mercoledì 7 maggio 2014

Pomarance, pozzi nella riserva: il Comune dice no

Drilling

POMARANCE - Due buchi a un tiro di schioppo dalla riserva naturale di Berignone. Scopo, trovare acqua calda o vapore per realizzare energia. Due pozzi esplorativi, circa 2.300 metri, a pochi passi dal fiume Cecina, per ricercare fluidi prossimi ai duecento gradi. 
La decisione in merito alla fattibilità del progetto esplorativo spetta alla Regione Toscana. Il "progetto pozzi” è targato Gesto Geothermal Italy Srl, branchia italiana della portoghese Gesto Energy.
Il Comune per presentare le proprie osservazioni ha tempo fino alla fine di maggio. Dopo di che la Regione si prenderà altri trenta giorni circa per dare il proprio giudizio finale. 
«E’ un intervento che è inserito in un piano di reperimento delle energie alternative, in primis gestito dalla Regione – sottolinea il sindaco di Pomarance Loris Martignoni – non sono contrario alle ricerche, e tanto meno allo sviluppo delle energie rinnovabili, però mi sembra che il piano regionale non vada nella direzione che si era auspicata, forse dovrebbe essere ridiscusso, dai territori non c’è stata una grossa risposta, una montagna ha partorito un topolino, i due pozzi nel comune di Pomarance e poco più, per i quali siamo orientati a dare parere negativo». 
Si lavora ai documenti da presentare in Regione. «Non riusciremo a presentare i documenti prima del 20 di maggio – spiega Martignoni – ad ogni modo questo parere deve essere presentato entro il 29 maggio». 
Sono state già raccolte oltre 1600 firme da indirizzare al presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, affinché si revochi l’autorizzazione alle esplorazioni che è stata concessa alla società Gesto. Il rischio, sostengono i promotori della petizione, è quello di un inutile scempio ambientale. 
«Vorremmo che l’amministrazione spiegasse meglio ai cittadini il progetto dei pozzi esplorativi presentato da Gesto, si è svolta un'assemblea nella disinformazione generale - affermano da Sinistra Democratica – riteniamo che lo sviluppo delle energie rinnovabili debba essere perseguito, però vorremmo che alle discussioni partecipassero anche gli altri comuni della Valdicecina, ciò detto il progetto della Gesto ci sembra molto discutibile e al momento non siamo d’accordo».

Da "Il Tirreno" di Mercoledì 7 Maggio 2014

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