venerdì 15 aprile 2011

Guadagni a picco, ma i negozi reagiscono


Dal convegno sul commercio i dati sulla salute delle piccole e medie imprese di Pomarance

POMARANCE. Un volume d’affari in picchiata dal 2008 al 2010. Da un più 36% complessivo registrato dalle attività commerciali, artigianali e agriturismo, si è passati ad un meno 5.8%. Questo uno dei dati più rilevanti emersi dal questionario del Centro di assistenza tecnica della Confesercenti.
Un’iniziativa focalizzata a immortalare lo stato di salute delle piccole e medie imprese di Pomarance, al centro del primo convegno a tema organizzato nel capoluogo dal Centro commerciale naturale. «Questo trend negativo fa riflettere - commenta l’assessore Nicola Fabiani - E dalle risposte dei commercianti salta fuori una generale paura a fare investimenti». L’ottimismo regna, soprattutto, tra le attività ricettive. «I negozianti hanno manifestato un grande bisogno di pubblicità e promozione, da parte nostra ci impegneremo per migliorare la parte infrastrutturale, con la costruzione di parcheggi, servizi».
La crisi c’è, in soldoni. Ma il commercio pomarancino reagisce e la combinazione pubblico-privato sarà fondamentale per andare avanti. «Va in questa direzione - dice Giuseppina Spinelli presidente del Ccn - l’iniziativa dell’ammnistrazione di abbattare del 7% l’imposta sui rifiuti per le imprese commerciali e l’azzeramento del suolo pubblico. Così anche la bandiera arancione deve essere da stimolo per crescere e valorizzare le risorse locali».

Da "Il Tirreno" di Giovedì 15 Aprile 2011


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