martedì 10 gennaio 2012

Quella trattativa durata 2 anni per vendere uno degli ultimi poderi

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Fidanzi racconta l’operazione del suocero conclusasi a settembre

 

 

 

 

POMARANCE. Una trattativa che comincia nel giugno di 3 anni fa e si conclude a settembre 2011. Con un contratto di compravendita definitivo tra la società Solvay e uno dei ultimi podere salinesi ancora abitati, ovvero Poppiano 1. E’ la famiglia Ringressi una delle ultime a ritrovarsi nella morsa delle concessioni minerarie, dovute all’estrazione del sale da parte della Solvay, e a dover salutare una vita vissuta sulla collina. 
E’ direttamente Loriano Fidanzi, consigliere con delega alla sanità a Pomarance e responsabile dell’Osservatorio economico della ex Comunità Montana a raccontare l’operazione che ha avuto come protagonista suo suocero. Lo fa non per ribattere alla polemica targata Pdl-Volterra dove alcuni militanti lo accusano di “incompatibilità e conflitto di interessi”.
«Ci pensarà un legale di fiducia a sistemare la questione, voglio solo che siano i fatti a parlare per evitare che l’intera vicenda Solvay, alquanto complicata, non venga strumentalizzata in maniera gratuita da persone che fanno così bassa politica».
Fidanzi va nei dettagli: «Premesso che sia mia suocero che suo fratello gli affari se li sono sempre fatti da sè senza bisogno di alcuna tutela né ingerenza da parte mia - dice - Non credo proprio che il semplice fatto di essere parente dei proprietari e non titolare di quei terreni, debba essere considerato indice di incompatibilità».
E aggiunge: «Ritengo invece che un rappresentante di un partito, prima di fare delle pubbliche affermazioni dovrebbe sapere e almeno accertarsi di come stiano i fatti, altrimenti rischia di compromettere la sua credibilità e quella dello schieramento a cui dice di appartenere. Senza contare le ripercussioni legali che questa vicenda avrà». 
Fidanzi si augura che «tutti i partiti politici, amministrazioni di vario livello e società civile diano un forte contributo per la risoluzione di questa vicenza e delle problematiche che in essa si sono venute a creare dopo il rilascio delle concessioni del via - valutazione di impatto ambientale - da parte della Regione».

Da "Il Tirreno" di Martedì 10 Gennaio 2012

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