giovedì 21 marzo 2013

LA FIRMA DELL’ACCORDO - Fondi geotermici sulla viabilità dissestata

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POMARANCE - Nuova intesa tra il Comune di Pomarance, la Provincia di Pisa e il Consorzio per lo Sviluppo delle Aree Geotermiche (Co.Svi.G) per destinare i fondi della geotermia al risanamento di due strade provinciali danneggiate da ripetute frane. 

È stato firmato ieri mattina l’accordo che permetterà di agire sulla strada provinciale 319 del Passo di Bocca di Valle e sulla provinciale 27 di Montecastelli. 
«Si tratta di due direttrici importanti che da anni versano in condizioni di rovina – ha sottolineato il sindaco di Pomarance, Loris Martignoni - per cui un simile intervento si rende necessario. Lo sviluppo socio-economico a cui miriamo passa anche dalla messa in sicurezza delle infrastrutture». 
Queste, in sintesi, le motivazioni per cui il Comune di Pomarance, d’intesa con Co.Svi.G, ha deciso di destinare alla Provincia le risorse annuali derivanti dal “fondo geotermico”, per una somma di 2 milioni che serviranno a progettare ed attuare gli interventi sulla viabilità. Il consorzio potrà versare l’intero importo alla Provincia, e accelerare così l’inizio dei lavori, grazie al credito ricevuto dalla Cassa di Risparmio di Volterra. Per estinguere tale debito poi, il Comune di Pomarance si è impegnato a destinare ogni anno, per 5 anni o più, una quota del fondo geotermico alla banca. 
La firma tra il presidente della Provincia Andrea Pieroni e il sindaco è avvenuta alla presenza degli assessori provinciali Valter Picchi e Gabriele Santoni, dell’assessore comunale alla viabilità Leonardo Fedeli, del presidente e del direttore generale di Co.Svi.G Piero Ceccarelli e Sergio Chiacchiella. 
La convenzione costituisce il passo più recente di un protocollo di intesa firmato nel 2011. Ai Comuni della provincia di Pisa che ne fanno parte, ogni anno fino al 2024, arrivano circa 4,5 milioni di euro. 

Il presidente della Provincia ha voluto mettere in risalto l’importanza della sinergia, definendola «fondamentale, soprattutto in questa fase in cui le Province non hanno più le risorse per intervenire su una rete viaria così vasta».
 

Da "Il Tirreno" di Giovedì 21 Marzo 2013

sabato 16 marzo 2013

Valdicecina da scoprire

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 ESCURSIONI E FESTE: IL CARTELLONE




POMARANCE - Alla scoperta dell’Alta Valdicecina, il cartellone quest’anno cresce rispetto al passato. Non solo camminare, quindi. Ma vivere a pieno l’esperienza della natura e della cultura.
Sinergia, dunque, tra comuni dell’Unione Montana, il Consorzio turistico Volterra Valdicecina Valdera, il Centro educazione ambientale Alta Valdicecina, nondimeno la Provincia di Pisa e larga parte delle numerose associazioni presenti sul territorio che si occupano di ambiente e cultura: da gruppi teatrali a associazioni ambientalistiche, gastronomiche e quant’altro.
Da marzo a ottobre una gamma vasta di molteplici iniziative all’insegna della natura, lo sport, i musei e la storia. Nel calendario rientreranno alcuni tra i principali eventi del progetto“CamminaValDiCecina” promosso dall’Unione funzionale di salute mentale dell’Usl 5, al suo nono anno.
«La comunicazione sarà fondamentale – dice Roberta Vichi del Consorzio Turistico – sarà la presenza del programma attraverso un banner nel nuovo portale www.volterratur.it che sarà presentato a Pomarance in aprile; il programma cartaceo sarà poi ampliamente distribuito nelle fiere di settore, a tappeto negli uffici turistici territoriali e non solo anche nelle varie strutture ricettive».
Primi appuntamenti il 23 marzo “Conoscere le piante spontanee e apericena a Villa Giardino” un percorso intorno al colle di Volterra; il 13 aprile “sulle tracce del lupo e delle sue prede nella Foresta di Caselli” (info e prenotazioni obbligatorie per le attività d’escursione al numero 0588-86099).
«Il nostro era un turismo prevalentemente di “agriturismo” – dice Loris Martignoni, sindaco di Pomarance facendo una sorta di piccolo bilancio – adesso con l’aiuto del Consorzio stiamo facendo un lavoro importante di completamento, tre comuni si sono messi insieme per gestire le risorse museali, e inoltre grazie anche alla Provincia e all’Unione montana il turismo legato alle risorse naturali si concretizza nelle piena fruizione delle riserve naturali; c’è poi il turismo geotermico molto importante per noi; e il turismo sportivo, di passione, c’è infatti in incubazione il progetto per la creazione a Larderello di un città dello sport».

