domenica 19 febbraio 2012

Scl, fotovoltaico e assunzioni L’azienda marcia a pieno ritmo

2125

Alla discarica di Bulera l’Enel ha avviato l’iter per collegare i pannelli di silicio alla rete elettrica Almeno 5 posti di lavoro in vista, altri arriveranno con l’avvio della produzione di stannato di zinco

POMARANCE Corre lungo un cavo dell’elettricità la nuova vita della discarica di Bulera. La parte dismessa e chiusa è destinata a restare un sito produttivo, con una copertura in pannelli fotovoltaici.
A dare il segno che i tempi per l’accensione dell’impianto sono maturi è la richiesta di Enel Distribuzione per la costruzione di un elettrodotto per «soddisfare la richiesta di allacciamento avanzata dalla Società Chimica Larderello in via discarica di Bulera, per un impianto di produzione da fonte solare».
Una prima tappa del protocollo d’intesa, che ha segnato la svolta nella gestione della Società del 2010, si chiude in positivo. Così come lo scorso anno, che è stato archiviato con un fatturato nell’ordine dei 30 milioni di euro.
Il tutto nel segno del piano di rilancio da 13 milioni di euro. Investimenti che stanno portando nuova linfa e prospettive all’azienda. Al punto che la proprietà conferma l’impegno nei prossimi mesi ad aprire i cancelli a nuovi assunti. È quanto riferisce la responsabile della camera del lavoro di Volterra Sonia Antoni: «La direzione ci ha presentato un programma di investimenti e di nuove assunzioni, almeno 5 persone. Un numero da non sottovalutare visto lo scenario generale di crisi». Che aggiunge: «Già adesso alcune postazioni sono in sofferenza e si fanno parecchi straordinari».
Un colpo d’acceleratore arriverà con il trasloco a Larderello delle produzioni inglesi. La Scl, infatti, ha inglobato la storica società inglese Joseph Story, leader nella produzione dello stannato di zinco. E il piano prevede di chiudere lo stabilimento oltremanica. Un passaggio a cui si accompagnano nuove assunzioni di manodopera, personale qualificato, ricercatori e giovani laureati.
Attualmente Scl è l’unico produttore europeo di specialità a base di boro, che trovano applicazione in svariati settori, dal chimico al farmaceutico, dal nucleare all’elettronico. La società vende i propri prodotti in tutto il mondo, distribuendoli in oltre 50 Paesi. Una settantina i dipendenti, di cui 50 a Larderello. Uffici a Milano e sedi commerciali negli Stati Uniti, in Germania e nella Repubblica Popolare Cinese. Dei 13 milioni del piano industriale 5 sono per migliorare l’impianto della discarica: un milione e mezzo per il trattamento del percolato con un impianto specifico e 3,5 milioni per il “capping" del sito. I restanti 8 milioni, invece, sono tutti per l’area industriale e comprendono il regolamento Reach, la cui applicazione richiede un investimento di 1,5 milioni di euro, il rinnovo degli impianti (2 milioni), l'espansione della capacità produttiva (un milione), l'ampliamento della rete commerciale (un milione e mezzo di euro) e il lancio di nuovi prodotti con una quota di 2 milioni di euro.

Da "Il Tirreno" di Domenica 19 Febbraio 2012

Nessun commento:

Posta un commento