domenica 2 giugno 2013

Laboratorio geotermico si assumono 5 ricercatori

 

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Pomarance, sarà lo strumento operativo del centro di eccellenza Si aggiunge il nuovo campo prove: a nord del paese si cercano sorgenti solfuree  

 

POMARANCE - Un laboratorio geotermico che avrà bisogno di cinque ricercatori che a breve vedrà la luce. E ancora un campo prove, in zona Stilano dove dal 10 giugno partirà uno studio sulle basse e medie entalpie alla ricerca di storiche sorgenti sulfuree, finalizzato alla creazione di un pozzo per individuare nuove risorse.
Si struttura sempre di più l’impero a vapore del comune geotermico di Pomarance che ha la sua sede mondiale in quel di Larderello. Nuovi centri e servizi che di fatto saranno strumenti operativi del Centro di eccellenza nella sede dell’edificio scolastico del villaggio-azienda griffato Michelucci.
«La ricerca sulla geotermia per la prima volta nella storia si sta strutturando come mai lo è stata in passato: questi cinque ricercatori che serviranno sono ancora da assumere», dice con orgoglio il primo cittadino Loris Martignoni.
L’investimento sul nuovo laboratorio geotermico, in tandem con Cosvig, costerà 850mila euro.
A settembre si parte con la costruzione del centro che avrà la sua sede sempre a Larderello, nella struttura del centro di eccellenza che sarà gestito da Energea, realtà del settore nata dalla fusione del Citt (Centro Internazionale per il trasferimento dell'innovazione tecnologica per le fonti energetiche e rinnovabili di Monterotondo) e il Cegl (Centro di Eccellenza per la Geotermia di Larderello).
Nuove ricerche sulla bassa e media entalpia nella produzione di riscaldamento e energia elettrica e il consolidamento delle tecniche di alta entalpia: lo scopo dei nuovi servizi è quello di sperimentare e fare ricerca.
A giorni lo studio sulle concessioni minerarie partirà a nord di Pomarance, nella zona di Stilano. «Storicamente in quella zona erano presente sorgenti sulfuree, terme, acque calde – spiega Martignoni – Anche se oggi in superficie non affiora niente, siamo convinti di poterle trovare scavando». Prima di andare in profondità saranno fatte delle prove tecniche, con il controllo delle emissioni di c02, saranno effettuate prospezioni sismiche ovvero esplorazioni del sottosuolo non invasive.
«Se i risultati, come speriamo, saranno positivi – continua – scaveremo un pozzo: fino a 400 metri potremo farlo direttamente, oltre quella profondità dovremo coinvolgere Enel».
Il sistema geotermico più conosciuto al mondo si sta strutturando, forte dell’accordo stipulato tra Enel e Regione Toscana. Ricerca come motore di sviluppo, quindi. Aspetto che si va ad aggiungere all’altro importante traguardo, questa volta sul versante turistico, che vede l’area geotermica come volano di turisti ed economia.
Il Museo della Geotermia di Larderello, le manifestazioni naturali, il Parco delle Biancane di Monterotondo Marittimo, i percorsi turistici di San Martino, Sasso Pisano, Pianacce e gli impianti geotermici costituiscono già un patrimonio che, grazie alla collaborazione con le istituzioni e con il CoSviG, attrae alcune decine di migliaia di turisti l’anno ma potrebbe offrire ancora grandi opportunità.

Studenti del S. Anna in visita agli impianti

Gli studenti del Master in Sostenibilità e Gestione delle risorse alla Scuola Sant'Anna di Pisa hanno visitato la geotermia Enel Green Power a Larderello. Al termine delle lezioni teoriche, gli specializzandi hanno intrapreso un percorso alla scoperta delle eccellenze nel settore della produzione energetica da fonte rinnovabili, della gestione delle risorse e dei rifiuti. Il gruppo ha conosciuto la storia della geotermia, che affonda le radici nel 1700, con la visita al Museo della Geotermia, dopodiché si sono recati al soffione dimostrativo e agli impianti geotermici che si caratterizzano per l'alto livello di innovazione tecnologica. A Larderello e in Toscana Enel gestisce il più antico complesso geotermico del mondo e detiene il know how della geotermia che esporta in tutto il pianeta.

da "Il Tirreno" di Domenica 2 Giugno 2013

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