venerdì 13 agosto 2010

Larderello, degrado ereditato «Noi cerchiamo di rimediare»

Martignoni: l’opposizione fa polemiche sterili che non guardano indietro

«Se questa opposizione sa fare solo polemica sterile è inutile dialogare». Così Loris Martignoni, sindaco di Pomarance, dopo le recenti critiche ricevute da Pd e Psi sullo stato di degrado di Larderello.
«È assurdo - riprende Martignoni - pensare di rimediare in pochi mesi ad anni di abbandono, dovuto anche a chi ci ha preceduti. Di cose da fare ce ne sono molte e le stiamo facendo. Come nel caso della chiesa e della piscina, escluse dal piano delle opere dalla precedente amministrazione e al centro di un accordo in questi giorni con Enel per inserire queste due strutture nella lista di operazioni da completare».
Secondo Martignoni, «la cosa più grave è che l’opposizione non comprende gli sforzi necessari per rimediare a ciò che non è stato fatto in passato». Il sindaco non parla solo dell’aspetto economico. «Rifare il villaggio di Larderello - afferma - vuol dire investire 6 milioni di euro, ma anche avere la pazienza di aspettare la conclusione dei lavori. Che siano partiti, invece, è davanti agli occhi di tutti ed è un fatto inequivocabile».
In una nota, poi, la lista civica "Insieme per cambiare" di Pomarance, quella che appoggia proprio Martignoni, spiega che la chiusura della piscina di Larderello si è resa necessaria per il suo stato di fatiscenza e impraticabilità. «Era necessaria una nuova trattativa con Enel - si legge - per rinegoziare l’accordo con il Comune trovando nuove risorse finanziare per mettere l’impianto in condizione di efficienza. La trattativa si è conclusa con l’impegno da parte di Enel di investire nell’impianto mezzo milione di euro. I nuovi lavori sono previsti per la fine del 2010 e garantiranno la ripresa dell’attività sportiva con un impianto efficiente e funzionante. La verità, però, non può essere sottaciuta. In 10 anni di gestione comunale dell’impianto non sono stati eseguiti lavori di manutenzione che spettavano al Comune e a Enel.
Oggi si chiede all’amministrazione di essere forti con Enel. Ma quando è stato esercitato il ruolo che spettava al Comune nel decennio trascorso?».

Da "Il Tirreno" di Venerdì 13 Agosto 2010


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