domenica 26 settembre 2010

Inaugurata la fonte dell'acqua!


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Sabato 25 settembre in Piazza Dante a Pomarance: Quanta gente!


Intervista all'Assessore alle Politiche Ambientali Nicola Fabiani - Pt.1

Intervista all'Assessore alle Politiche Ambientali Nicola Fabiani - Pt.2

Intervista all'Assessore alle Politiche Ambientali Nicola Fabiani - Pt.3


sabato 25 settembre 2010

E’ ufficiale: riaprono gli asili nido


A Pomarance e Montecerboli, con un ritardo di qualche giorno

GLI ASILI nido di Pomarance e Montecerboli riapriranno i battenti lunedì 27 settembre.
Lo annuncia, sgombrando il campo da polemiche e allarmismi, il sindaco Loris Martignoni.
In questo modo la giunta ha ovviato ad una situazione che rischiava di complicarsi dopo che la gara per l’affidamento del servizio di gestione degli asili era andata deserta. L’amministrazione comunale infatti ha affidato la gestione alla cooperativa Idel Coop di Pomarance attraverso un cottimo fiduciario.
«Ripartiamo senza nessun problema e solo con un piccolo ritardo di qualche giorno che potremmo recuperare durante le vacanze natalizie o alla fine dell’anno scolastico — dice il sindaco Martignoni — con questa gestione, tra l’altro affidata ad una cooperativa di Pomarance, saranno confermate le stesse insegnanti e lo stesso progetto educativo» .
Sembrano risolti anche i problemi riguardanti la mensa.
«Con la stessa quota dello scorso anno riusciremo anche a dare una piccola colazione ai bambini — dice ancora Martignoni — comunque la cosa che mi preme più sottolineare è che gli asili di Pomarance e Montecerboli manterranno, anche con la gestione esterna, uno standard qualitativo alto».
Poi il sindaco interviene anche in merito alle accuse rivolte alla sua giunta dal Partito Democratico. «Mi limito solamente a dire che durante le precedenti amministrazioni, in cui non eravamo noi a governare — sottolinea Martignoni — gli asili aprivano sempre nella prima settimana di ottobre, mentre noi siamo comunque riusciti ad aprire in settembre venendo incontro ad una reale esigenza delle famiglie».

