programma di investimenti e di nuove assunzioni, almeno 5 persone. Un numero da non sottovalutare visto lo scenario generale di crisi». Che aggiunge: «Già adesso alcune postazioni sono in sofferenza e si fanno parecchi straordinari».
Un colpo d’acceleratore arriverà con il trasloco a Larderello delle produzioni inglesi. La Scl, infatti, ha inglobato la storica società inglese Joseph Story, leader nella produzione dello stannato di zinco. E il piano prevede di chiudere lo stabilimento oltremanica. Un passaggio a cui si accompagnano nuove assunzioni di manodopera, personale qualificato, ricercatori e giovani laureati.
Attualmente Scl è l’unico produttore europeo di specialità a base di boro, che trovano applicazione in svariati settori, dal chimico al farmaceutico, dal nucleare all’elettronico. La società vende i propri prodotti in tutto il mondo, distribuendoli in oltre 50 Paesi. Una settantina i dipendenti, di cui 50 a Larderello. Uffici a Milano e sedi commerciali negli Stati Uniti, in Germania e nella Repubblica Popolare Cinese. Dei 13 milioni del piano industriale 5 sono per migliorare l’impianto della discarica: un milione e mezzo per il trattamento del percolato con un impianto specifico e 3,5 milioni per il “capping" del sito. I restanti 8 milioni, invece, sono tutti per l’area industriale e comprendono il regolamento Reach, la cui applicazione richiede un investimento di 1,5 milioni di euro, il rinnovo degli impianti (2 milioni), l'espansione della capacità produttiva (un milione), l'ampliamento della rete commerciale (un milione e mezzo di euro) e il lancio di nuovi prodotti con una quota di 2 milioni di euro.

Da "Il Tirreno" di Domenica 19 Febbraio 2012

Centrale a biomasse in Provincia un nuovo progetto 

Biomassa
POMARANCE Molino di Terra Rossa. La località potrebbe presto prestare il nome alla centrale a biomasse che la mantovana Società Agricola Solare ha intenzione di realizzare in terreni di sua proprietà nella località pomarancina.
Un impianto che sfiora il megawatt di potenza elettrica e per il quale è già stata avanzata la richiesta di autorizzazione alla Provincia di Pisa.
Per la legge la centrale che rientra tra quelle alimentate da fonti rinnovabili è soggetta ad autorizzazione unica. E la Provincia lo scorso 2 febbraio ha dato il via al procedimento che entro novanta giorni si dovrà concludere con un pronunciamento della conferenza dei servizi. La conferenza è fissata per il 27 marzo, ma entro il 20 gli enti chiamati al tavolo tra cui il Comune dovranno presentare il proprio parere.
In Comune si studiano le carte, anche se di progetti definitivi non ce ne sono per adesso. «Si tratta di valutare il progetto anche rispetto a quanto previsto dal nostro regolamento urbanistico – dice il sindaco Loris Martignoni –.
Ad oggi la normativa consente l’installazione di centrali nel fondovalle del Cecina e in altri luoghi ma a condizione che contribuiscano al teleriscaldamento».
Da "Il Tirreno" di Domenica 19 Febbraio 2012

mercoledì 15 febbraio 2012

Al campo sportivo 150mila euro

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Spogliatoi più ampi e altri nuovi locali

 

 

DOPO la ristrutturazione della tribuna dello stadio comunale, ora ecco 150.000 euro anche per rendere più funzionale il campo sportivo di via Garibaldi.
Il Comune di Pomarance continua ad investire nell’impiantistica sportiva con l’obiettivo di aumentare la qualità delle strutture esistenti. In via Garibaldi l’intervento riguarderà la struttura in prefabbricato che attualmente ospita gli spogliatoi e altri locali di servizio al campo sportivo.
«Avremo spogliatoi più ampi e servizi igienici a norma — spiega l’assessore allo sport, Leonardo Fedeli — d’altronde questo intervento era necessario, visto che la struttura esistente è ormai vetusta e non più adatta ad ospitare la grande attività che viene svolta presso il campo sportivo di via Garibaldi”.
Su questo impianto infatti gravitano tutte le formazioni giovani dell’Usd Pomarance, la prima squadra per gli allenamenti e gli amatori. La giunta ha recentemente approvato il progetto definitivo e perciò per settembre la nuova struttura dovrebbe essere pronta per l’utilizzo. Come dicevamo in apertura, questo intervento è solo l’ultimo di una serie che il Comune di Pomarance ha già fatto allo stadio ma anche a Serrazzano e Larderello, con l’obiettivo di diventare un polo per il “turismo sportivo».
«Abbiamo le potenzialità e le caratteristiche per poter ospitare i ritiri delle squadre professionistiche in estate — riprende l’assessore Federli — è un progetto a cui stiamo lavorando».

