domenica 8 dicembre 2013

Tares, aumenti del 400% i negozianti chiedono aiuto

2118
Pomarance, il Centro commerciale naturale lancia l’allarme contro i rincari «Per alcuni la situazione è drammatica, in questo modo tanti chiuderanno» - La giunta «Anche per loro la rateizzazione»


Assessori e sindaco sono i primi ad essere consapevoli della stangata. «I Comuni adesso sono costretti a fare gli esattori», sottolinea Nicola Fabiani.
«Giovedì a quell’incontro torneremo a spiegare i margini di manovra che per le utenze non domestiche sono veramente ridotti all’osso: pensare che con la Tarsu avevamo le tariffe tra le più basse della provincia, grazie ai contributi geotermici», continua.
«È proprio questo che scontano i cittadini di Pomarance: i contributi prima messi dal Comune, adesso non sono più applicabili.» 
«Quello che possiamo fare è rateizzare la bolletta durante tutto l’arco dell’anno, a seconda delle esigenze: questo lo faremo anche nei confronti dei commercianti». Fabiani chiude con un piccolo sfogo: «È deprimente mandare avanti un Comune così, noi ci mettiamo la faccia, prendiamo gli schiaffi, ma non abbiamo autonomia».
«Per alcune tipologie di negozi gli aumenti arrivano a toccare anche il 400%. Non ci dormono sopra tanti commercianti pomarancini: la stangata sui rifiuti, o meglio l’incubo Tares come appare per tanti di loro, potrebbe addirittura costringere qualcuno a chiudere bottega.
«È una situazione drammatica, alcuni dei nostri colleghi si ritrovano a dover pagare una bolletta con aumenti anche del 300, 400%», commenta a caldo Giuseppina Spinelli, presidente del centro commerciale naturale del borgo geotermico. Alimentari, pescherie, pizze a taglio le attività più colpite. Bollette alla mano, qualcuno da circa 280 euro è passato, quest’anno, a quasi 1200 euro. La categoria sa bene che l’applicazione della tassa, per le continue modifiche, rappresenta una nota dolente, in primis, per le amministrazioni.
«Altrettanto bene i negozianti sanno che Pomarance, con le risorse geotermiche, in passato ha contribuito e non poco per mantenere bassa la tassa sui rifiuti: proprio questa è la ragione principale della stangata maggiore che si percepisce adesso. «Siamo sicuri che la giunta, se c’è uno spiraglio possibile, farà sicuramente qualcosa per noi, perché mai si tira indietro: chiediamo un aiuto degli amministratori per trovare un modo per alleggerire questi importi», sottolinea Spinelli.
« «Una rateizzazione anche per la nostra categoria potrebbe essere una prima cosa, ovviamente tutta da concordare: ma qualcosa si deve pur fare, non ce la facciamo», rincara. L’applicazione della Tares sia per quanto riguarda le attività commerciale, sia per l’abitazione rappresenta un doppio canale di stangata.
««Il nostro settore è già evidentemente in grande sofferenza – continua, facendo un quadro della situazione pomarancina – La gente consuma meno anche sotto le feste: persino ora, a dicembre, tutto è fermo». Gli unici posti dove si vede del movimento? «In banca si vede sempre una fila di persone, ma non più nei supermercati e nei negozi».
«Per riuscire a mitigare gli effetti della tassa, il centro commerciale naturale ha chiesto, intanto, all’amministrazione comunale un incontro, che si terrà giovedì alle 21 al teatro De Larderel. «Al tavolo ci saranno tutti, maggioranza, opposizione, Confesercenti, Confcommercio, commercianti: il problema deve essere sentito da tutta la comunità».
«Spinelli fa un esempio della crisi del settore, guardando nel “suo piccolo” via Serafini, dove ha l’erboristeria: «prima eravamo in 8 attività, adesso siamo rimasti in 4: questo è accaduto in pochi anni». E chiude: «Il centro tutto si sta bloccando».

Da "Il Tirreno" di Domenica 8 Dicembre 2013

Nessun commento:

Posta un commento