Da "la Nazione" di Sabato 25 Settembre 2010


Bidelli col contagocce, arrivano i volontari

Scuole nel caos, il governo taglia: su 17 plessi solo 14 custodi a disposizione

POMARANCE. «Se arriva l’influenza le scuole rischiano la chiusura». A pochi giorni dalla prima campanella l’assessore del Comune di Pomarance Patrizio Pasco è preoccupato quando parla dell’istruzione. E si riferisce alla carenza di personale Osa. Alla mancanza di quelli che una volta si chiamavano i bidelli. «Su 14 plessi che compongono l’istituto comprensivo Tabarrini - spiega - sono rimasti solo 17».
Gli effetti dei tagli della manovra Gelmini non risparmiano nessuno e la perdita di altri 2 collaboratori scolastici mette in subbuglio il normale svolgimento delle lezioni. «Cosa succede se si ammalano due persone contemporaneamente? Chi garantirà l’apertura della scuola?». Senza contare i problemi di sicurezza, controllo degli studenti e pulizia.
«Per questo - continua Pasco - stiamo valutando alcune ipotesi». Che tradotto significa sopperire a questa mancanza con associazioni di volontariato.
«E’ già attivo il servizio di un volontario - aggiunge - che cerca di affiancare i dipendenti scolastici e coprire magari eventuali lacune». Coprire è la parola chiave del percorso di collaborazione scelto dalle amministrazioni della Val di Cecina e dall’istituto comprensivo.
«I tagli degli ultimi anni - dice la dirigente scolastica Stefania Ragoni - sono notevolmente compensati da un modello di programmazione trasversale con gli enti locali che partecipano insieme alla scuola nella rilevazione dei bisogni e nella distribuzione di risorse».
E se il governo cancella il Comune provvede. Anzi, i comuni. Perché l’istituto Tabarrini racchiude scuole dell’infanzia, elementari e medie che fanno capo a Pomarance, a Castelnuovo VdC e a Monteverdi, con una chiara supremazia del primo paese dove si contano 8 plessi didattici, compresa la direzione scolastica.
Le amministrazioni ci provano, insomma, ma la coperta è sempre più corta per tutti. E i problemi da affrontare sono diversi. Oltre alla diminuzione progressiva dei bidelli c’è da affrontare un calo delle ore di sostegno. «A Pomarance, tanto per fare un esempio - continua l’analisi per il suo territorio di riferimento Pasco - il tempo a disposizione per l’insegnante di sostegno è sceso dalle 18 alle 9 ore settimanali. Come Comune abbiamo deciso di andare incontro agli ultimi, di offrire delle possibilità a chi ne ha più bisogno. E così abbiamo stanziato 10mila euro per garantire la presenza di un’altra insegnante di sostegno». 6mila euro poi sono in ballo per il servizio di pre-accoglienza rivolto agli alunni anticipatari dell’infanzia. «Quei bambini che non hanno ancora compiuto tre anni ma che ne avevano fatto domanda sono già in classe, grazie all’inserimento di due maestre, pagate dal comune, che partecipano per qualche ora al giorno nei plessi di Pomarance e Serrazzano. In questo modo siamo riusciti anche ad eliminare le liste d’attesa».
Ma le drammaticità non finiscono qui. Stavolta nell’occhio del ciclone c’è la materna di Larderello che ha visto respinta la sua richiesta di sdoppiamento di sezione. «Era una delle priorità - rincara la dose l’assessore - ma a causa del taglio di insegnanti è rimasta la monosezione affollata che era».

