martedì 1 giugno 2010

DEL PUNTA (CGIL): «FRUTTO DELLE SINERGIE»

«Scl, piano da 15 milioni e 25 posti di lavoro in più»

POMARANCE - «IL RITORNO in mani italiane, unitamente alle scelte fatte in questi giorni ed agli accordi raggiunti, sono per noi una sicurezza, un punto fermo, nel futuro della Società Chimica Larderello». A parlare è Stefano Del Punta, sindacalista della Cgil, che ha guidato tutte le trattative a fianco dei lavoratori e che oggi fa il punto della situazione di una società che ha sulle spalle due secoli di storia e d’avanguardia, con le sedi in Usa e Cina e clienti in oltre cinquanta paesi. Una società che ha saputo affrontare la globalizzazione e che ora punta ad una fase di rilancio per cavalcare il dopo crisi.
Quali garanzie ci sono in questo piano industriale che avete sottoscritto?
«E’ un piano da 15 milioni di euro che prevede 25 assunzioni, l’impegno per la ricerca e nuove prospettive di mercato. Poi ribatto su un punto: anche se tutto avveniva qui, non ci scordiamo che l’azionista di maggioranza era americano e le scelte venivano fatte anche oltreoceano. Ora la società è tutta in mani italiane, come sindacato è un aspetto che giudichiamo positivamente».
E’ stata dura arrivare al risultato?
«Abbiamo fatto sentire la nostra voce. Come l’hanno fatta sentire i lavoratori che hanno manifestato davanti al consiglio comunale a Pomarance ed al consiglio provincia a Pisa. Ma qui tutti hanno fatto bene la loro parte, istituzioni, sindacati, parte imprenditoriale».
L’accordo per la discarica…
«E’ stato decisivo. Perché da lì arriveranno i 15 milioni di euro per il futuro della Scl, la Società Chimica Larderello. Un futuro che passa dall’attuazione di un piano strategico importante che, ribadisco, nonostante la crisi sia tutt’altro che alle spalle, apre nuove prospettive anche dal punto di vista occupazionale. Siamo stati fin dall’inizio pienamente concordi anche sul futuro della discarica, che dovrà continuare ad essere gestita da Scl, con i vincoli e le regole che Provincia e Regione impongono. C’è un altro aspetto che ora voglio ribadire e che ci piace delle scelte che Scl si è impegnata a fare: portare a fine la discarica per poi riconvertire il terreno con un impianto fotovoltaico. Una scelta per l‘ambiente, per il futuro».
Ora che succede?
«Ora il nostro compito sarà quello di monitorare il piano industriale. Ne seguiremo le tappe passo dopo passo, saremo vigili e allo stesso tempo collaborativi. E così faranno azienda, Comune e Provincia che hanno firmato per la gestione della discarica. Ognuno, a proprio titolo, vigilerà per il rispetto dell’accordo».

Da "La Nazione" di Martedì 1 Giugno 2010


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