sabato 25 giugno 2011

Tre amministrazioni su 5 aderiscono all’Unione speciale

Anche i gruppi di opposizione del Colle sostengono questo percorso a parte Antonella Bassini: durante il consiglio aperto non parla

POMARANCE. Approvato all’unanimità da Pomarance, Montecatini e Monteverdi. Sostenuto dai gruppi consiliari di opposizione del Colle etrusco (Antonella Bassini a parte). Si astengono «perché lo statuto comunale lo impedisce» i Comuni di Volterra e Castelnuovo. E comunque per tre amministrazioni su cinque arrivano le fondamenta politiche della futura Unione dei Comuni. Uno slancio che prende corpo e sostanza nel consiglio comunale aperto indetto a Pomarance che sarà, ormai è certo, la sede del nuovo ente.
Il documento votato rappresenta “solo” un atto politico di indirizzo. Un lascia-passare che scandisce la direzione dove, comunque, la maggioranza dei comuni dell’Alta Val di Cecina vuole andare, dopo la prossima abilizione della Comunità Montana da parte della Regione. Un percorso condiviso anche da Uncem Toscana, come sottolinea durante il consiglio lo stesso presidente Oreste Giurlani. Il documento dovrà passare prossimamente dai consigli comunali dei rispettivi Comuni, ma intanto già a partire da oggi torna a riunirsi la commissione ade hoc organizzata per redigere lo statuto di quella che sarà l’Unione dei Comuni.
Al tavolo siederanno anche i sindaci dei due Palazzi che al momento non hanno aderito, Alberto Ferrini per Castelnuovo e Marco Buselli per Volterra.
Mentre loro mettono in tavola perplessità e dubbi, Loris Martignoni alla guida di Pomarance, ribadisce l’importanza di questo passaggio. «Si parla di discontinuità rispetto all’organizzazione della Comunità Montana - premette - Mi si dice che non bisogna solo “cambiare cartello”, io rispondo che la vera discontinuità rispetto al passato che anche noi abbiamo criticato, è lavorare insieme per la prima volta, per il bene del territorio. Si tratta di un’occasione irrinunciabile per il futuro della governace montana». Martignoni sottolinea anche che, rispetto alle funzioni associate: «La nostra volontà è quella di dare ad ogni comune facente parte una centralità, Pomarance certo non deve essere il centro di tutto». Con l’approvazione del documento in consiglio, la trasformazione della Cm in Unione dei Comuni è subordinata al mantenimento delle deleghe regionali già conferite all’ente, unitamente alle risorse regionali conferite per le funzioni e al raggiungimento dei parametri occorrenti all’accesso dei contributi regionali per l’esercizio associato delle funzioni, cioè al fatto che l’Unione sia costituita da almeno 5 Comuni o che abbia una popolazione superiore ai 10mila abitanti.

Da "Il Tirreno" di Venerdì 24 Giugno 2011

Unione dei Comuni un’opportunità

«La costituzione dell’Unione dei Comuni ci dà l’opportunità di non disperdere le esperienze, le competenze che il personale della Comunità Montana ha acquisito in tanti anni per la salvaguardia dei nostri luoghi e ci permette di mantenere deleghe, funzioni e finanziamenti. In questo momento le amministrazioni di Volterra e Castelnuovo hanno dimostrato poca maturità»,fa presente Simone Pruneti del Pd di Pomarance. «In un momento in cui la Valdicecina rischia di perdere molti “servizi” primari è necessario stare uniti e riprogrammare insieme il futuro», conclude Pruneti.

Da "Il Tirreno" di Sabato 25 Giugno 2011


Nessun commento:

Posta un commento