Da "Il Tirreno" di Venerdì 24 Settembre 2010


Acqua gratis, la frizzante si paga

Si inaugura La Fonte: ogni famiglia risparmierà 300 euro all’anno

POMARANCE. Acqua per tutti. E soprattutto per le famiglie che grazie all’inaugurazione de La Fonte dell’acqua, potranno risparmiare oltre 300 euro l’anno. Tanto è stimato il consumo medio di minerale. Oggi pomerigio in piazza Dante, alle 16, apriranno le porte della struttura, fortemente voluta dall’amministrazione comunale che, con un impegno lungo un anno e un finanziamento che si aggira sui 70mila, va incontro ai propri cittadini. Contro gli sprechi e i danni ambientali. Contro la dispersione di un bene primario e l’inquinamento. Alla ricerca della qualità della vita.
«Il punto di aggregazione - spiega il sindaco Loris Martignoni - rievoca la vecchia fonte del paese e risponde ad un paio di esigenze. In primis, ovviamente, la distribuzione gratuita dell’acqua. Ma l’ambiente, così come è stato pensato, inserito al limite della pineta, arricchito dai giochi per i più piccoli e circondato da almeno 30 parcheggi, può diventare un centro di socializzazione e ritrovo.
Le persone che usufruiranno del servizio non dovranno faticare e potranno scegliere fra diverse tipologie di acqua». C’è la naturale, totalmente gratuita e la leggermente frizzante che costerà 2 centesimi al litro. «L’impianto di filtraggio - continua Martignoni - oltre a prevedere una depurazione batterica e un’eliminazione di piccoli residui, di odori e sapori indesiderati, può aggiungere anche CO2, trasformando la minerale in gassata oppure in refrigerata». Un’attenzione che abbraccia ogni gusto e desiderio.
Ma c’è di più. Il Comune regalerà un kit composto da 6 bottiglie di vetro da un litro, con tappo rigorosamente a vite e da un cestino porta vuoti. «La riduzione del consumo dei rifiuti e dunque della plastica va di pari passo - aggiunge il primo cittadino - con la scelta di valorizzare la risorsa idrica. Non a caso l’apertura del fontanello coincide con il progetto dei ragazzi “Puliamo il mondo”. E non a caso, in paese, non si è mai verificata, nemmeno nei mesi estivi, una sospensione di erogazione idrica».
Sotto il segno dell’acqua trascorrerrano allora le giornate dei pomarancini che però dovranno rispettare alcune regole fondamentali. A cominciare dai tempi e dai modi per la conservazione dell’acqua prelevata e dal corretto uso della fonte. «L’acqua - conclude il sindaco - deve essere consumata entro 48/72 ore ed è vietato attingere con altri contenitori diversi da quelli dati in omaggio. È una risorsa preziosa, pubblica, che va usata con intelligenza e per il motivo principale che è quello di dare da bere». L’impianto è predisposto per l’erogazione di un litro alla volta, pagabile con gettoni o chiavetta elettronica ricaricabile.
Ma l’addio alla minerale in bottiglia è solo un primo passo verso un cambiamento delle abitudini.
Molte altre ancora sono le idee avviate o da avviare in un prossimo futuro, incentrate sulla bontà e purezza dell’acqua. Declinata in tutte le sue funzioni. «Stiamo lavorando - spazia Martignoni - sulle infrastrutture e sul sistema fognario che è l’altra faccia della medaglia»

