venerdì 20 agosto 2010

Enel, a settembre le selezioni

50 posti per laureati e diplomati: come fare domanda

LARDERELLO. Partiranno da settembre le prime selezioni per le nuove assunzioni “geotermiche”. In totale saranno 50 i posti tra laureati e diplomati che entreranno a fa parte della squadra Enel, divisione Energie rinnovabili.
Sono i sindacati di categoria Filctem, Flaei e Uilcem a dare tutte le informazioni relative al reclutamento di tecnici e operativi. «A partire dalla sottoscrizione del protocollo d’intesa sottoscritto tra le parti lo scorso 20 luglio, Enel ha comunicato di voler procedere all’assunzione nell’arco di 24 mesi di 50 persone con scaglionamento temporale in tre tranche», dicono dalla Filctem Cgil.
Tutti i giovani interessati, residenti nei comuni geotermici, possono presentare la propria candidatura attraverso il sito www.enel.it cliccando in basso nella home page alla voce “Carriere” il link “Invia cv” o inviando il curriculum vitae con tutti dati personali all’indirizzo: Enel divisione Energie rinnovabili produzione geotermica personale e organizzazione, piazza Leopolda 1, 56044 Larderello.
«Dato che nel 2009 su 19 assunzioni 16 hanno riguardato personale laureato, tenuto conto anche delle gravi carenze di organico riguardanti le realtà operative riferite alle attività esclusive, questa volta dovrebbe essere preponderante il numero degli operativi (diplomati)», precisano sempre dal sindacato che si dice disponibile a fornire assistenza ed informazioni mettendo a disposizione le proprie strutture di via Tabarrini 5 a Larderello, telefono 320 8442339.
Lo stesso sindaco di Pomarance Loris Martignoni esprime soddisfazione per la trattativa portata a termine tra sindacati e Enel. «Si tratta di un protocollo al quale siamo arrivati con il dialogo - dice - Ognuno ha fatto la sua parte ed è un primo passo per rimettere in moto l’intero sistema».
Un plauso al sindacato: «Ha ritrovato la forza della contrattazione - aggiunge - e sono covinto che sia frutto di un vero e proprio lavoro di squadra al quale ha partecipato anche l’osservatorio della Comunità montana».

Da "Il Tirreno" di Venerdì 20 Agosto 2010


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