venerdì 2 novembre 2012

«Lo stesso che mi accusa ha votato sì all’amianto»

Il sindaco sulla discarica di bulera




POMARANCE «Proprio Pruneti che mi accusa di aver deciso di far portare terra con amianto a Bulera è stato uno dei consiglieri di Unione democratica che ha votato l’emendamento che sanciva questa decisione».
Tra ironia, imbarazzo e stupore il sindaco di Pomarance Loris Martignoni rinvia al mittente, nella fattispecie a Simone Pruneti, capogruppo dei Democratici, l’accusa di aver intrapreso una strada che mette in pericolo la salute pubblica.
Una decisione presa nel luglio 2011 - a protocollo -, con un emendamento votato all’unanimità dal consiglio comunale.
È lo stesso primo cittadino a spiegare: «O chi accusa non ha capacità amministrative, oppure si fa speculazione mentendo, sapendo di mentire», premette e va nei dettagli.
Spiegando che la discarica del Bulera, con annessi e connessi da una trentina di anni raccoglie rifiuti, speciali e non. Il protocollo di intesa tra Comune, Provincia e azienda proprietaria della scarica non prevedeva, all’inizio, che al Bulera si potesse portare terra con amianto.
In relazione allo smaltimento di tale rifiuto nel luglio 2011 fu fatto un emendamento alla delibera, votato all’unanimità. «Ci sono gli atti pubblici, al momento in cui si votò il protocollo l’amministrazione non aveva proposto che al Bulera si potesse portare terra con amianto, ci fu una discussione e fu proposto un emendamento, ma non dalla maggioranza.
Per noi non c’era alcun problema perché sempre, in questi anni, le ditte della zona hanno potuto conferire nella discarica del Bulera rifiuti di ogni tipo, tossici e nocivi, quello che non si è mai concesso a ditte non della zona.
Questa linea non l’ho mai condivisa, un rifiuto è pericoloso per sua natura non perché viene dal territorio o da fuori - continua Martignoni - se ci sono le condizioni per ospitarli li ospitiamo, altrimenti non li ospitiamo, chiaramente previa la necessaria verifica tecnica della Provincia. Questo abbiamo fatto.
E ci siamo adoperati per una gestione tecnicamente valida della discarica da parte dei proprietari la Società Chimica».

Da "Il Tirreno" di Venerdì 2 Novembre 2012

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