Da "Il Tirreno" di Sabato 25 Settembre 2010


martedì 21 settembre 2010

E' pronta la Fonte dell'acqua!

Una nuova forma di consumo dell'acqua: diretta, economica, qualitativamente eccellente e rispettosa dell'ambiente.




L'acqua erogata proviene dall'acquedotto comunale ed é soggetta a numerosi controlli; la qualità è garantita inoltre da un sistema di filtrazione meccanica.
Consumare l'acqua della Fonte in questo modo contribuisce alla riduzione degli impatti ambientali legati alla produzione e al trasporto delle bottiglie di plastica.

Martedì 21 settembre 2010


venerdì 17 settembre 2010

L’Asav si tutela, bloccati i conti

Oggi assemblea straordinaria dei Comuni soci per revocare l’incarico all’amministratore

VOLTERRA. Limitare i danni e tutelare l’ente. Lunedì sono stati bloccati i conti della società che gestisce la discarica di Buriano, per evitare eventuali “prelievi indesiderati”. E per questa sera è convocata con urgenza l’assemblea dei Comuni soci di Asav per revocare l’incarico all’amministratore unico Emanuele Orsi, il sedicente esperto in economia, caldeggiato alla guida dell’azienda dal sindaco di Volterra.

«Come amministratore poteva disporre dei conti, quindi l’azienda a scopo cautelativo in attesa di riscontri ha scelto di far così», racconta il primo cittadino di Pomarance Loris Martignoni.
La notizia ha colto di sorpresa tutti i sindaci soci dell’Alta Valdicecina. Sono loro a ricostruire il percorso di Orsi all’interno di Asav, una carica che si aggiunge alla nomina un paio di mesi prima sempre del 36enne di Monza alla presidenza della casa di riposo Santa Chiara.
Viene presentato e sponsorizzato da Marco Buselli come una persona dalle grandi capacità economico-gestionali la mattina stessa dell’assemblea dei soci convocata apposta per la nuova nomina, un anno fa. Castelnuovo e Pomarance sostengono la candidatura.
«Per empatia a Buselli - continuano dal Comune della Rocca Sillana - anche perché noi non avevamo un candidato nostro da proporre. Ci è stato detto che si trattava di un professionista del settore».
Le credenziali c’erano, insomma. A parole. Per la stessa motivazione, pure da Castelnuovo si supporta la nomina di Orsi.
«Aspettiamo di capire se le segnalazioni sulle incongruenze relative ai curricula da lui presentati sono vere», commenta il sindaco Alberto Ferrini.
Pure lui è scioccato dalla notizia del doppio profilo dell’uomo. In quello depositato in Asav si parla addirittura di una sua carriera da sottufficiale in Guardia di Finanza, dal 1995 al 2000, come “incaricato nel settore logistica e trasporto, comando generale di Roma, con esperienze in comandi interforze per le spedizioni Out of area in Somalia e Albania”. Senza contare quella laurea specialistica in studi internazionali presa all’Università di Siena nel 2003, che nel profilo depositato in Comune, rispetto alla carica di presidente della residenza per anziani, si modifica. E diventa una laurea specialistica in economia aziendale presa nello stesso anno a Milano.
Sulla questione, l’unica voce fuori dal coro arriva dal Comune di Montecatini Valdicecina. L’assessore che rappresenta il Comune non vota per Emanuele Orsi, ma si astiene. «Diciamo che in quell’occasione, in tempi non sospetti, non condividevamo il metodo adottato», spiega il sindaco Sandro Cerri. E va nello specifico: «Niente da dire sulla persona, bensì su come si è arrivati alla sua nomina.
E’ mancata qualunque concertazione, Buselli si è presentato con questo nome a ridosso dei tempi limite per la nuova nomina e noi ci siamo sentiti con le spalle al muro. La cosa non ci è piaciuta, per questo ci siamo astenuti. Alla luce dei fatti abbiamo fatto bene».
Per la carica di amministratore unico, Orsi percepisce un compenso annuo di 6.600 euro. A cui si aggiunge un’annualità di oltre 15mila euro netti per il posto da presidente del Santa Chiara. Insomma, migliaia di soldi pubblici dispensati a mister Fantomas. Sulla fiducia.

Da "Il Tirreno" di Venerdì 17 Settembre 2010


mercoledì 8 settembre 2010

Iniezioni, la soluzione è in rete

Per gli utenti il punto di riferimento sono i distretti e le farmacie.
La Sds ha risolto il problema della conservazione dei medicinali

POMARANCE. È giunta finalmente a una soluzione la questione delle iniezioni intramuscolari a Pomarance. A luglio l’applicazione di una delibera regionale del 1999 aveva portato lo spaesamento generale tra i pazienti con il blocco delle punture.
Fino a poco tempo fa per un anziano alle prese con problemi di salute era sufficiente recarsi con il farmaco in un ambulatorio pubblico o nelle strutture private convenzionate con l’Asl, per ricevere puntualmente l’iniezione contro i propri malanni.
Poi lo stop con la delibera che vieta questa pratica a causa dell’impossibilità di garantire la corretta conservazione dei medicinali iniettivi, aveva fatto saltare ogni certezza.
Così la Società della Salute si è mossa per risolvere la faccenda e garantire ai malati le iniezioni. La soluzione prevede la possibilità per gli utenti di rivolgersi ai distretti sanitari. La ricetta medica, se si tratta di farmaci generici, sarà consegnata alla farmacia dell’Ospedale di Volterra che invierà il farmaco direttamente alle strutture sanitarie accreditate. In questi ambulatori convenzionati con l’Asl il paziente potrà ricevere gratuitamente l’iniezione contro i suoi malanni nel pieno rispetto dell’integrità della confezione. Nel caso in cui ci sia necessità di un farmaco “griffato” la ricetta verrà portata in una farmacia che provvederà a consegnare l’iniezione al medico di famiglia.
Non spetterà più ai pazienti conservare le fialette, magari nel frigorifero di casa con il rischio di non farlo nel modo corretto.
Questo tipo di medicinali è particolarmente delicato e c’è il rischio per una confezione non sigillata che il farmaco si danneggi. E una volta entrato in circolo nel corpo potrebbe non essere più propriamente curativo ma avere l’effetto opposto, diventando addirittura dannoso per l’organismo.
«L’obiettivo delle soluzioni adottate - spiega il sindaco di Pomarance Loris Martignoni - è quello di garantire la salute del cittadino attraverso un maggiore controllo del medico sulla natura del farmaco e sulla sua corretta conservazione».

