venerdì 20 settembre 2013

Geotermia, 500 milioni in 5 anni

Entro fine 2013 anche Pomarance e Castelnuovo
nel centro di Sesta

POMARANCE - Buone nuove sulla geotermia. I tre soggetti in campo sono Regione, Enel e Cosvig.
Sarà proprio il consorzio per lo sviluppo delle aree geotermiche di proprietà dei Comuni “a vapore”, tra cui anche Pomarance e Castelnuovo che entro la fine dell’anno, gradualmente, passerà alla direzione del centro sperimentale di Sesta, a Radicondoli, attualmente diretto da Enel. L’accordo definitivo dovrà arrivare entro il 2013.
Enrico Rossi in visita nei territori della geotermia ha incontrato i vertici dei comuni dell’area, tra cui Pomarance e Castelnuovo, per confrontarsi con le amministrazioni locali sul tema dello sviluppo geotermico regionale.
«Il nuovo piano energetico – ha detto Rossi – che ci apprestiamo ad approvare in giunta regionale valorizzerà molto la risorsa geotermica. Davanti all'obiettivo, di qui al 2020, di incrementare del 10% l'utilizzo di fonti rinnovabili la geotermia svolgerà un ruolo primario. Nel nuovo piano si prevede che questo incremento dovrà essere prodotto per il 55% dalla geotermia a media entalpia».
Nel corso del convegno Enel ha confermato il proprio impegno in Toscana, annunciando un piano di investimenti per il prossimo quinquennio di 900mila euro, di cui oltre 500mila, per lo sviluppo della geotermia nelle zone geotermiche di Larderello, Radicondoli, Lago Boracifero.
Nel luglio scorso la Regione ha promosso un’intesa per la creazione di un polo tecnologico nel settore energetica di cui il primo tassello è stato la firma di un protocollo, sottoscritto da Regione, Enel, Nuovo Pignone, Ansaldo, Cnr e Cosvig.
«Stiamo valutando questa operazione, che potrebbe essere molto importante per il territorio - afferma il sindaco di Pomarance Loris Martignoni – il centro potrebbe costituire un banco di prova di livello nazionale e internazionale per i costruttori di turbine, perciò si sta valutando se in qualche modo possa essere trasferito alla Regione, acquisito da Cosvig, e gestito da Cosvig, va da sé che i comuni siano interessati a l’operazione, è chiaro che se questo centro si perdesse, i costruttori italiani avrebbero difficoltà notevoli ed esporterebbero probabilmente all’estero la necessità di queste sperimentazioni».
Entusiasta anche il collega Alberto Ferrini, sindaco di Castelnuovo. «La struttura è molto vicina a noi anche geograficamente, l'interesse è fare sistema, con Pomarance – dice – la Regione investirebbe risorse per un’operazione che salva il salvabile, l'Enel lo dimetterebbe, quindi positivo che si cerchi un'alternativa, che però deve essere convincente per il territorio in termini di ricadute, sia occupazionali sia per sviluppi futuri in prospettiva, con la certezza che questo organismo poi cammini da solo».
E chiude: «Abbiamo avuto aperture da Rossi anche in relazione a iniziative locali sulla viabilità, sempre con i fondi della geotermia, a cui la Regione è disposta ad aggiungere il proprio contributo».

Da "Il Tirreno" di Venerdì 20 Settembre 2013

Nessun commento:

Posta un commento