mercoledì 1 febbraio 2012

«Solvay, no a soluzioni preconfezionate»

Sol mar

POMARANCE «Speriamo di poter cominciare una discussione seria sulla rivisitazione del rapporto tra la Solvay e la Valdicecina.
Se avessimo l'impressione che si tratta di una situazione già decisa saremmo costretti a intraprendere le nostre strade«. Così Loris Martignoni, sindaco di Pomarance, sull'incontro che avverrà in Regione il 6 febbraio tra i Comuni di Castelnuovo, Pomarance, Volterra, Montecatini Valdicecina, Cecina, Rosignano e Montescudaio, le Province di Pisa e Livorno, Atisale, Solvay, la stessa Unione e gli assessori regionali Anna Rita Bramerini e Gianfranco Simoncini.
Il famoso tavolo sul caso Solvay, preceduto da una riunione fra Bramerini e il sindaco di Montescudaio Aurelio Pellegrini. «In questa occasione - dicono dalla Regione Toscana - il sindaco ha ribadito che non c'è alcun “no” pregiudiziale al progetto Hydro-s, la realizzazione di un invaso da circa 2,2 milioni di metri cubi nei cavi dei gorilli della Steccaia per stoccare acqua proveniente dalle piene del fiume Cecina e riutilizzarla ai fini industriali, riducendo il prelievo dalle falde. Pellegrini ha chiesto che Solvay ceda di nuovo all'uso pubblico il pozzo 21 che si trova nella zona di Casegiusti, così che possa essere messo a servizio del gestore del servizio idrico integrato per integrare l'approvvigionamento idrico dei comuni della valle del Cecina».
Martignoni, conclude: «Solvay deve avere il quadro esatto della situazione per poter effettuare investimenti sostenibili rispetto al mercato. E il territorio deve avere garanzie su cui non si transige».

Da "Il Tirreno" di Mercoledì 1 Febbraio 2012

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