martedì 13 settembre 2011

I mobili dell’albergo venduti a mille euro

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“Regalo” della passata giunta all’ex gestore, valore di mercato: 350mila euro

 

 

 

 

POMARANCE. Dalle stoviglie ai letti. Dai comodini a tutti gli accessori della cucina.
Per solo mille euro la passata amministrazione guidata dall’ex sindaco Maurizio Maggi ha venduto “arredi e suppellettili” all’ex gestore dell’hotel principe di Pomarance, il Pomarancio.
Un’alienazione che vale, oggi, qualcosa come 350mila euro e che mina, e non poco, una veloce riapertura della maxi struttura. «La questione è stata gestita in modo sprovveduto e oggi i ritardi sul nuovo bando per la gestione sono dovuti anche a questo particolare non da poco», spiega il sindaco Loris Matignoni.
Il primo cittadino svela questo “regalo” per rispondere alle accuse del Pd di promesse non mantenute. «Dico semplicemente - segue in scia il consigliere di maggioranza Loriano Fidanzi - che chi ci accusa e magari fa politica da poco, dovrebbe chiedere scusa per le affermazioni fatte, vista la gravità della questione che abbiamo ereditato».
Porta la data del giugno 2007 la delibera con cui la passata giunta “sancisce” l’alienazione, quando già all’orizzonte si intravedevano gli estremi per il contenzioso per insolvenza, poi avviato tra, Comune e passata gestione.
Il primo pronunciamento del Tar del maggio scorso consente all’amministrazione Martignoni di rientrare in possesso dell’immobile e preparare il bando per la riapertura delle 18 camere con bagno, ristorante, mensa e piscina. Con una nuova gestione.
«Ma sul mobilio il tribunale non si è ancora pronunciato e con queste premesse non è facile costruire un bando che assicuri sostenibilità economica ed efficienza», riprende il sindaco. Lui per primo si rende conto dell’importanza della struttura per il Comune. «Siamo disposti ad allungare la gestione a 20 anni per dare continuità e garanzie a chi verrà, ma bisogna capire bene la questione dei mobili. Abbiamo fatto stimare da un tecnico il loro valore che si aggira intorno ai 350mila euro.
Se il Tar desse ragione alla vecchia gestione dove troviamo i soldi per riacquistarli?».
L’amministrazione sta studiando, comunque, un modo per aggirare la questione e il sindaco garantisce l’uscita del bando nei prossimi dieci giorni.

Da "Il Tirreno" di Martedì 13 Settembre 2011

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