domenica 28 febbraio 2010

Il PD e la democrazia partecipata a Riparbella

La comunità di Riparbella sta vivendo un momento difficile a causa della decisione del Comune favorevole ad un impianto eolico di grosse dimensioni (pale alte 125 metri) che molti cittadini vivono come una imposizione dell'Amministrazione Comunale e Regionale che mai hanno attivato momenti di consultazione popolare.
Da più di un anno è nato nel nostro Comune un attivo movimento di cittadini che propone una equilibrato inserimento dell’eolico, integrato con altre tipologie di produzione energetica rinnovabile per il fabbisogno del paese.

L’Amministrazione di Riparbella non ha mai valutato la possibilità che altre fonti di energia rinnovabile fossero più compatibili con le caratteristiche del territorio e potessero offrire migliori prospettive all’economia locale anche ai fini della creazione di nuovi posti di lavoro.

Non è stata presentata alcuna pianificazione energetica territoriale e questo progetto viene proposto senza alcun piano energetico con i comuni vicini e senza alcun piano regionale volto a mitigare l’impatto complessivo e a spiegare i motivi per cui la costa etrusca debba diventare il polo energetico di tutta la Toscana, anche se già quest’area produce il 70% dell’energia complessiva.

Il programma elettorale del PD, prevedeva al punto 11 la consultazione referendaria.
Nulla di tutto ciò è stato fatto, anche se la lista civica che raccoglieva molti dei contrari al progetto ha ottenuto il 47% dei consensi. Il progetto intanto è stato approvato dalla Regione con ben 15 pale.

Pochi giorni fa ben trecentoventi firme raccolte a favore di una consultazione dei cittadini sono state consegnate al sindaco, un fatto politico unico nella storia civica del paese, ma l’amministrazione ancora tace.
La partecipazione dei cittadini non si attua con il cercare il consenso su decisioni già prese, ma favorendo ampiamente tutte quelle condizioni preliminari alla decisione amministrativa che certamente spetta a chi governa.
E’ questo il punto “ dolens “ della questione eolica.

Un’amministrazione che è espressione del partito democratico e di quello socialista dovrebbe garantire tutte quelle condizioni di informazione, di discussione e di proposta dal basso prima di decidere su un’opera così rilevante per il paese.
Tanto più che la lista di opposizione aveva presentato anche un’apposita interrogazione al sindaco in data 02/09/09 per istituire le Consulte e gli altri Istituti partecipativi e il regolamento di funzionamento come previsto dallo Statuto Comunale .

C’è ancora spazio per la partecipazione democratica a Riparbella ? I cittadini non contano più ? Che significato ha per il Partito Democratico la parola "democrazia"?
Se le motivazioni politiche non sono ritenute sufficienti per attivare forme di democrazia partecipata, previste peraltro anche nel programma elettorale della maggioranza, maggior fortuna dovrebbero sortire le ragioni di buon senso.Il paese è diviso e rischia di diventarlo ancora di più se lo scontro si inasprisce pertanto ci sentiamo di sottoscrivere il recente appello del Vice-Sindaco Paroli.

Fermiamoci e lasciamo che siano i cittadini a decidere in piena libertà e in modo definitivo senza strascichi ulteriori.
Sarebbe un atto di responsabilità e di lungimiranza politica.

Niente vale più della convivenza civile e di un clima rasserenato.


Insieme per Cambiare - RIPARBELLA
Alessandro Aringhieri


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