sabato 11 dicembre 2010

I tagli della finanziaria

La dichiarazione di voto del gruppo consiliare di IPC

Pur dichiarando la propria astensione all'ODG presentato dall'opposizione, che conteneva richiami alla polemica politica nazionale sui quali la nostra amministrazione comunale, quale espressione di una lista civica, non non ritiene di aderire, il gruppo consiliare di Ipc, nella seduta del 30 novembre 2010, ha espresso la propria contrarietà ai tagli indiscriminati previsti dalla legge finanziaria con la seguente dichiarazione di voto:

La crisi socio economica e finanziaria che stiamo vivendo è tra le peggiori degli ultimi 50 anni e tutti siamo chiamati ad affrontarla con senso di responsabilità e rigore, ma riteniamo che per affrontare questa grave emergenza economica vi debba essere, sui tagli da fare, la condivisione di tutti i soggetti interessati. In mancanza di ciò quest’amministrazione in quanto responsabile della comunità da essa amministrata e sua diretta espressione, non può che essere contro ogni qualsiasi immotivato taglio delle risorse necessarie ad assicurare ai cittadini un adeguato livello di risorse e servizi .
In questo senso abbiamo avuto già modo di aderire a iniziative a prese di posizione che già si sono espresse, non ultima quella promossa dai sindaci della Provincia di Pisa della quale abbiamo sottoscritto l'appello proposto.
Condividiamo inoltre le osservazioni critiche sulla natura dei tagli espresse dal Capo dello Stato Giorgio Napolitano.
A fronte di ciò quest’amministrazione si adopererà per garantire ai cittadini un’adeguata informazione per spiegare loro lo stato di grave difficoltà in cui i tagli indiscriminati della finanziaria metteranno anche il nostro Comune, attivando tutti gli strumenti che riterrà necessari (non ultimo il tavolo di crisi della CM) per arginare gli effetti negativi della manovra nei nostri territori.
Quest’amministrazione si impegna inoltre a reperire sia come singolo comune che insieme alle altre amministrazioni del nostro territorio tutte le risorse necessarie a garantire ai cittadini una adeguata qualità e sviluppo dei servizi a loro necessari (ricerca, cultura , trasporti, assistenza sanitaria sulla non auto sufficienza, ecc..) allo stato attuale messi in discussione dai tagli attuati.
Riteniamo infine che la gravità della situazione imponga una mobilitazione limitata non solo all’iniziativa dei singoli comuni o delle singole zone, ma che su tale questione dovrebbe esprimere la propria condanna in maniera chiara e diretta anche l’Associazione Nazionale dei Comuni magari richiedendo un tavolo di confronto tra Comuni e Regione, per portare le proposte delle Amministrazioni Locali sul tavolo del governo tramite la conferenza stato regioni.

Il Gruppo Consiliare della Lista civica
Insieme per cambiare


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