Da "Il Tirreno" di Domenica 16 Marzo 2013

giovedì 14 marzo 2013

Poste, forno, parrucchiere nei borghi si fa car sharing

Micc

Sempre più negozi chiudono: nei paesi ci si aiuta per commissioni e servizi
A Micciano l’osteria fa da bacheca pubblica anche per il medico, così a Libbiano
 

POMARANCE - Il medico sposta il giorno delle visite? Una telefonata al ristorante alimentari, la signora Anna mette l’avviso al bancone e tutti gli abitanti di Micciano sono avvertiti. Un po’ osteria, un po’ bacheca pubblica: l’unica bottega del paese diventa un punto di riferimento per ogni tipo di commissione e servizio.
Così a Libbiano e in tanti altri piccoli borghi dell’Alta Valdicecina chi va nel capoluogo con l’auto organizza veri e propri car sharing con i compaesani - si tratta soprattutto di persone anziane che spesso non hanno l’auto– che devono andare chi alla posta, chi in banca, chi a farsi i capelli. Solidarietà, spirito di comunità e un tocco di fantasia low cost: così si combatte lo spopolamento, la crisi del commercio che ha obbligato tante attività a chiudere e si mantengono in vita i paesi.
A Libbiano l’unico locale rimasto è il circolo Acli - “Osteria Cavalcanti”, lo gestisce una giovane coppia intraprendente, Francesco e Carmen Strulato, lui ingegnere, lei laureata in economia alla Bocconi, ma con passione e gusto per i fornelli. «Abbiamo deciso di andare controcorrente – spiegano Francesco e Carmen – limitare le spese inutili, lavorare insieme, quindi perché non prendere in gestione un ristorante? Oltre ad occuparci del circolo sopperiamo a qualche piccola necessità degli abitanti di Libbiano, che con tanto calore ci hanno accolti: dato che non conviene al forno portare il pane fino a qua, ogni mattina, giacché dobbiamo andare a Pomarance, passiamo dal fornaio e portiamo il pane ai libbianesi che ce l’hanno chiesto, e un altro oggetto molto richiesto, è il giornale».
Anche a Micciano l’unica bottega che sopravvive è il ristorante, e alimentari, “Osteria del borgo”, specialità di pesce, gestito dalla livornese Anna Aiello e dal marito Marcello. «Funzioniamo anche un po’ come bacheca pubblica - racconta Anna Aiello - se il medico sposta il giorno delle visite, ci chiama e mettiamo un cartello in negozio». E pure per chi deve recarsi alla posta, o in banca, o in qualsiasi altro ufficio: chi ha la patente e il mezzo mette a disposizione l’auto e si organizzano macchinate verso il capoluogo.
«Il pullman per andare c’è la mattina presto – spiega Anna Bolioli, abitante di Libbiano – e il ritorno è nel primo pomeriggio, qui le persone sono anziane per lo più ottanta, ottantacinque, anche novant’anni, per questo quando vengo a Pomarance, visto che ho la patente, mi fa piacere dare un passaggio a chi ha bisogno».
A Montecastelli Pisano, nel Castelnuovino, un metodo quasi identico viene utilizzato da un gruppo di signore per raggiungere il parrucchiere più vicino, a Castelnuovo . «Qui da noi manca tutto – racconta Lora Chiari - il pane ce lo portano da Radicondoli». Alla base di questo progressivo spopolamento di attività commerciali nei borghi c’è la crisi.
«Ci sono realtà che stanno scomparendo – spiega Giuseppina Spinelli, presidente del Centro Commerciale Naturale di Pomarance – noi, come associazione di negozi e artigiani che operano nel centro storico, cerchiamo di muoverci uniti per dare vita ad iniziative di vario tipo e ogni volta che l’occasione lo permette partecipiamo a bandi regionali e della camera di commercio per reperire risorse e promuovere le nostre attività, però le vendite, è un dato di fatto, stanno diminuendo». In Alta Val di Cecina, stando a dati recenti, oltre trenta negozi hanno cessato la loro attività nell’ultimo quadriennio.


