giovedì 26 dicembre 2013

Oltre un milione di fondi per le energie rinnovabili

Geot

Cosvig contro la crisi, bando triennale per le aziende di Pomarance e Castelnuovo Tra le condizioni essenziali per fare domanda, quella di creare posti di lavoro



POMARANCE - Garantire nuovi posti di lavoro e avere la sede a Pomarance o a Castelnuovo Valdicecina. Queste le due condizioni essenziali per partecipare al bando triennale anti-crisi promosso da Cosvig - Consorzio per lo sviluppo delle aree geotermiche - insieme ai Comuni soci.
Sono 1 milione e 220mila euro i contributi a disposizione per le imprese del territorio che intendano investire nel settore delle fonti energetiche rinnovabili e dell’efficientamento energetico. 
«Le domande saranno presentabili a sportello fino al 31 ottobre 2016, salvo esaurimento fondi: tutte le informazioni al riguardo sono consultabili sul nostro sito www.cosvig.it alla sezione bandi», dicono dal Consorzio. «La crisi economica è ancora un problema contingente ed è particolarmente sentito nei territori che già scontano problemi di marginalità dovuti in primo luogo alle difficoltà infrastrutturali legate alle viabilità. Per questo motivo Cosvig, in accordo con i propri soci, ha intrapreso un’iniziativa sul proprio territorio con l’obiettivo di contrastare la crisi», continuano e vanno nel dettaglio. 
Possono fare domanda le iniziative imprenditoriali che incentivino lo sviluppo di attività economiche; oppure progetti concepiti nella logica della condivisione territoriale rispetto alle direttrici di sviluppo del sistema economico locale, che dovrebbero introdurre elementi di innovazione sia dal punto di vista della diffusione delle energie rinnovabili che della sensibilità e della corretta informazione sull’efficienza energetica in ambito produttivo. 
Le tipologie d’investimento che possono essere finanziate riguardano la ristrutturazione di immobili strumentali all’attività d’impresa, il rinnovo o l’adeguamento di impianti, macchinari, attrezzature per il miglioramento delle prestazioni energetiche, l’acquisizione di marchi e brevetti, le spese sostenute per innovazioni di prodotto o processo in chiave energeticamente più efficiente sino all’avvio di nuove imprese. 
Tutte queste tipologie d’investimento potranno accedere ad un contributo a fondo perduto non superiore al 30% delle spese di progetto, con un ammontare minimo di spese rendicontabili pari a 50mila euro e per un contributo massimo sino a 200mila euro. 
È previsto anche un sistema di premialità aggiuntive sino ad un massimo del 15% nel caso ricorrano specifiche condizioni. Tra queste l’incremento di occupazione, la nuova occupazione femminile o giovanile, l'imprenditoria femminile o giovanile, la formazione per i lavoratori, i miglioramenti ambientali o tecnologici, il partenariato con istituti di ricerca o la collaborazione con altre imprese. 

da “Il Tirreno” di Mercoledì 24 Dicembre 2013

Nessun commento:

Posta un commento