domenica 14 aprile 2013

Le quote rosa «conquistano» Pomarance

La Giunta Martignoni vara un piano triennale per superare le disparità tra i sessi





UN IMPEGNO di durata triennale mirato non solo ad avviare azioni tese al superamento di ogni disparità fra i sessi negli ambienti di lavoro, ma anche a porre le basi di un giusto riequilibrio delle quote rosa nelle posizioni gerarchiche.
Stiamo parlando del piano triennale delle azioni positive, appena varato a Pomarance dalla giunta guidata da Loris Martignoni.
Il Comune geotermico, con l’obiettivo di predisporre un’uguaglianza nelle opportunità offerte ai lavoratori ed alle lavoratrici del settore pubblico, è al lavoro per dare l’avvio ad un comitato di garanzia contro ogni discriminazione sul posto di lavoro, che sarà chiamato ad esercitare compiti propositivi, consultivi e di verifica in precedenza demandati ai comitati per le pari opportunità ed ai comitati paritetici sul fenomeno del mobbing.
Ed ogni anno, il nuovo organo dovrà redigere una puntuale relazione sulla situazione del personale dell’amministrazione di Pomarance, verificando la reale attuazione dei principi di parità.
Nel dettaglio, la commissione dovrà assicurare, all’interno dei concorsi e delle selezioni, la presenza di almeno un terzo di quote rosa, incrementando la presenza del personale femminile a corsi e seminari di formazione o di aggiornamento e favorendo il reinserimento lavorativo del personale che rientra dal congedo di maternità, di paternità o da assenza prolungata dovuta ad esigenze familiari.
NEI TRE ANNI di istituzione del piano delle azioni positive, saranno poi raccolti pareri, suggerimenti o osservazioni sia da parte del personale dipendente, sia dalle organizzazioni sindacali.
«L’intenzione dell’amministrazione — sottolinea il sindaco di Pomarance Martignoni — punta a garantire parità di condizioni fra lavoratori e lavoratrici del settore pubblico attraverso un monitoraggio che partirà già da questo anno.
L’idea è quella di estendere il piano delle azioni positive anche all’Unione dei Comuni**, affinché divenga una prassi in tutto il sistema amministrativo territoriale».
Da "La Nazione" di Domenica 14 Aprile 2013

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