Fondi pubblici all’associazione che porta pane e medicine

POMARANCE - Quotidianamente pensa a portare pane, medicinali e generi di prima necessità alla popolazione del borgo di Libbiano.
Si tratta dell’associazione Arcal, una realtà locale che per portare avanti la propria attività sociale viene aiutata dallo stesso comune di Pomarance, anche perché il paese è prevalentemente abitato da persone anziane con problemi di mobilità.
«Abbiamo sempre chiesto la collaborazione di associazioni sportive, sociali, culturali per la realizzazione di attività ed iniziative a esclusivo interesse della comunità – dicono dal Comune di Pomarance – e riteniamo che il ricorso alla collaborazione di queste realtà comporti risparmi di spesa e livelli di efficacia maggiori, sia rispetto alla realizzazione diretta da parte del Comune delle stesse attività, peraltro non proponibile per carenza di risorse, sia rispetto all’affidamento ad altri soggetti che, data la natura non economica dell’attività, dovrebbero trasferire sull’amministrazione tutti gli oneri sostenuti».
Così, nel corso dello scorso anno, l’amministrazione ha concesso all’associazione Arcal un contributo pari a 2450 euro.

Da "Il Tirreno" di Giovedì 14 Marzo 2013

martedì 12 marzo 2013

Lampo Green Gas, prima pietra

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 Al via il cantiere a Larderello, almeno un anno di lavori. Si creeranno quindici posti di lavoro


