mercoledì 28 marzo 2012

No a Puretta e alla centrale Il Comune non ha dubbi

Impianto a biomasse e accordo Solvay dibattuti nel consiglio aperto L’amministrazione di Pomarance mette i “paletti” e prosegue la concertazione



POMARANCE - Una sfilza di no ufficiali contro la centrale a biomasse che dovrebbe sorgere vicino alla Rocca Sillana. E sulla delicata questione Solvay ormai prossima ai tavoli finali dell'accordo di programma, arriva una presa di posizione netta, dell' amministrazione di Pomarance: sì al protocollo-ponte, ottimo il percorso di concertazione tra Regione, Solvay e tutte le istituzioni, ma per la prima volta il sindaco dice no al progetto dell'invaso di Puretta (connesso al rilascio delle concessioni Cecina e Poppiano e alla risoluzione dell'annosa criticità idrica).
I temi del consiglio aperto sono sentiti. Il Comitato in difesa dell'Alta Valdicecina applaude la presa di distanza dell'amministrazione dal contestatissimo invaso, considerato da più parti un evitabile scempio, non risolutivo del problema (700mila metri cubi di capienza).
Contrari all'impianto. Un no di pancia, quello di cittadini e imprese agricole che hanno raccolto 300 firme contro. E un no tecnico e politico dell'amministrazione: la location dell'impianto della società agricola Solare (sfiora il megawatt) vicino alla Rocca Sillana non è previsto dal regolamento urbanistico. No dalla commissione paesaggio; dall'Unione dei Comuni che pone dubbi sulla coltivazione attraverso la quale l'impianto si dovrebbe auto-alimentare. Ovvero, una specie di tabacco.
Inoltre, il Ptc della Provincia prevede che questi impianti siano installati a 50 metri dal bosco: le condizioni mancano, verrebbe disboscata la zona, successivamente reintegrata altrove.
«Porteremo il nostro no in conferenza dei servizi anche se vi dico – e si rivolge ai tanti imprenditori agricolo presenti – che l'azienda ha seguito la normativa, la centrale è soggetta ad autorizzazione unica e potrebbe realizzarsi lo stesso», sottolinea il sindaco che si auspica che, presto, la Regione normi meglio le biomasse, in accordo con i Comuni.
Avanti con Solvay senza Puretta. Martignoni ripercorre le ultime vicende legate a Solvay. Una strada verso il rilascio delle concessioni che la Regione, su pressioni, ha deciso di condividere con le istituzioni coinvolte.
Pomarance firma il protocollo-ponte, che porta alla trattativa finale, per rivedere l'accordo di programma monitorato del Ministero. «Le carte bollate servono solo a far scomparire una delle parti in causa, la politica deve risolvere le questioni ai tavoli».
Concorda il segretario del Pd Garfagnini: «Lo scontro non porta a niente».
La dichiarazione che apre margini per una rivoluzione "idrica" per il futuro della zona arriva da Martignoni: no a Puretta. «Sostenevamo il progetto, ma adesso alla luce dei 3 ricorsi al Tar, abbiamo maturato l'idea che non sia più fattibile. Abbiamo incontrato altri interlocutori per avallare un progetto alternativo che è quello di Pian di Goro».
Da "Il Tirreno" di Domenica 25 Marzo 2012

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