domenica 25 settembre 2011

HOTEL “IL POMARANCIO” - Incompetenza e “furbizie” nelle dichiarazioni del capogruppo di UD

Comunicato

Ipc medio

Come dice un vecchio proverbio sbagliare è umano ma perseverare è diabolico. Sembra che il Capogruppo del PD al comune di Pomarance in merito alla vicenda del  Hotel del Pomarancio voglia proseguire proprio in questa direzione.

Nell’ultimo articolo apparso sul il quotidiano il Tirreno sono infatti del tutto evidenti atteggiamenti di presunzione e di ignoranza della materia che lasciano davvero sconcertati.

Il che non è certo sintomo di buona politica, intesa come servizio reso ai cittadini.

Come può essere infatti sostenibile che la delibera di giunta in merito alla vendita dei mobili del Pomarancio fu condivisa dall’opposizione quando chiunque sa che le minoranze non fanno parte della giunta?

La giunta è formata dagli assessori e dal sindaco eletti tra i consiglieri  della maggioranza, dunque è evidente che nella passata legislatura la decisione  di vendere i mobili fu presa solo ed esclusivamente in seno alla maggioranza guidata dall’allora sindaco Maggi.

Così come è altrettanto evidente (e gli atti stanno a dimostrarlo) che la precedente amministrazione non ritenne, su un tema così delicato, di portare tale delibera in discussione in consiglio comunale; altro che condivisione con le minoranze, è invece chiara su questa vicenda la volontà di  dare la minore informazione possibile !

Ci sembra poi paradossale la richiesta fatta nello stesso articolo, dal capogruppo  dell’UD alla attuale maggioranza, di denunciare la vicenda alla Corte dei Conti  dando per scontato un danno erariale; anche qui la malafede è evidente: il capogruppo e tutto il consiglio comunale sanno benissimo che già da tempo abbiamo intrapreso l’iter  per rientrare in possesso dei locali dell’ hotel con tutti gli arredi.

Il primo passo è stato quello di rivolgerci al TAR. , Il quale  al  momento  ci ha dato ragione  solo per l’uso del locali , ma non ha ancora stabilito se tutto l’arredo (trattasi di decine e decine di pezzi, come riportato negli inventari, venduti per mille euro al gestore dalla precedente amministrazione) ci verrà restituito oppure no. Tale decisione non sarà di poco conto, in quanto non è riferita ad arredi obsoleti, come inopinatamente li definisce il capogruppo del PD, ma ad un mobilio pienamente funzionale, di cui il gestore si è servito dal 2007 al 2011.

In considerazione di ciò ci sembra del tutto ovvio aspettare la decisione del TAR, perché  solo in base ad essa potremo stabilire il da farsi e intraprendere le azioni successive.

Vogliamo infine sottolineare che la filosofia di questa amministrazione è quella di risolvere i problemi ai cittadini e non di crearli per cui l’impegno di portare a buon fine la vicenda del Pomarancio, compresa una pronta ed efficiente gestione dell’attività commerciale è totale e non dilazionabile.

Invece ci piacciono meno le scorciatoie proposte “ad arte” dal capo gruppo di Unione Democratica, per scopi che ci sembrano riferiti molto a problemi interni alla propria area politica e molto meno ai reali interessi della nostra comunità, ovvero: voi denunciate poi quel che viene viene, tanto io non c’ero.

Bella logica, se poi l’apertura del Pomarancio ritarda, pazienza.

Lista civica “Insieme per cambiare” - Pomarance

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