giovedì 9 agosto 2012

Emergenza idrica, i pozzi sul torrente per attenuare la crisi

Oggi sindaci in Regione con la proposta di utilizzare l’acqua del Trossa: alleggerirebbe l’utilizzo della rete

POMARANCE - Utilizzare l’acqua disponibile nei pozzi del torrente Trossa per dissetare, almeno per il momento, la popolazione dell’Alta Valdicecina. Con questa proposta congiunta, i sindaci di Castelnuovo, Pomarance e Volterra si presentano oggi in Regione per un faccia a faccia sull’emergenza siccità che attanaglia tutta la zona.
All’incontro ci saranno il presidente Enrico Rossi, l’assessore Anna Rita Bramerini i, l'Autorità Idrica Toscana, il presidente del consiglio di gestione Asa, gli assessori provinciali di Pisa Valter Picchi e di Siena Gabriele Berni di Siena.
La proposta, rispettivamente di Alberto Ferrini, Loris Martignoni e Marco Buselli, è già stata spedita a Firenza. «Tra tutte le richieste - scrivono i tre primi cittadini – riteniamo prioritario l’utilizzo dell’acqua disponibile nei pozzi sul torrente Trossa». La lettera è motivata. «A tal fine è necessario eseguire una serie di attività prodromiche e preparatorie, come il totale rifacimento dell’acquedotto fra la stazione di pompaggio di Ponteginori e il deposito del Cavallaro a Saline di Volterra».
Da dove dovrebbero arrivare i soldi per l’operazione? I sindaci mettono nero su bianco pure questo. «I costi per tale investimento, necessitano di urgenti finanziamenti regionali. Il completamento in tempi brevi di questo essenziale intervento permetterà inoltre di risolvere un’ulteriore criticità attualmente presente nel territorio di Volterra, ossia la successiva costruzione del secondo acquedotto a servizio della città etrusca, attualmente servita da una sola tubazione, peraltro realizzata oltre 40 anni fa e già adesso funzionante al limite delle proprie capacità». L’utilizzo dell’acqua disponibile nei pozzi del torrente “alleggerirebbe” la portata dell’acquedotto.
«Questa soluzione lascia a Pomarance una maggiore disponibilità dell’acqua di Puretta, riduce alla metà l’utilizzo dell’acquedotto per Volterra, senza contare che risulta possibile sfruttare l’interconnessione fra Saline e Puretta, per poter mandare verso quest’ultimo impianto una significativa ulteriore quantità di risorsa idrica», si sottolinea ancora.
Rispetto a Volterra: «Il nuovo acquedotto per il Colle, peraltro già presente nel precedente piano d’ambito, dovrà essere nuovamente re-inserito nella programmazione degli interventi a carico del gestore del Sii ex Aato 5, come opera con elevata priorità e soprattutto si dovrà provvedere all’indispensabile finanziamento, con particolare riferimento al collegamento Ponteginori-Saline di Volterra, stimato in 1.500.000 euro e ricordato in premessa».
Intanto, a tambur battente, continua la razionalizzazione dell’acqua nei comuni con la chiusura dei rubinetti per tutta la notte, fino alla mattina.
Sui disagi della mancanza di acqua pure di giorno, verificatisi lo scorso weekend, denunciati soprattutto dagli abitanti del Colle, Asa si scusa. «A causa della prolungata siccità e della conseguente crisi idrica che sta coinvolgendo i nostri territori, Asa comunica che prosegue, secondo il programma già comunicato, il razionamento della risorsa idrica.
Nelle zone periferiche, coinvolte dall'alternanza nell'erogazione, stiamo lavorando affinché cessino alcuni disagi che sono stati segnalati in punti estremi della rete dell'acquedotto».

Da "Il Tirreno" di Giovedì 9 Agosto 2012

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