da "La Nazione" di Mercoledì 15 Febbraio 2012

venerdì 10 febbraio 2012

Centrale eolica con 5 torri ma il Comune dice no

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Dopo l’ennesima bocciatura, Enel ripropone il quarto progetto in versione ridotta «Invece di fare interventi per la manutenzione, così vengono spesi i nostri soldi»


POMARANCE E quattro. Enel Green Power non demorde e presenta l’ennesimo progetto di maxi torri eoliche, questa volta 5, sempre su Poggio Canneto, al confine tra Pomarance e Monteverdi.
Dopo almeno tre anni di bocciature da parte della Regione, ritiri delle proposte, insurrezioni di intere frazioni, battaglie politiche per ragioni paesaggistiche, ecco che l’azienda torna alla carica. Sollevando, da subito, gli umori della politica locale.
«Ormai abbiamo perso il conto rispetto a quante volte Enel ha presentato e ridotto questo progetto», un po’ di ironia da parte della Federazione delle liste civiche “Insieme per Cambiare”. «Ricordiamo ai cittadini, ed in particolare agli utenti del servizio elettrico rimasti coinvolti nei numerosi blackout a causa della neve, come vengono impiegati i soldi delle nostre bollette.
Invece di fare i dovuti interventi di manutenzione e di miglioramento delle linee elettriche, che stanno in piedi per miracolo, si pagano decine di ingegneri e consulenti per realizzare progetti inutili,
che se verranno realizzati costeranno ingenti somme alla collettività per gli incentivi e non garantiranno produzione affidabile di energia elettrica», tuonano gli oppositori al progetto.
Per Pomarance è il capogruppo Loriano Fidanzi a puntare i piedi: «Nel programma elettorale abbiamo scritto che Pomarance è contrario a progetti eolici e lo rispetteremo». Un passo indietro. All’origine dovevano essere 9 le maxi torri solo su Monteverdi. Poi, sempre nel 2008 le pale lievitarono a 15 pure nel territorio di Pomarance. Dopo bocciature varie e ostacoli, Enel Green Power nel 2011 ci riprova, questa volta con sette torri, sempre tra il Monte Canneto e il vicino Poggio Ricciardo, davanti alla frazione di Lustignano. Nuova proposta, a cui fece eco un altro niet.
«Ci stupiamo di questa insistenza e ce ne domandiamo i motivi – si chiedono da Pomarance, Monteverdi e Montescudaio –. Se Enel deve recuperare dei soldi, incautamente anticipati al Comune di Monteverdi, farebbe bene ad affidarsi ad una agenzia di recupero crediti».
E concludono: «Ribadiamo la nostra contrarietà a qualunque progetto di maxi eolico sul Poggio Canneto, di fronte al borgo di Lustignano, in una zona di grande rilevanza paesaggistica, interessata da frane e a pochi metri da un’area protetta inserita nella rete “Natura 2000” e formuleremo le nostre osservazioni contrarie a questo progetto come in passato».

