domenica 22 aprile 2012

Tassa di scopo per Pian di Goro

Dalla Regione: è una valida alternativa a Puretta ma al momento non c’è la copertura finanziaria
VOLTERRA Una tassa di scopo per aiutare il finanziamento per la realizzazione dell'invaso di Pian di Goro.
E' la proposta che arriva dalla Federazione delle liste civiche Insieme per cambiare per sbloccare quello che sembra il nodo cruciale della vicenda Solvay in Valdicecina.
«Non vogliamo sentir dire che mancano i soldi – ha spiegato Loriano Fidanzi, capogruppo e consigliere di maggioranza del Comune di Pomarance – e per questo stiamo discutendo di chiedere ai cittadini dell'Alta e della Bassa Valdicecina di sostenere questo progetto fondamentale per lo sviluppo del territorio».
L'idea sarebbe quella di chiedere il pagamento di una somma quasi simbolica (10 o 15 euro per i 150mila abitanti dell'intera Valdicecina per tre anni), spiegando tramite lettera a ogni famiglia l'obiettivo.
«Questo sarebbe uno scopo per il quale i cittadini sarebbero disposti a contribuire – prosegue – e non come altre volte avviene, quando si chiede loro di pagare per servizi che poi non ricevono, come la tassa di bonifica».
Per sbloccare le concessioni minerarie, per Solvay, è stato necessario il protocollo-ponte, all'interno del quale era stato inserito l'invaso di Puretta, come indicato dalle prescrizioni della Valutazione d'impatto ambientale.
Ma Puretta è un progetto del 2006, che ancora non è stato realizzato ed è gravato da alcuni ricorsi al Tar che ne mettono in dubbio la realizzazione.
«E' vero – ha detto l'assessore regionale all'ambiente Anna Rita Bramerini – esiste questo pericolo. Ma per Pian di Goro non c'è la copertura economica necessaria». Ecco quindi che l'idea della tassa di scopo potrebbe aiutare. «A seconda delle dimensioni – ha ripreso Bramerini – si parla di un costo compreso fra i 10 e 60 milioni di euro per l'invaso alternativo.
Al momento Puretta, con tutti le criticità, è l'unica soluzione percorribile». Ecco, quindi, che l'idea della tassa di scopo potrebbe davvero dare una mano a sbloccare una situazione che rischia di avvitarsi su se stessa se dal Tar dovessero giungere notizie negative per l'invaso di Puretta.
Da "Il Tirreno" di Domenica 22 Aprile 2012

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