venerdì 1 aprile 2011

Il Comune azzera il suolo pubblico per animare i borghi

Riduzioni ed agevolazioni in bilancio in coerenza con il programma elettorale

POMARANCE. Se a Volterra i commercianti sono su tutte le furie per gli aumenti sulla tariffa rifiuti, i colleghi di Pomarance, invece, gioiscono delle riduzioni e delle agevolazioni a bilancio, approvate l’altro ieri in consiglio comunale. «Come strategia generale, in tempi di crisi come questi, abbiamo deciso di alleggerire la pressione fiscale, rivisitando alcune tariffe, premiando il merito di settori che non hanno ammotizzatori sociali», spiega l’assessore Nicola Fabiani.
Scende la Tarsu. Rispetto allo scorso anno la tariffa sullo smaltimento dei rifiuti va giù del 7% per gli esercizi commerciali e artigianali. In soldoni bar, ristoranti, negozi al dettaglio pagheranno meno. Novità al ribasso - e in periodi di rincari un indirizzo politico diverso dà nell’occhio - anche per le attività produttive e turistico-ricettive. «Abbiamo deciso di ridurre i coefficenti e le tariffe per le aree scoperte, per cui le attività industriali pagheranno un 54% in meno, mentre le altre avranno una riduzione del 37%», aggiunge Fabiani. L’amministratore spiega che gli sgravi saranno praticati per quelle aree scoperte come le piscine, le aree giochi, le zone di stoccaggio, i piazzali.
Giù il suolo pubblico. Rivoluzione per quanto riguarda la Cosap, ovvero il canone per l’occupazione del suolo pubblico. Costi azzerati nelle frazioni fino a 600 abitanti (Libbiano, Micciano, Montegemoli...), mentre sopra il tetto abitativo, ovvero a Pomarance e a Montecerboli il suolo pubblico viene dimezzato del 50%.
Si tratta di manovre che intendono rivitalizzare i piccoli borghi. «In paesini come Libbiano e Micciano, dove c’è una sola attività - aggiunge l’assessore - è necessario un aiuto da parte del Comune, affinchè questi luoghi di ritrovo si mantengano, proprio per mantenere in vita gli stessi centri». Far occupare le piazze il più possibile: questo l’obiettivo sociale del Comune di Pomarance. «I servizi fondamentali dei centri minori vanno agevolati», conclude.
Bilancio alla mano Fabiani ricorda che l’amministrazione, rispetto al 2010, ha subito tagli governativi e regionali per 260mila euro.

Da "Il Tirreno" di Venerdì 1 Aprile 2011


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