Da "Il Tirreno" di Venerdì 10 Febbraio 2012

domenica 5 febbraio 2012

Buio digitale, domani si monta il ripetitore

TV DIGITALE

POMARANCE Il buio digitale per quasi 400 pomarancini sembra, finalmente, essere alla fine.
Dopo lo switch off di novembre e oltre due mesi di canali tv obbligati - solo quelli Rai - ecco che l’appello del sindaco Loris Martignoni fa centro. E da domani il Comune riuscirà a montare l’atteso ripetitore di Montecerboli. «Ringrazio la Regione e l’Uncem che ci sono sempre state vicine in questa fase delicata in cui dal Ministero non arrivavano notizie e il problema del buio digitale non accennava a trovare soluzione», commenta a caldo il primo cittadino.
Ecco che la ricetta, per Pomarance e per gli altri 39 comuni toscani dove ancora persistono difficoltà, salta fuori all’interno della riunione convocata ieri mattina fra i rappresentanti del Ministero dello sviluppo economico dipartimento comunicazione, delle emittenti nazionali private (Mediaset e La 7) e della sala operativa per lo switch off per il passaggio al digitale terrestre di Regione Toscana e Uncem Toscana, svoltosi nella sede di Uncem, in via Cavour 15, a Firenze.
Tra i comuni interessati anche quello di Pomarance, appunto. Che aveva evidenziato alla sala operativa diversi problemi di ricezione del segnale nel passaggio al digitale terrestre, con numerosi disagi per la cittadinanza. Scopo dell'incontro era quello di garantire ai comuni di esercitare le concessioni ottenute dal ministero per la ripetizione dei segnali delle emittenti nazionali nel proprio territorio, cercando di sostenere il minor costo possibile per l'adeguamento degli impianti (costo che grava sui comuni, che a loro volta sono finanziati per l'85% dalla Regione).
«Monteremo e accenderemo il ripetitore, poi si vedrà quello che succede. Ricordo che abbiamo l’autorizzazione direttamente del Ministero», sottolinea Martignoni. La soluzione che è emersa a Firenze, dopo una discussione costruttiva e serena fra gli intervenuti, soddisfa il requisito richiesto dalla sala operativa: in sostanza, grazie a consultazioni preliminari fra ispettorato regionale del Ministero e tecnici delle emittenti nazionali, verranno fornite ai comuni autorizzazioni che prevedono il costo minimo indispensabile e l'attivazione delle trasmissioni in tempi brevissimi, senza coinvolgere le reti delle emittenti nazionali.

Da "Il Tirreno" di Domenica 5 Febbraio 2012

mercoledì 1 febbraio 2012

«Solvay, no a soluzioni preconfezionate»

Sol mar

POMARANCE «Speriamo di poter cominciare una discussione seria sulla rivisitazione del rapporto tra la Solvay e la Valdicecina.
Se avessimo l'impressione che si tratta di una situazione già decisa saremmo costretti a intraprendere le nostre strade«. Così Loris Martignoni, sindaco di Pomarance, sull'incontro che avverrà in Regione il 6 febbraio tra i Comuni di Castelnuovo, Pomarance, Volterra, Montecatini Valdicecina, Cecina, Rosignano e Montescudaio, le Province di Pisa e Livorno, Atisale, Solvay, la stessa Unione e gli assessori regionali Anna Rita Bramerini e Gianfranco Simoncini.
Il famoso tavolo sul caso Solvay, preceduto da una riunione fra Bramerini e il sindaco di Montescudaio Aurelio Pellegrini. «In questa occasione - dicono dalla Regione Toscana - il sindaco ha ribadito che non c'è alcun “no” pregiudiziale al progetto Hydro-s, la realizzazione di un invaso da circa 2,2 milioni di metri cubi nei cavi dei gorilli della Steccaia per stoccare acqua proveniente dalle piene del fiume Cecina e riutilizzarla ai fini industriali, riducendo il prelievo dalle falde. Pellegrini ha chiesto che Solvay ceda di nuovo all'uso pubblico il pozzo 21 che si trova nella zona di Casegiusti, così che possa essere messo a servizio del gestore del servizio idrico integrato per integrare l'approvvigionamento idrico dei comuni della valle del Cecina».
Martignoni, conclude: «Solvay deve avere il quadro esatto della situazione per poter effettuare investimenti sostenibili rispetto al mercato. E il territorio deve avere garanzie su cui non si transige».

Da "Il Tirreno" di Mercoledì 1 Febbraio 2012