sabato 4 settembre 2010

Il sole per far quadrare i conti

Nelle campagne del comprensorio 8 nuovi impianti per energia verde

POMARANCE. Delle undici aziende che beneficeranno del contributo regionale per lo sviluppo rurale, destinato alla diversificazione verso attività non agricole, ben otto lo utilizzeranno per impianti per l’energia rinnovabile.
L’assegnazione dei fondi, oltre 660mila euro, è stata definita dalla Comunità Montana dell’Alta Val di Cecina.
La maggior parte delle ditte punteranno al fotovoltaico, ma si parla anche di un impianto a biomasse e di una torre eolica. Ci dice Marzia Maso, dell’azienda Bassini Riccardo: «Installeremo un impianto fotovoltaico sul tetto di un capannone agricolo che stiamo costruendo. L’impianto, di 20 Kwatt, basterà a coprire il fabbisogno energetico dell’azienda e dell’agriturismo. Per installarlo abbiamo scelto una ditta di Milano, piuttosto che una locale, perché era quella che ci offriva il prezzo migliore».
È analoga la situazione al podere Santa Guglielma di Pomarance: fotovoltaico per cercare di ridurre le spese energetiche. Ci dice il titolare Alessandro Franchi: «L’impianto sarà da 20 Kwatt e speriamo che riesca a coprire il completo fabbisogno dell’azienda». Donato Cerone, della ditta Fratelli Cerone di Montecatini Val di Cecina afferma: «I pannelli sono già montati sul tetto di un capannone. Siamo all’inizio e per constatare il risparmio bisognerà aspettare la prossima bolletta». Anche Gianluca Mannaioni ha deciso di provare il fotovoltaico al podere Mesciatico di Volterra. E così all’agriturismo Fattoria San Pietro.
Il Progetto Leccioni e la ditta Palagetto, entrambe di Pomarance, sono quelle che si diversificano di più tra le beneficiarie del finanziamento. Il geometra Marco Fidanzi, che sta lavorando al Progetto Leccioni, afferma: «Costruiremo un impianto mini eolico a servizio di un complesso agrituristico in fase di progettazione. L’eolico renderà 25 Kwatt e dovrebbe servire a coprire il fabbisogno energetico della struttura. In più costruiremo un piccolo impianto fotovoltaico che servirà esclusivamente per il riscaldamento dell’acqua dei sanitari. Abbiamo avuto tutte le autorizzazioni necessarie quindi il progetto partirà non appena riceveremo il finanziamento regionale».
Per l’azienda agricola biologica Palagetto si parla di un piccolo impianto a biomasse. Ci dice il responsabile del progetto Riccardo Volterrani: «Siamo ancora in una fase applicativa del progetto, e le certezze sono poche. È un lavoro molto dispendioso quindi tutto dipende dal finanziamento regionale. Tecnicamente verrà creata una centrale per biomasse legnose, ovvero verranno utilizzati gli scarti della legna da ardere, di cui almeno un 20 per cento rimane nel bosco». E conclude: «È una tecnologia molto adatta al caso visto che si tratta di una zona boschiva. Si tratta di usare del materiale, altrimenti inutilizzato, per creare energia pulita. Il primo passo sarà l’energia elettrica, ma si potrebbe arrivare a produrre anche energia termica. La potenza dell’impianto sarà probabilmente intorno ai 70, 100 Kwatt. Ribadisco che ci sono ancora molti dettagli da chiarire, quindi i dati certi per ora sono pochi».

Da "Il Tirreno" di Sabato 4 Settembre 2010


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