POMARANCE - L’area è recintata. Dà il senso del cantiere e della prospettiva che si lega all’insediamento della Lampo Green Gas.
Un investimento annunciato da tempo e che adesso inizia a prendere forma a Larderello. La società ha progettato la costruzione di uno stabilimento per la purificazione e il recupero dell’anidride carbonica ad uso alimentare e industriale. 
L’intervento, che insiste nella parte superiore del Pip, a fronte di un investimento di 8 milioni di euro promette di portare sul territorio una quindicina di posti di lavoro. Un punto fermo, dopo anni di attesa. Che è parte del disegno di un distretto geotermico specializzato, che si promette di recuperare e localizzare sul territorio quell’indotto di addetti a servizio della geotermia targata Enel.
Servirà almeno un anno prima della messa in marcia della Lampo Green Gas. In pratica, l’azienda recupererà le circa 70mila tonnellate di anidride carbonica in uscita dall’impianto Amis della centrale Valle del Secolo di Enel Green Power, ovvero ciò che risula in atmosfera dal processo che consente di ridurre del 95% le emissioni di mercurio e di circa il 70-80% quelle di idrogeno solforato, il composto responsabile del caratteristico sgradevole odore delle emissioni geotermiche.
Il sindaco di Pomarance Loris Martignoni prova a gettare lo sguardo in avanti: «In Toscana ci sono una trentina di Amis per cui l’operazione potrebbe essere replicabile, nel solco di sfruttare le possibilità che si accompagnano alla geotermia». Passa da Larderello l’asse occupazionale e produttivo e arriva al Pip di Pomarance, dove sono in corso i lavori per l’urbanizzazione delle aree. «Quest’ultimo sarà pronto prima dell’estate – dice Martignoni –. Ci sono già alcune aziende che si stanno interessando. Tra le altre un’azienda che vorrebbe sfruttare la disponibilità di vapore per l’essicazione del legname». 
Nel Pip di Larderello, nella parte bassa dell’area, s’insedierà una realtà della zona specializzata nell’industria e servizi, dall’Emilia Romagna arrivano trattamenti dei fanghi di perforazione e da Piombino una società di carpenteria. Inoltre, vicino alla zona degli insediamenti produttivi è sbarcata un’azienda di Civitavecchia che fa analisi metallografiche.
«Ha acquistato una palazzina in cui attrezzerà il laboratorio», dice il sindaco di Pomarance.
Qualche previsione e un bilancio indicativo il primo cittadino pomarancino prova a farli. «Enel ha assunto centotrenta ragazzi per dare nuova linfa al turn-over nell’ambito dei nove Comuni geotermici tra il 2009 e il 2013 – sostiene Martignoni –. Lampo Green Gas metterà al lavoro una quindicina di persone, di cui cinque indiretti nell’ambito delle manutenzioni, e le altre rrealtà che arriveranno nel Pip di Larderello porteranno circa sessanta posti di lavoro. Si tratta di imprese che prima erano itineranti sul territorio. 
Auspichiamo che lavorino con manodopera del luogo e che portino ricchezza».

 

Poste chiuse, più corse del bus

2688Larderello, il Comune di Pomarance corre ai ripari per alleviare i disagi


  
LARDERELLO - Bus navetta, più corse per far fronte ai disagi dovuti alla chiusura dell’ufficio postale di Larderello. Passano da due a tre le corse settimanali in direzione Montecerboli, andata e ritorno: il lunedì, mercoledì e venerdì.
A disporlo è l’Unione montana dell’Alta Valdicecina, che fino a giugno rafforza il servizio di prossimità stipulato in convenzione con l’Autonoleggio Il David.
Ha chiuso nella seconda metà di dicembre l’ufficio postale di Larderello. «Una decisione presa in maniera unilaterale da Poste Italiane – dice il sindaco di Pomarance, Loris Martignoni –, che non ha lasciato spazio a nessuna contrattazione».
Che aggiunge: «Le possibilità per una futura riapertura sono davvero poche. Abbiamo richiesto all’azienda di installare un Postamat a Larderello, che consentirebbe di fare almeno alcune operazioni con l’utilizzo del bancomat».
Le contromisure prese dall’amministrazione pomarancina sono quelle d’intensificare il bus navetta per la frazione di Montecerboli, dove Poste ha mantenuto un suo ufficio, e di usufruire del servizio “Ecco Fatto”, che prevede la presenza di due persone che saranno utilizzate anche per le esigenze “postali” dei cittadini di Larderello.
La frazione geotermica è in pieno sviluppo. Ci sono le previsioni legate all’insediamento di nuove attività produttive nel Pip.
E alcune certezze. Il paese si sta ingrandendo. Sono poco meno di duecento gli appartamenti venduti e che un tempo erano di Enel. In più c’è il centro di Enel Green Power che promette altre importanti prospettive per Larderello. Partirà tra la fine del mese e l’inizio di aprile, invece, il servizio “Ecco fatto”, messo a punto da Uncem con la Regione Toscana. Saranno i ragazzi del Servizio civile a coprire, almeno in parte, il vuoto lasciato da Poste e a far fronte ad altre esigenze dei cittadini.
 Da "Il Tirreno" di Martedì 12 Marzo 2012