martedì 18 giugno 2013

Vapori sotterranei, partono le ricerche

In Alta Valdicecina sono trenta le concessioni di studio rilasciate dalla Regione Toscana

POMARANCE - Acque o vapori sotterranei la cui temperatura si aggiri dai 100 ai 150 gradi, cioè a bassa entalpia, che si situano a una profondità non superiore ai quattrocento metri.
Quali sono le potenzialità della bassa entalpia in Alta Valdicecina, e nello specifico all’interno del perimetro del territorio di Pomarance? In conseguenza del rilascio da parte della Regione Toscana di circa trenta concessioni di studi, da mercoledì scorso è iniziato uno studio effettivo sul campo, per capire quali possibilità e in che ordine di quantità questo tipo di risorsa possa offrire.
Il comune di Pomarance, con Energea, ha iniziato le ricerche nell’area nord est del territorio municipale, zona Stilano, dove storicamente si rilevano una serie di fenomeni naturali di emissione di energia geotermica.
«Ci sono dei tecnici a cui è stata assegnata questa attività di indagine – afferma il sindaco di Pomarance Loris Martignoni – per capire se ci sono risorse, e di che specie, sotto i quattrocento metri, soglia oltre la quale chiaramente occorrerebbe procedere a stipulare un accordo con Enel, titolare delle concessioni di ricerca a quelle profondità».
A chiarire gli scopi è ancora il primo cittadino di Pomarance. «Tra gli scopi principali c’è la volontà di capire se e come sia possibile reperire risorse che offrano possibilità di utilizzo alla cittadinanza residente, ovvero teleriscaldamento, terme, condiziomento delle serre – dice –. Ma anche mettere a disposizione dei tecnici del centro di eccellenza di Larderello un campo di prova effettivo su cui poter lavorare».
Per le suddette indagini verranno utilizzate alcune delle tecniche più sofisticate del settore. Tra gli strumenti più innovativi utilizzati dalla squadra degli otto tecnici che hanno dato inizio alle ricerche, per altro ottimamente supportati dalla Protezione civile, c’è infatti anche un rivoluzionario sistema per misure elettriche munito di ricetrasmettitori wireless, che permette di studiare valli come quella di Botro Caldana, che si trova in zona Stilano ed è molto ripida e di difficile accesso se non a piedi.
Una tecnica che permette di contenere i costi logistici e l’impatto sull’ambiente, poiché si tratta di metodi non invasivi. La popolazione è stata in ogni caso avvertita.
Le analisi sul campo sono appena iniziate e dureranno circa un mese e mezzo. Poi non resterà che attendere i risultati.
Da "Il Tirreno" di Domenica 16 Giugno 2013

Nessun commento:

Posta un commento