Da "Il Tirreno" di Mercoledì 8 Settembre 2010


sabato 4 settembre 2010

Il sole per far quadrare i conti

Nelle campagne del comprensorio 8 nuovi impianti per energia verde

POMARANCE. Delle undici aziende che beneficeranno del contributo regionale per lo sviluppo rurale, destinato alla diversificazione verso attività non agricole, ben otto lo utilizzeranno per impianti per l’energia rinnovabile.
L’assegnazione dei fondi, oltre 660mila euro, è stata definita dalla Comunità Montana dell’Alta Val di Cecina.
La maggior parte delle ditte punteranno al fotovoltaico, ma si parla anche di un impianto a biomasse e di una torre eolica. Ci dice Marzia Maso, dell’azienda Bassini Riccardo: «Installeremo un impianto fotovoltaico sul tetto di un capannone agricolo che stiamo costruendo. L’impianto, di 20 Kwatt, basterà a coprire il fabbisogno energetico dell’azienda e dell’agriturismo. Per installarlo abbiamo scelto una ditta di Milano, piuttosto che una locale, perché era quella che ci offriva il prezzo migliore».
È analoga la situazione al podere Santa Guglielma di Pomarance: fotovoltaico per cercare di ridurre le spese energetiche. Ci dice il titolare Alessandro Franchi: «L’impianto sarà da 20 Kwatt e speriamo che riesca a coprire il completo fabbisogno dell’azienda». Donato Cerone, della ditta Fratelli Cerone di Montecatini Val di Cecina afferma: «I pannelli sono già montati sul tetto di un capannone. Siamo all’inizio e per constatare il risparmio bisognerà aspettare la prossima bolletta». Anche Gianluca Mannaioni ha deciso di provare il fotovoltaico al podere Mesciatico di Volterra. E così all’agriturismo Fattoria San Pietro.
Il Progetto Leccioni e la ditta Palagetto, entrambe di Pomarance, sono quelle che si diversificano di più tra le beneficiarie del finanziamento. Il geometra Marco Fidanzi, che sta lavorando al Progetto Leccioni, afferma: «Costruiremo un impianto mini eolico a servizio di un complesso agrituristico in fase di progettazione. L’eolico renderà 25 Kwatt e dovrebbe servire a coprire il fabbisogno energetico della struttura. In più costruiremo un piccolo impianto fotovoltaico che servirà esclusivamente per il riscaldamento dell’acqua dei sanitari. Abbiamo avuto tutte le autorizzazioni necessarie quindi il progetto partirà non appena riceveremo il finanziamento regionale».
Per l’azienda agricola biologica Palagetto si parla di un piccolo impianto a biomasse. Ci dice il responsabile del progetto Riccardo Volterrani: «Siamo ancora in una fase applicativa del progetto, e le certezze sono poche. È un lavoro molto dispendioso quindi tutto dipende dal finanziamento regionale. Tecnicamente verrà creata una centrale per biomasse legnose, ovvero verranno utilizzati gli scarti della legna da ardere, di cui almeno un 20 per cento rimane nel bosco». E conclude: «È una tecnologia molto adatta al caso visto che si tratta di una zona boschiva. Si tratta di usare del materiale, altrimenti inutilizzato, per creare energia pulita. Il primo passo sarà l’energia elettrica, ma si potrebbe arrivare a produrre anche energia termica. La potenza dell’impianto sarà probabilmente intorno ai 70, 100 Kwatt. Ribadisco che ci sono ancora molti dettagli da chiarire, quindi i dati certi per ora sono pochi».

Da "Il Tirreno" di Sabato 4 Settembre 2010