domenica 29 maggio 2011

In 100 al presidio dei sindaci

Pomarance, Volterra e Castelnuovo unite per il punto nascita

VOLTERRA. Un centinaio di persone davanti a quei tre sindaci con tanto di fascia davanti al reparto di maternità per scongiurare la chiusura del punto nascita. Ci sono Marco Buselli, Loris Martignoni, Alberto Ferrini. Presenti i sindaci delle liste civiche a capo di Volterra, Pomarance, Castelnuovo. Assente il primo cittadino in forza Pd Sandro Cerri di Montecatini.
«Presidio riuscito» commenta Buselli.
E prosegue: «Non siamo soli in questa battaglia di civiltà e oggi è la dimostrazione che l’interesse attorno a questo tema è alto. Chiediamo che le esigenze basilari della popolazione, come quella della nascita, vengano rispettate».
Questo mentre da Uncem Toscana, allertata in proposito, si conferma l’impegno e l’attenzione per le politiche sanitarie della montagna, rivolte in particolare alla salvaguardia dei piccoli ospedali. Sottolineata l’importanza di garantire i servizi ospedalieri e territoriali anche nelle aree montane e disagiate. «I piccoli ospedali di montagna - dichiara il presidente di Uncem Oreste Giurlani - sono una risorsa fondamentale per il presidio dei territori e per la salute delle popolazioni locali. I piccoli ospedali vanno visti come presidio a tutela del diritto alla salute dei cittadini residenti nell’area dove è ubicato e per questo bisogna prevedere e garantire il mantenimento di tutte le attività esistenti».
Non si può fare un discorso meramente numerico neanche per il primo cittadino di Pomarance, Loris Martignoni: «Il nostro comune non ci sta - siamo per il mantenimento dei servizi su un territorio disagiato come il nostro». Martignoni si interroga anche sul senso che ha avuto la sperimentazione triennale del progetto Punto nascita guidata dal dottor Massimo Srebot: «Immagino che i numeri dei parti fossero esigui anche 3 anni fa. Mi chiedo che senso abbia fare una sperimentazione quando si sa già che alla fine non c’è futuro per il progetto. Abbiamo forse buttato soldi pubblici? ».

Cerri, l’assente speciale «Numeri indifendibili»

VOLTERRA. Assente speciale. E motivato. Sandro Cerri, unico sindaco dei 4 al timone dei Comuni dell’Alta Valdicecina non nasconde le sue motivazioni. «Mi sembrava pretestuoso andare a fare un presidio senza avere in mano i dati reali che riguardano il punto nascita», spiega. Nei corridoi si parla di un primo quadrimestre 2011 con sessanta parti nel territorio e di questi solo 15 mamme avrebbero scelto l’ospedale di Volterra. «Se questi dati sono reali si tratta di numeri indifendibili, e lo dico a malincuore».
Non ne fa una questione di “scuderia” Pd. «Nel caso di pediatria non ho avuto problemi a presidiare con la fascia, con agli altri colleghi, per la commistione degli spazi per i bambini in medicina.
Questa volta bisogna fare un ragionamento legato ai numeri e alla sicurezza che un servizio può garantire o meno». In soldoni: «Sarebbero tutte quelle persone che scelgono di andare a partorire altrove ad aver determinato la fine del punto nascita».
Mercoledì il verdetto ufficiale arriverà dal direttore Asl Rocco Damone che incontrerà in Società della Salute i sindaci del territorio. «Questo ospedale deve puntare sulle eccellenze che ha», conclude.


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