mercoledì 20 aprile 2011

Frane “maggiorenni” Una festa-provocazione all’orizzonte di Pomarance

Anche Castelnuovo lancia un appello alla Provincia «Strade nel degrado, siamo diventati una terra di frontiera»

POMARANCE. Una festa simbolica per le frane che stanno per diventare maggiorenni, in quel di Pomarance. Mentre a Castelnuovo il malumore per le pessime condizioni stradali si trasforma in una sorta di lettera aperta al presidente della Provincia Andrea Pieroni.
A pochi chilometri l’uno dell’altro i due borghi lanciano in maniera più o meno provocatoria un sos diretto a Pisa. A chi deve fare manutenzione su quelle vie.
E anche se da una parte è il consigliere di maggioranza Marco Nati della lista Insieme per Cambiare a denunciare la situazione e dall’altra ci sono i “rivali politici” del Pd: la sicurezza stradale mette d’accordo.
Qui Pomarance. Sulla provinciale 329 gli smottamenti stanno per festeggiare i 18 anni. «Ultimamente hanno messo in sicurezza le frane con fascette e cartelli, ma niente più. Stiamo per organizzare una simbolica festa di compleanno per la maggiore età», commenta tra ironia e rassegnazione Marco Nati. La strada collega Larderello a Monteverdi. Ed è in zona Larderello che si trova il cedimento che il consigliere definisce «il più pericoloso». Quello al Poggetto Rosso. «A Pomarance si fanno aree industriali per incrementare lo sviluppo, ma qua da noi come ci arrivano aziende e mezzi con queste strade?». Fa un appello a chi dovrebbe fare manutenzione: «E’ difficile individuare responsabilità, ma la questione non può essere semplicemente liquidata con un “non ci sono soldi”».
Castelnuovo, terra di frontiera.Il Pd di Castelnuovo fa da cassa di risonanza al malumore dei cittadini.
«Castelnuovo è tornato ad essere un territorio di frontiera», polemizzano. E si rivolgono proprio al presidente Pieroni e all’assessore Gabriele Santoni. «Da troppo tempo le nostre infrastrutture viarie sono nel degrado e, per assurdo, l’unica cosa che va avanti, sia pure con tempi dilatati, è la Variante a monte del paese». Il partito punta il dito contro il gran numero di reti arancioni «al posto dei lavori di messa in sicurezza - spiegano - e il taglio dell’erba da noi arriva ogni 2 anni, con tanto di banchine e fossette abbandonate, piante che incombono sulla rete stradale, per non parlare delle frane e del fondo stradale ormai ridotto ai minimi termini». Il Pd intita l’ente pisano a fare una visita sul territorio: «L’ultima è la chiusura della strada provinciale Valli del Pavone dovuta a una frana».

da "Il Tirreno" di Mercoledì 20 Aprile 2011


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