venerdì 26 luglio 2013

POMARANCE - Per i prelievi di sangue c’è la Casa della salute

POMARANCE - Un punto di riferimento per i cittadini. Un’opportunità per il sistema sanitario dell’Alta Valdicecina.
Il progetto Casa della salute, all’interno dell’attuale presidio Asl di Pomarance, si accompagna alla disponibilità di nuovi servizi. Dal primo soccorso ai prelievi, fino alla possibilità di effettuare ecografie e visite specialistiche in ambulatorio.
«Quello di Casa della Salute – spiega Loriano Fidanzi, consigliere comunale pomarancino con delega alla sanità – è solo un nome, ma in realtà già da tempo diverse strutture sono operative tra Pomarance, Larderello e Castelnuovo, in sinergia con l’ospedale di Volterra».
L’obiettivo è quello di offrire un servizio fruibile sette giorni su sette, 24 ore su 24, per tutto l'anno, con medici di medicina generale e medici di continuità assistenziale, ma anche pediatri, infermieri e specialisti di ambiti diversi: odontoiatra, cardiologo, chirurgo, diabetologo, oculista, dermatologo, otorino, ginecologo, neurologo, psichiara..
«Attualmente – continua Fidanzi – i dottori sono reperibili e in sede per dodici ore al giorno, ma puntiamo ad ampliare il servizio fino ad arrivare a sedici ore: avere tutti i medici di famiglia all’interno di una stessa struttura permette di razionalizzare gli impegni di ognuno, e garantisce ai pazienti un servizio immediato». Diagnosi più precise, consulti immediati, confronti più sicuri e veloci tra dottori esperti in ambiti differenti: oltre a questo, la Casa della Salute avrà a disposizione laboratori per l’elaborazione delle analisi, posti letto per i pazienti in attesa di ulteriori accertamenti, personale amministrativo e infermieri e sorveglianti presenti in ogni momento.
«Non vedo in che modo – spiega Fidanzi – queste attività dovrebbero danneggiare i presidi ospedalieri e le altre strutture sanitarie già presenti sul territorio. Le polemiche degli ultimi giorni sono francamente incomprensibili, anche perché è evidente come questi servizi siano solo di aiuto: la Casa della Salute gestirebbe le situazioni meno gravi, e alleggerirebbe di molto, giusto per fare un esempio, il lavoro dei pronto soccorso locali, che in questo modo avrebbero più risorse per trattare i casi davvero urgenti».
Inoltre, i costi per i cittadini sarebbero comunque contenuti: pagando il canonico ticket, i pazienti potrebbero usufruire di servizi che cliniche private offrirebbero a costi decisamente più alti, e che gli ospedali garantirebbero solo al termine di attese molto più lunghe.
«L’idea – conclude Fidanzi – è quella di ottimizzare le risorse migliorando la qualità, e sono sicuro che attraverso questo progetto questi risultati siano raggiungibili senza danneggiare le realtà sanitarie già esistenti. Anzi, anche queste ultime ne trarrebbero solo benefici».

Da "Il Tirreno" di Venerdì 26 Luglio 2013

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