venerdì 10 febbraio 2012

Centrale eolica con 5 torri ma il Comune dice no

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Dopo l’ennesima bocciatura, Enel ripropone il quarto progetto in versione ridotta «Invece di fare interventi per la manutenzione, così vengono spesi i nostri soldi»


POMARANCE E quattro. Enel Green Power non demorde e presenta l’ennesimo progetto di maxi torri eoliche, questa volta 5, sempre su Poggio Canneto, al confine tra Pomarance e Monteverdi.
Dopo almeno tre anni di bocciature da parte della Regione, ritiri delle proposte, insurrezioni di intere frazioni, battaglie politiche per ragioni paesaggistiche, ecco che l’azienda torna alla carica. Sollevando, da subito, gli umori della politica locale.
«Ormai abbiamo perso il conto rispetto a quante volte Enel ha presentato e ridotto questo progetto», un po’ di ironia da parte della Federazione delle liste civiche “Insieme per Cambiare”. «Ricordiamo ai cittadini, ed in particolare agli utenti del servizio elettrico rimasti coinvolti nei numerosi blackout a causa della neve, come vengono impiegati i soldi delle nostre bollette.
Invece di fare i dovuti interventi di manutenzione e di miglioramento delle linee elettriche, che stanno in piedi per miracolo, si pagano decine di ingegneri e consulenti per realizzare progetti inutili,
che se verranno realizzati costeranno ingenti somme alla collettività per gli incentivi e non garantiranno produzione affidabile di energia elettrica», tuonano gli oppositori al progetto.
Per Pomarance è il capogruppo Loriano Fidanzi a puntare i piedi: «Nel programma elettorale abbiamo scritto che Pomarance è contrario a progetti eolici e lo rispetteremo». Un passo indietro. All’origine dovevano essere 9 le maxi torri solo su Monteverdi. Poi, sempre nel 2008 le pale lievitarono a 15 pure nel territorio di Pomarance. Dopo bocciature varie e ostacoli, Enel Green Power nel 2011 ci riprova, questa volta con sette torri, sempre tra il Monte Canneto e il vicino Poggio Ricciardo, davanti alla frazione di Lustignano. Nuova proposta, a cui fece eco un altro niet.
«Ci stupiamo di questa insistenza e ce ne domandiamo i motivi – si chiedono da Pomarance, Monteverdi e Montescudaio –. Se Enel deve recuperare dei soldi, incautamente anticipati al Comune di Monteverdi, farebbe bene ad affidarsi ad una agenzia di recupero crediti».
E concludono: «Ribadiamo la nostra contrarietà a qualunque progetto di maxi eolico sul Poggio Canneto, di fronte al borgo di Lustignano, in una zona di grande rilevanza paesaggistica, interessata da frane e a pochi metri da un’area protetta inserita nella rete “Natura 2000” e formuleremo le nostre osservazioni contrarie a questo progetto come in passato».

Da "Il Tirreno" di Venerdì 10 Febbraio 2012

1 commento:

  1. Allora bruciamo ancora petrolio, carbone e metano per produrre energia oppure perché no torniamo al nucleare cosa importa se il dilagare dei tumori e l'effetto serra si abbatteranno come scuri sui nostri figli l'importante è che alla fine il bellissimo borgo di Lustignano sarà salvo. Che Gente.......

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