martedì 18 settembre 2012

Lo sbarco dei Renzi-boys

Sindaci, assessori e politici del Pd stanno organizzando i primi comitati dei rottamatori

LA POLITICA - COME CAMBIANO GLI ASSETTI

PONTEDERA - Piace alle liste civiche. Tanti assessori e sindaci da tempo strizzano l’occhio al “guru” democratico del rinnovamento.
Tanto che a giorni saranno ufficializzati proprio i primi comitati dei Renzi boys. Uno per Comune, oppure uno per comprensorio. Valdarno, Alta Valdicecina, Valdera: la provincia di Pisa non sarà immune allo sbarco dei renziani. «Io vedo la candidatura di Renzi come una grande risorsa per tutto il partito del Pd e va valutata attentamente». Non si tira indietro e commenti senza filtri l’assessore al bilancio del Comune di Pontedera Marco Papiani che vede le primarie non certo come un affronto ai “tradizionalisti” Pd che supportano Pierluigi Bersani: «Bensì lo strumento di democrazia per eccellenza, se si crede nei valori del partito poi si rinsalda tutto». Parola di esponente Pd, che in qualche modo cozza con il suo sindaco, Simone Millozzi. «Io sono per i contenuti e per tenere il partito unito».
Eppure, tradizionalisti a parte, l’onda del Giglio fiorentino si fa sentire pure a Ponsacco.
«Sono uno spettatore interessato – dice la sua il primo cittadino, Alessandro Cicarelli, in forza ai socialisti - Siamo in un profondo momento di crisi e il centro sinistra ha bisogno di una risposta incisiva. Da socialista dico che in Italia cambiano i partiti ma non le persone, mentre in Europa è il contrario. La cosa positiva che vedo in Renzi è che si tratta di un tentativo di cambiamento radicale che arriva dall’interno, e non una meteora dell’antipolitica. Una paura ce l’ho, che sia tutto marketing con poca attenzione al prodotto, per questo sono in osservazione».
Poco più in là, nel vicino Comune di Fauglia, il sindaco Carlo Carli, a cui certo non piacciono le vecchie facce Pd, ha alcune perplessità. «Renzi dice le cose giuste nel modo sbagliato». Di diverso avviso la sua assessora al turismo, Romina Lippi che guarda alla nascita dei comitati renziani con un «Perché no». E argomenta: «Andrò ad un suo meeting della campagna elettorale, abbiamo bisogno di un rinnovamento radicale che torni ad avvicinare la politica alla gente».
Bisogno di una politica che torni nelle case della gente anche per il sindaco di Lajatico Fabio Tedeschi, anche se lui Renzi, lo guarda con diffidenza. «La mia paura è quella di un frazionamento di voti all’interno del Pd».
Ben più definite le “preferenze” in quel del Valdarno, dove lo sbarco dei Renzi boys è in un certo senso guidato da Simone Malucchi della segretaria Pd di San Miniato e da Simone Giglioli, capogruppo Pd in consiglio comunale. «Sono a favore di Renzi senza alcun dubbio, intorno a lui ho sempre visto un ricambio di facce giovani e di idee giovani che faranno bene alla nostra politica», dice il 48enne che si sta preparando a varare il primo comitato pro Renzi della zona del Cuoio. «Dovremo farlo a brevissimo se è vero che a dicembre si vota», dice. «Stiamo valutando se farne uno per comune, oppure uno per comprensorio, le stanze buie della Sinistra non fanno per me». Ovviamente anche il sindaco Vittorio Gabbanini, che ha invitato Matteo Renzi alla scorsa festa del Pd, vede con grande attenzione l’entrata in scena del collega fiorentino.
Un colpo di scena arriva dall’Alta Valdicecina dove il sindaco Loris Martignoni, in forza Udc non nega simpatie per il sindaco di Firenze
. «Lo conosco da tempo, ha una faccia pulita, nuova e può darsi che a queste primarie vada a votare per lui». I veri supporter della sua giunta sono gli assessori Leonardo Fedeli e Nicola Fabiani: «Renzi pone soluzioni a problemi che ci trasciniamo da tempo, oggi ci sono troppi giovani che fanno una politica vecchia, bisogna rottamare le idee. La possibilità che ci dà Renzi di un cambiamento deve essere colta, è una opportunità».
Da "Il Tirreno" di Sabato 15 Settembre 2012

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