domenica 22 aprile 2012

La centrale a biomasse traslocherà alla discarica

L’amministrazione sta cercando un accordo con l’imprenditore. Soddisfazione del comitato nato per contrastare l’impianto all’ombra della Rocca.
POMARANCE - All’orizzonte prende forma la possibilità, neppure troppo remota, di far traslocare il progetto della contestata centrale a biomasse nella zona della discarica del Bulera. Da quella valle all’ombra della storica Rocca Sillana, la Società agricola Solare potrebbe scegliere di far costruire l’impianto nella zona delle vecchie serre, in terreni di sua proprietà.
Dopo la petizione-contro organizzata dagli imprenditori agricoli e dai cittadini di Pomarance, la creazione di un comitato e il congelamento temporaneo del progetto in conferenza dei servizi - la Provincia è in attesa di integrazioni da parte della società -, ecco che la politica pomarancina sta cercando di trovare una soluzione che non scontenti. Da una parte la popolazione, dall’altra l’imprenditore che sta cercando di investire in loco per produrre energia rinnovabile.
«Come Comune – spiega il sindaco Loris Martignoni – dobbiamo essere bravi a governare il territorio, con gli strumenti adatti a non subire scelte, bensì a orientarle».
Il messaggio di Martignoni è chiaro: non si può dire di no a prescindere, se non si produce energia alternativa è difficile stare al passo con i tempi. L’importante è governare il processo di modernizzazione. Così lunedì il sindaco, insieme alla Sovrintendenza, che deve ancora esprimere il parere sull’operazione e con l’imprenditore che vuole fare l’investimento, hanno fatto un sopralluogo nell’area interessata dalla centrale, a Molino di Terra Rossa. Il gruppo è salito pure alla Rocca Sillana, per valutare l’eventuale impatto visivo.
Quello che la mantovana Società agricola Solare ha intenzione di realizzare in terreni di sua proprietà è un impianto che sfiora il megawatt di potenza elettrica.
Per la legge la centrale, che rientra tra quelle alimentate da fonti rinnovabili, è soggetta ad autorizzazione unica da parte della Provincia.
Ma in ballo oltre alle osservazioni, in testa quelle del Comune, c'è anche una normativa che Regione a breve varerà per regolare questi impianti. E c’è, inoltre, una sfilza di integrazioni tecniche e ambientali che l’imprenditore deve apportare.Da parte loro i signori dell’agricoltura sono soddisfatti della posizione dell’amministrazione.
Con un sindaco che, sull’onda dell’incontro avuto con il giornalista Piero Angela a cui è andato il premio Larderello in un teatro Florentia affollatissimo, è ancora più convinto che l’energia deve essere prodotta e governata. «Angela ha sottolineato quanto l’energia sia il motore del mondo e dell’intelligenza, alla politica il delicato compito di gestire in modo oculato la produzione».
Da "Il Tirreno" di Domenica 22 Aprile 2012

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